“Con la chiusura del Centro tutti i cittadini e non solo i pensionati hanno subito un sopruso. Noi volontari del Centro Falcone e Borsellino riteniamo un abuso di potere e strumentali le argomentazioni che prevedono da parte del Comune la risoluzione della Convenzione e lo scioglimento dell’Associazione. Abbiamo quindi ritenuto doveroso impugnare legalmente con un ricorso al TAR la delibera emessa dalla Giunta Comunale il 24 gennaio 2011 proprio al fine di non far passare Paderno Dugnano come un covo mafioso dato che nessuna responsabilità penale, civile e morale può essere addebitata all’Associazione e ai suoi associati. È doveroso ricordare che nessun membro dell’Associazione risulta indagato o coinvolto..”.
Questo è il cuore del volantino che gli anziani dell’associazione, Centro Falcone e Borsellino, stanno distribuendo a Paderno Dugnano per spiegare ai cittadini i motivi e la finalità della loro iniziativa legale contro un atto della Giunta Alparone: finalità che è una sola “riaprire il Centro di aggregazione sociale”. I volontari chiedono inoltre l’ospitalità delle altre Associazioni padernesi per poter argomentare le loro ragioni e affermano “Il ricorso al TAR deve essere inteso come un percorso civile e democratico teso a fare giustizia e ristabilire la verità che non può essere strumentalizzata per far ricadere le responsabilità e i ritardi dell’Amministrazione sulla nostra Associazione”.
In questo modo i soci e i volontari dell'associazione rispondono alla Giunta e ai partiti della destra cittadina che hanno diffuso subito dopo aver appreso del ricorso due comunicati vergognosi e privi di dignità nei quali tentavano come sempre di far ricadere le loro miserie e il loro squallore politico su cittadini che invece meriterebbero più rispetto e che io personalmente ringrazio per il loro impegno civile.
giovedì 31 marzo 2011
Lares: proroga della Cassa Integrazione per i lavoratori
Una boccata di ossigeno per i lavoratori Lares. Dal sito nazionale del Partito Democratico riprendo questa buona notizia sull'iniziativa parlamentare a sostegno dei lavoratori in cassa integrazione dell'azienda padernese portata avanti dal PD.
“Le informazioni provenienti dal Ministero dello sviluppo economico fanno ben sperare sulla proroga della cassa integrazione dei lavoratori della Lares di Paderno Dugnano per 5 mesi, con possibilità di estenderla fino alla fine dell’anno. Esprimo soddisfazione e ritengo che ciò aiuterà le istituzioni locali a trovare una soluzione positiva per una vertenza aziendale che dura da troppi anni”. Lo afferma il senatore del PD Luigi Vimercati, segretario della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni.
mercoledì 30 marzo 2011
Scrittori si diventa? Jessica racconta la sua strada
Come si diventa scrittori? Lo abbiamo chiesto a Jessica Malfatto, la giovane scrittrice padernese che quest’anno si è qualificata tra i 25 autori scelti per accedere alla finale dal Premio Campiello Giovani tra i quali venerdì a Verona verrà selezionata la short list dei 5 fortunati finalisti.
“Speriamo” dice Jessica che serrando le labbra si guarda intorno alla ricerca di happy end da raccontare. Perché a lei piacciono le storie a lieto fine. Ha cominciato a raccontarle nelle sue prime poesie sull’amicizia, le belle emozioni e i buoni sentimenti che adesso tentano di dilatarsi in romanzi.
“Ci sono tante cose brutte nella vita e io istintivamente, forse per reazione, mi sforzo di trovare il lato in fiore anche di una pianta velenosa. Il dolore e la sofferenza non mi attirano” dice sicura di sé. Una posizione di principio che viene in parte negata dalla trama del romanzo che ha nel cassetto, stando a quello che mi racconta (la storia di due giovani, di AIDS e di droga), che invece di dolore ne ha dentro un bel po’. Forse perché racconta una storia d’amore che come è noto, fa rima.
Le sue scelte scolastiche sono state contraddittorie. Dopo le scuole medie si era iscritta al Liceo Scientifico Gadda perché andava bene in matematica e gli piacevano le materie scientifiche. Poi al Gadda ha cominciato a scrivere per il giornalino scolastico “Voci di Corridoio” e ha dimenticato la scienza.
“Speriamo” dice Jessica che serrando le labbra si guarda intorno alla ricerca di happy end da raccontare. Perché a lei piacciono le storie a lieto fine. Ha cominciato a raccontarle nelle sue prime poesie sull’amicizia, le belle emozioni e i buoni sentimenti che adesso tentano di dilatarsi in romanzi.
“Ci sono tante cose brutte nella vita e io istintivamente, forse per reazione, mi sforzo di trovare il lato in fiore anche di una pianta velenosa. Il dolore e la sofferenza non mi attirano” dice sicura di sé. Una posizione di principio che viene in parte negata dalla trama del romanzo che ha nel cassetto, stando a quello che mi racconta (la storia di due giovani, di AIDS e di droga), che invece di dolore ne ha dentro un bel po’. Forse perché racconta una storia d’amore che come è noto, fa rima.
Le sue scelte scolastiche sono state contraddittorie. Dopo le scuole medie si era iscritta al Liceo Scientifico Gadda perché andava bene in matematica e gli piacevano le materie scientifiche. Poi al Gadda ha cominciato a scrivere per il giornalino scolastico “Voci di Corridoio” e ha dimenticato la scienza.
Le rivoluzioni arabe a Cinisello Balsamo
Domani sera a Cinisello Balsamo, ore 21, alla Villa Ghirlanda si parlerà di Nord Africa e rivoluzioni arabe, dalla Tunisia alla Siria. Si discuterà anche della guerra in Libia e delle sue ragioni. A confrontarsi con il pubblico saranno il giornalista Farid Adly di Radio Popolare, Pietro Mestri della redazione di Pace e Guerra con Meisun Targhi.
Falcone e Borsellino: i volontari sfidano il sindaco. "Alparone riapra il Centro, noi ritiriamo subito il ricorso"
Il ricorso al TAR presentato dai dirigenti dell’associazione Falcone e Borsellino ha spiazzato la destra cittadina che ha reagito con livore e disappunto alla mossa, scontata e annunciata dai volontari già in gennaio dopo che la giunta aveva deciso di sciogliere d’autoritrà il loro sodalizio. Una decisione ingiusta e immotivata, secondo gli anziani padernesi, che hanno deciso di tutelare il buon diritto degli 800 soci sfrattati da Alparone tra gli applausi della sua maggioranza reazionaria che oggi mastica e sputa veleno.
“Noi vogliamo solo che il Centro riapra – afferma Pietro Di Bari, presidente dell’associazione e primo firmatario del ricorso -. Questo è l’obiettivo che vogliamo raggiungere, oltre a cancellare la delibera che ha sciolto senza ragione la nostra associazione. Abbiamo già dichiarato (vedi il Giorno di oggi) che se il sindaco, come dice di essere in procinto di fare, riaprirà subito il Centro, noi ritireremo subito il ricorso. Vediamo adesso chi davvero vuole il bene della città e dei cittadini. Ognuno faccia le sue scelte e si assuma le sue responsabilità”.
Alparone raccoglierà la sfida o continuerà a tenere chiuso il Centro nascondendosi dietro i lunghi tempi del ricorso amministrativo? Si accettano scommesse, ma io sono sicuro che non lo riaprirà tanto presto, perché questo è sempre stato il vero obiettivo suo e della sua maggioranza: chiudere un centro di aggregazione sociale aperto alle iniziative dei padernesi, dei comitati e delle associazioni che portavano avanti progetti (si all’acqua pubblica, no all’inceneritore, si all’interramento della Rho-Monza, ecc) scomodi per un’amministrazione di destra, asservita a interessi esterni a quelli della città come quella di cui è il primo responsabile. Un’amministrazione che da quando ha afferrato il potere lo usa solo contro la maggioranza dei cittadini.
“Noi vogliamo solo che il Centro riapra – afferma Pietro Di Bari, presidente dell’associazione e primo firmatario del ricorso -. Questo è l’obiettivo che vogliamo raggiungere, oltre a cancellare la delibera che ha sciolto senza ragione la nostra associazione. Abbiamo già dichiarato (vedi il Giorno di oggi) che se il sindaco, come dice di essere in procinto di fare, riaprirà subito il Centro, noi ritireremo subito il ricorso. Vediamo adesso chi davvero vuole il bene della città e dei cittadini. Ognuno faccia le sue scelte e si assuma le sue responsabilità”.
Alparone raccoglierà la sfida o continuerà a tenere chiuso il Centro nascondendosi dietro i lunghi tempi del ricorso amministrativo? Si accettano scommesse, ma io sono sicuro che non lo riaprirà tanto presto, perché questo è sempre stato il vero obiettivo suo e della sua maggioranza: chiudere un centro di aggregazione sociale aperto alle iniziative dei padernesi, dei comitati e delle associazioni che portavano avanti progetti (si all’acqua pubblica, no all’inceneritore, si all’interramento della Rho-Monza, ecc) scomodi per un’amministrazione di destra, asservita a interessi esterni a quelli della città come quella di cui è il primo responsabile. Un’amministrazione che da quando ha afferrato il potere lo usa solo contro la maggioranza dei cittadini.
PD, contro tutte le mafie
Ricevo dal Partito Democratico un comunicato stampa che illustra la sua proposta sulle iniziative antimafia
Le notizie stampa sulle indagini della Magistratura confermano come le mafie siano ben integrate ed operino in molte zone del Nord Italia compresa, purtroppo, la nostra.
Nell’agosto scorso il Partito Democratico di Paderno Dugnano aveva formulato sette proposte per contribuire all’attenzione ed all’impegno nella lotta contro le organizzazioni criminali.
Alcune si sono potute realizzare altre no, in particolare, in Consiglio Comunale, si è giustamente parlato della Commissione Consiliare speciale di Controllo meno di iniziative ulteriori, mentre il nostro plauso ed il nostro appoggio va alle associazioni Arci, Acli, Libera,SAO ed altre che hanno proposto un importante progetto per la legalità, ancora SAO (Saveria Antiochia Omicron) che ha proposto progetti per la cultura della legalità nelle scuole e a tutte quelle voci della società civile che spingono per un maggiore impegno sul tema da parte di tutti.
Le notizie stampa sulle indagini della Magistratura confermano come le mafie siano ben integrate ed operino in molte zone del Nord Italia compresa, purtroppo, la nostra.
Nell’agosto scorso il Partito Democratico di Paderno Dugnano aveva formulato sette proposte per contribuire all’attenzione ed all’impegno nella lotta contro le organizzazioni criminali.
Alcune si sono potute realizzare altre no, in particolare, in Consiglio Comunale, si è giustamente parlato della Commissione Consiliare speciale di Controllo meno di iniziative ulteriori, mentre il nostro plauso ed il nostro appoggio va alle associazioni Arci, Acli, Libera,SAO ed altre che hanno proposto un importante progetto per la legalità, ancora SAO (Saveria Antiochia Omicron) che ha proposto progetti per la cultura della legalità nelle scuole e a tutte quelle voci della società civile che spingono per un maggiore impegno sul tema da parte di tutti.
martedì 29 marzo 2011
Rho-Monza: il camion-vela comunica il progetto dei cittadini
Domani alle ore 9.00 davanti al centro pediatrico (Mornati) verrà presentata ufficialmente alla stampa dai portavoce del Comitato per l'Interramento della Rho-Monza la nuova versione del camion-vela che già mesi fa aveva portato in giro per la città l'immaghine dell'ecomostro che Serravalle vorrebbe realizzare a Paderno Dugnano. La nuova versione del mezzo di comunicazione mobile predisposto dal Comitato, oltre a ricordare a tutti l'impatto negativo di questo infausto disegno antiecologico e antieconomico, presenta le immagini e i valori del progetto alternativo sviluppato "dai cittadini per i cittadini" come afferma giustamente lo slogan ripreso su un lato della grande "vela" illustrata.
Il camion-vela è già all'opera da lunedì e oggi era di "servizio" al mercato di Piazza Oslavia.Da domani lo vedremo in giro in altri quartieri della città. Una comunicazione e un'alternativa nati dal basso. Dai cittadini, ai cittadini, per i cittadini.
Il camion-vela è già all'opera da lunedì e oggi era di "servizio" al mercato di Piazza Oslavia.Da domani lo vedremo in giro in altri quartieri della città. Una comunicazione e un'alternativa nati dal basso. Dai cittadini, ai cittadini, per i cittadini.
Falcone e Borsellino: ricorso al Tar contro Alparone
Oggi ho ricevuto (non dall'Uficio Stampa comunale che continua a ignorarmi) questo comunicato stampa diffuso da Alparone a seguito del ricorso al TAR presentato dall'Associazione Falcone e Borsellino contro lo scioglimento decretato in gennaio dal sindaco. Leggiamolo insieme:
Il ricorso al TAR ostacola la riapertura del Centro Falcone e Borsellino
Paderno Dugnano (29 marzo 2011). La riapertura del Centro Falcone e Borsellino dovrà attendere l’esito del ricorso al TAR della Lombardia presentato dai signori Pietro Di Bari, Luigi Bisco, Arturo Baldassarre e Moreno Scalabrini, (rispettivamente presidente, vicepresidente e soci dell’Associazione omonima al Centro) contro la delibera della Giunta che ha decretato l’annullamento della convenzione per la gestione della struttura pubblica a seguito dei fatti tristemente noti, su tutti l’aver ospitato un summit di ‘ndrangheta in un centro comunale.
“Questo ricorso ostacola di fatto la riapertura del Centro Falcone e Borsellino e vanifica gli sforzi fin qui compiuti dall’Amministrazione Comunale impegnata a definire un nuovo percorso, basato sulla trasparenza e sulla pluralità, per stipulare una convenzione che avrebbe portato, a breve, a riconsegnare i locali ai legittimi proprietari: i cittadini di Paderno Dugnano. Prendiamo atto di questo tentativo da parte degli ex gestori di non accettare le decisioni di questa Amministrazione Comunale e confidiamo nel buon esito delle decisioni del TAR lombardo certi di aver ben operato. Rimane il rammarico per i tanti anziani che, a causa del ricorso, dovranno ancora attendere prima di poter usufruire dei ‘loro’ spazi”.
L’Amministrazione Comunale
Raramente mi è capitato di leggere un comunicato stampa così ipocrita. Potrei usare molti altri e più pertinenti aggettivi per definirlo, ma non servono: parla da solo perché condensa in poche righe tutta la miseria politica e morale di questa amministrazione e dei partiti che la sorreggono.
Il ricorso al TAR ostacola la riapertura del Centro Falcone e Borsellino
Paderno Dugnano (29 marzo 2011). La riapertura del Centro Falcone e Borsellino dovrà attendere l’esito del ricorso al TAR della Lombardia presentato dai signori Pietro Di Bari, Luigi Bisco, Arturo Baldassarre e Moreno Scalabrini, (rispettivamente presidente, vicepresidente e soci dell’Associazione omonima al Centro) contro la delibera della Giunta che ha decretato l’annullamento della convenzione per la gestione della struttura pubblica a seguito dei fatti tristemente noti, su tutti l’aver ospitato un summit di ‘ndrangheta in un centro comunale.
“Questo ricorso ostacola di fatto la riapertura del Centro Falcone e Borsellino e vanifica gli sforzi fin qui compiuti dall’Amministrazione Comunale impegnata a definire un nuovo percorso, basato sulla trasparenza e sulla pluralità, per stipulare una convenzione che avrebbe portato, a breve, a riconsegnare i locali ai legittimi proprietari: i cittadini di Paderno Dugnano. Prendiamo atto di questo tentativo da parte degli ex gestori di non accettare le decisioni di questa Amministrazione Comunale e confidiamo nel buon esito delle decisioni del TAR lombardo certi di aver ben operato. Rimane il rammarico per i tanti anziani che, a causa del ricorso, dovranno ancora attendere prima di poter usufruire dei ‘loro’ spazi”.
L’Amministrazione Comunale
Raramente mi è capitato di leggere un comunicato stampa così ipocrita. Potrei usare molti altri e più pertinenti aggettivi per definirlo, ma non servono: parla da solo perché condensa in poche righe tutta la miseria politica e morale di questa amministrazione e dei partiti che la sorreggono.
Nelle bugie nucleariste le ragioni per bocciare le centrali italiane
Ricevo dal Comitato "Vota sì per fermare il nucleare" www.fermiamoilnucleare.it questo contributo di riflessione sulle ragioni che consigliano gli italiani a bocciare andando a votare al Referendum di giugno il programma nulceare del governo. Ad ogni affermazione dei "nuclearisti" corrispondono dati di fatto che la contestano. In questo modo è possibile farsi un'opinione in proposito. Buona lettura.Chi appoggia il programma nucleare del governo Berlusconi afferma:
Il nucleare ha un ruolo fondamentale e viene rilanciato in tutto il mondo.
NON E' VERO.
Il peso del nucleare nella produzione globale di elettricità è sceso dal 17,2% del 1999 al 13,5% del 2008 (IEA 2010).
L'energia nucleare è abbondante, serve all'Italia per la sua sicurezza energetica e dà lavoro.
NON E' VERO.
La propaganda filonucleare continua a ripetere che tra 50 anni le fonti fossili potrebbero non bastare. Che le fonti fossili avranno un declino è certo, ma anche l'uranio è un elemento che si estrae da risorse limitate e dunque anche l'Uranio tra 50 anni sarà in declino. L'impatto occupazionale del nucleare in Italia è valutato in 10 mila posti di lavoro, per la maggior parte nella fase di costruzione (8-10 anni). Per centrare gli obiettivi europei obbligatori al 2020 per le fonti rinnovabili secondo uno studio della Bocconi, l'impatto occupazionale può generare in Italia fino a 250 mila posti di lavoro.
L'energia nucleare costa meno.
E' FALSO.
Con i nuovi impianti i costi aumenteranno. Le stime più recenti fatte negli Stati Uniti dimostrano che al 2020 il costo del kilowattora nucleare da nuovi impianti sarà maggiore del 75% rispetto a quello del gas e del 27% rispetto all'eolico. E a pagare saranno i cittadini.
lunedì 28 marzo 2011
25 aprile, ricomincia la guerra per bande?
Recentemente ho dato notizia dell'agitazione che sta montando attorno alla Festa della Liberazione di Paderno Dugnano. L’anno scorso c’era stata la polemica sorta a seguito del tentativo del sindaco di eliminare la canzone “Bella Ciao”, simbolo della lotta partigiana, dal repertorio delle musiche che la Banda avrebbe dovuto eseguire. Quest’anno, sempre attorno al triangolo Alparone, ANPI e Banda, si preannunciano nuove polemiche.
E’ circolata la voce, infatti, che il primo inquilino del Palazzo la settimana scorsa, in una riunione della Commissione Onorcaduti, avrebbe proposto di spostare ad altra data la festa del 25 Aprile con motivazioni quali “è il lunedì dell’Angelo”, e in altro luogo (al Villaggio Ambrosiano), “per portare sul territorio le manifestazioni”. Questa dello spostamento delle date e delle location è una strategia “revisionista” che deve proprio andare a genio ad Alparone, perché già in occasione della Festa dell’Unità d’Italia il primo cittadino aveva cercato di fare lo stesso. Come se le feste nazionali fossero il Cantagiro. Per ora l’ANPI padernese ha respinto la proposta e confermato che la data del 25 aprile, e la sede di Piazza della Resistenza, non sono da mettere in discussione, ma qualcuno teme che il sindaco e i suoi mandanti politici non vi abbiano ancora rinunciato. Lo dicono alcuni segni.
Ad esempio la strana rissa chiaramente pretestuosa scoppiata pochi giorni fa tra il presidente della banda di Palazzolo e il vicepresidente dell’ANPI. Il tono della polemica è provocatorio: il capo della Santa Cecilia ha scritto al sindaco il 23 marzo pretendendo le “scuse” per dei giudizi critici da questo espressi l’anno scorso in occasione del concerto del 2 giugno e per delle osservazioni sulla convenzione stipulata tra la giunta di destra e la Banda. Finchè “costui” resterà al vertice dell’ANPI, ha tuonato il presidente, i suoi orchestrali non suoneranno più alle feste organizzate dai partigiani padernesi.
E’ difficile non rilevare la curiosa coincidenza tra questa improvvisa levata di scudi e la discussione in corso sul come e dove festeggiare il 25 Aprile. Tanto più che sul sito della banda (divenuta Gruppo di Interesse Comunale), nella pagina dei programmi, alla voce “Commemorazione Festa della Liberazione: sfilata e concerto in Comune” corrisponde la scritta “data da definire”. Evidentemente, per il presidente della Banda, il 25 Aprile è una festa che si celebra solo quando lo decide il sindaco.
E’ circolata la voce, infatti, che il primo inquilino del Palazzo la settimana scorsa, in una riunione della Commissione Onorcaduti, avrebbe proposto di spostare ad altra data la festa del 25 Aprile con motivazioni quali “è il lunedì dell’Angelo”, e in altro luogo (al Villaggio Ambrosiano), “per portare sul territorio le manifestazioni”. Questa dello spostamento delle date e delle location è una strategia “revisionista” che deve proprio andare a genio ad Alparone, perché già in occasione della Festa dell’Unità d’Italia il primo cittadino aveva cercato di fare lo stesso. Come se le feste nazionali fossero il Cantagiro. Per ora l’ANPI padernese ha respinto la proposta e confermato che la data del 25 aprile, e la sede di Piazza della Resistenza, non sono da mettere in discussione, ma qualcuno teme che il sindaco e i suoi mandanti politici non vi abbiano ancora rinunciato. Lo dicono alcuni segni.
Ad esempio la strana rissa chiaramente pretestuosa scoppiata pochi giorni fa tra il presidente della banda di Palazzolo e il vicepresidente dell’ANPI. Il tono della polemica è provocatorio: il capo della Santa Cecilia ha scritto al sindaco il 23 marzo pretendendo le “scuse” per dei giudizi critici da questo espressi l’anno scorso in occasione del concerto del 2 giugno e per delle osservazioni sulla convenzione stipulata tra la giunta di destra e la Banda. Finchè “costui” resterà al vertice dell’ANPI, ha tuonato il presidente, i suoi orchestrali non suoneranno più alle feste organizzate dai partigiani padernesi.
E’ difficile non rilevare la curiosa coincidenza tra questa improvvisa levata di scudi e la discussione in corso sul come e dove festeggiare il 25 Aprile. Tanto più che sul sito della banda (divenuta Gruppo di Interesse Comunale), nella pagina dei programmi, alla voce “Commemorazione Festa della Liberazione: sfilata e concerto in Comune” corrisponde la scritta “data da definire”. Evidentemente, per il presidente della Banda, il 25 Aprile è una festa che si celebra solo quando lo decide il sindaco.
domenica 27 marzo 2011
Rho-Monza, da domani torna il camion-vela
Vi segnalo questo invito alla conferenza stampa per la presentazione della nuova campagna di comunicazione mobile attuata con il camion-vela dal Comitato per l'intterramento.
Il comitato cittadino CCIRM vi invita ad una breve conferenza stampa di presentazione del nuovo camion-vela che girerà già da domani per le vie padernesi, a sensibilizzare ulteriormente la popolazione sul problema della riqualifica della Rho-Monza.Il camion-vela verrà ufficialmente presentato alla stampa nel corso di una breve conferenza che terremo all'aperto, il prossimo MERCOLEDI' 30 MARZO 2011, ALLE ORE 09:00, SUL PIAZZALE ANTISTANTE IL CENTRO PEDIATRICO 0-14, in via Gramsci, a Paderno Dugnano, proprio di fronte "l'autolavaggio Luisa". L'architetto Allegro ed io risponderemo alle domande dei giornalisti circa le attività legate alla questione Rho-Monza.
Ringraziando per l'attenzione, porgo distinti saluti e restiamo in attesa di incontrarvi numerosi.
Ferruccio Porati - CCIRM
Il comitato cittadino CCIRM vi invita ad una breve conferenza stampa di presentazione del nuovo camion-vela che girerà già da domani per le vie padernesi, a sensibilizzare ulteriormente la popolazione sul problema della riqualifica della Rho-Monza.Il camion-vela verrà ufficialmente presentato alla stampa nel corso di una breve conferenza che terremo all'aperto, il prossimo MERCOLEDI' 30 MARZO 2011, ALLE ORE 09:00, SUL PIAZZALE ANTISTANTE IL CENTRO PEDIATRICO 0-14, in via Gramsci, a Paderno Dugnano, proprio di fronte "l'autolavaggio Luisa". L'architetto Allegro ed io risponderemo alle domande dei giornalisti circa le attività legate alla questione Rho-Monza.
Ringraziando per l'attenzione, porgo distinti saluti e restiamo in attesa di incontrarvi numerosi.
Ferruccio Porati - CCIRM
Il Seveso? Un ostacolo "tecnicamente difficilissimo"
Il tunnel sotto la Manica era uno scherzo, il tunnel sotto il Seveso a Paderno, quella si che invece è un’opera pubblica “tecnicamente difficilissima ed economicamente impossibile”.
Povero Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture della Regione Lombardia, l’uomo che Formigoni usa come stuntman nelle occasioni difficili. Che gli è toccato fare per guadagnarsi lo stipendio! Davanti a tutti e in diretta video, mentre da dietro le transenne dove si ammassavano centinaia di cittadini infuriati lo travolgeva come un’ondata di piena sonora il grido “buffoni”, non ha potuto che ammettere platealmente, dicendo questa fesseria, che era proprio vero. Lui e tutta la congrega di sedicenti amministratori vestiti a festa soprattutto quello erano: per sostenere che scavare una galleria sotto un torrente largo meno di 10 metri e profondo al massimo due quando ci sono le piene è un’impresa “tecnicamente difficilissima ed economicamente impossibile” bisogna infatti essere dei buffoni.
Da questa frase rivelatrice però emerge una verità che di tanto in tanto la stampa sottolinea: i soldi per fare tutte le opere necessarie per l’Expo non ci sono. L’evento viene continuamente definito come improbabile proprio sotto il profilo economico. Ci vogliono soldi che non ci sono, per il terreno, per le metropolitane e le ferrovie, per le autostrade. Insomma la coperta è corta, proprio come avvenne nel ’90, all’epoca dei Mondiali di Calcio, quando non a caso venne costruito quell’aborto di strada che si chiamò appunto “peduncolo” da Monza a Paderno Dugnano e che oggi si chiama pomposamente Rho-Monza. Una strada nata vecchia, a due corsie (più l’emergenza) fino all’innesto con la Milano-Meda, che proseguiva verso Bollate a due corsie (senza l’emergenza) e si riduceva a una sola corsia a Novate.
Anche allora la coperta era corta e tutti sappiamo quanto ci è costata in termini di inquinamento e tempo perso la costruzione di una strada così schifosa. La logica è la stessa che sta dietro anche l’attuale tentativo di costruire una autostrada in economia, perché se no il progetto Expò ne esce dimezzato. La logica è quella di Formigoni che ieri ha affermato davanti alle proteste degli abitanti di Affori: “I parcheggi non sono opere fondamentali”. Solo uno abituato da 20 anni a guardare la Lombardia dall'alto di un grattacielo e a girare con l’auto blu e la scorta poteva dire un’enormità simile a Milano. Ha mille ragioni la gente che ieri li ha chiamati per nome: “Buffoni”.
Povero Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture della Regione Lombardia, l’uomo che Formigoni usa come stuntman nelle occasioni difficili. Che gli è toccato fare per guadagnarsi lo stipendio! Davanti a tutti e in diretta video, mentre da dietro le transenne dove si ammassavano centinaia di cittadini infuriati lo travolgeva come un’ondata di piena sonora il grido “buffoni”, non ha potuto che ammettere platealmente, dicendo questa fesseria, che era proprio vero. Lui e tutta la congrega di sedicenti amministratori vestiti a festa soprattutto quello erano: per sostenere che scavare una galleria sotto un torrente largo meno di 10 metri e profondo al massimo due quando ci sono le piene è un’impresa “tecnicamente difficilissima ed economicamente impossibile” bisogna infatti essere dei buffoni.
Da questa frase rivelatrice però emerge una verità che di tanto in tanto la stampa sottolinea: i soldi per fare tutte le opere necessarie per l’Expo non ci sono. L’evento viene continuamente definito come improbabile proprio sotto il profilo economico. Ci vogliono soldi che non ci sono, per il terreno, per le metropolitane e le ferrovie, per le autostrade. Insomma la coperta è corta, proprio come avvenne nel ’90, all’epoca dei Mondiali di Calcio, quando non a caso venne costruito quell’aborto di strada che si chiamò appunto “peduncolo” da Monza a Paderno Dugnano e che oggi si chiama pomposamente Rho-Monza. Una strada nata vecchia, a due corsie (più l’emergenza) fino all’innesto con la Milano-Meda, che proseguiva verso Bollate a due corsie (senza l’emergenza) e si riduceva a una sola corsia a Novate.
Anche allora la coperta era corta e tutti sappiamo quanto ci è costata in termini di inquinamento e tempo perso la costruzione di una strada così schifosa. La logica è la stessa che sta dietro anche l’attuale tentativo di costruire una autostrada in economia, perché se no il progetto Expò ne esce dimezzato. La logica è quella di Formigoni che ieri ha affermato davanti alle proteste degli abitanti di Affori: “I parcheggi non sono opere fondamentali”. Solo uno abituato da 20 anni a guardare la Lombardia dall'alto di un grattacielo e a girare con l’auto blu e la scorta poteva dire un’enormità simile a Milano. Ha mille ragioni la gente che ieri li ha chiamati per nome: “Buffoni”.
sabato 26 marzo 2011
Lares-Metalli Preziosi: l'interrogazione al Ministro di PD e IdV
Il destino dei lavoratori di Lares e Metalli Preziosi di Paderno Dugnano andrà in discussione al Parlamento per iniziativa del PD e dell’Italia dei Valori. E’ stata presentata infatti nei giorni scorsi al Senato, primo firmatario il senatore Luigi Vimercati del Partito Democratico, un’interrogazione urgente in cui si chiede di sapere quali iniziative il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali intenda adottare per garantire la proroga della Cassa Integrazione straordinaria per i lavoratori delle due aziende padernesi fino a dicembre 2011, e per consentire l’esplorazione di progetti per il loro rilancio produttivo.
Nell’interrogazione si ripercorre la storia delle aziende finite in mano ad amministratori disonesti che hanno alla fine gettato sul lastrico centinaia di lavoratori e distrutto una realtà produttiva e industriale famosa in Italia e nel mondo. Il testo dell’interrogazione è visibile qui
Ancora una volta si dimostra la differenza che esiste tra chi si riempie la bocca di retorica e di belle parole, demagogia e chiacchiere destinate ai titoli dei giornali locali e non a cercare alemno di ridurre il danno che i lavoratori hanno subito e sostenere materialmente la loro lotta per il lavoro. Il PD e l’Italia dei Valori, cioè i due partiti che costituiscono l’opposizione in Consiglio Comunale, hanno impegnato i loro parlamentari a Roma e stanno facendo il possibile per tenere il caso delle due aziende in evidenza. L’Udc porterà a Paderno Dugnano nei prossimi giorni un parlamentare e due amministratori regionali e provinciali per affrontare il tema del lavoro. Cosa ha fatto in due anni il Pdl per i lavoratori in cassa integrazione? Cosa ha fatto la Lega, cosa ha fatto la giunta di destra padernese, cosa ha fatto il sindaco oltre a scrivere le letterine a Babbo Natale?
Qualcuno ha sentito parlare forse dell’Osservatorio sul Lavoro, del Fondo Anticrisi e di altre politiche attive per favorire la nascita di nuove imprese e creare nuovo lavoro che il sindaco e l’amministrazione si erano impegnati a realizzare concretamente un anno fa? La destra padernese al posto di governare organizza feste e gite turistiche. Crede forse di dover animare un villaggio vacanze? Per l'opposizione è venuta l’ora di dare la sveglia a questa città.
Nell’interrogazione si ripercorre la storia delle aziende finite in mano ad amministratori disonesti che hanno alla fine gettato sul lastrico centinaia di lavoratori e distrutto una realtà produttiva e industriale famosa in Italia e nel mondo. Il testo dell’interrogazione è visibile qui
Ancora una volta si dimostra la differenza che esiste tra chi si riempie la bocca di retorica e di belle parole, demagogia e chiacchiere destinate ai titoli dei giornali locali e non a cercare alemno di ridurre il danno che i lavoratori hanno subito e sostenere materialmente la loro lotta per il lavoro. Il PD e l’Italia dei Valori, cioè i due partiti che costituiscono l’opposizione in Consiglio Comunale, hanno impegnato i loro parlamentari a Roma e stanno facendo il possibile per tenere il caso delle due aziende in evidenza. L’Udc porterà a Paderno Dugnano nei prossimi giorni un parlamentare e due amministratori regionali e provinciali per affrontare il tema del lavoro. Cosa ha fatto in due anni il Pdl per i lavoratori in cassa integrazione? Cosa ha fatto la Lega, cosa ha fatto la giunta di destra padernese, cosa ha fatto il sindaco oltre a scrivere le letterine a Babbo Natale?
Qualcuno ha sentito parlare forse dell’Osservatorio sul Lavoro, del Fondo Anticrisi e di altre politiche attive per favorire la nascita di nuove imprese e creare nuovo lavoro che il sindaco e l’amministrazione si erano impegnati a realizzare concretamente un anno fa? La destra padernese al posto di governare organizza feste e gite turistiche. Crede forse di dover animare un villaggio vacanze? Per l'opposizione è venuta l’ora di dare la sveglia a questa città.
Rho-Monza: i cittadini per l'interramento ad Affori
C’erano anche i cittadini di Paderno Dugnano e di Novate dei Comitati per l’interramento della Rho-Monza alla cerimonia di inaugurazione delle nuove fermate della linea metropolitana 3, che si è tenuta ad Affori. L’inaugurazione alla quale erano presenti il sindaco di Milano, Letizia Moratti, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, l’assessore provinciale De Nicola e il viceministro delle Infrastrutture, Roberto Castelli è stata affiancata dalle proteste di centinaia di persone che hanno accolto le autorità al grido di "buffoni" e "vergogna", accompagnati da fischi, dal suono di trombette e dalle contestazioni dei cittadini, che chiedono i parcheggi che non ci sono e chissà quando verranno costruiti e l'interramento del tratto Paderno-Novate-Bollate dell'autostrada che la Provincia intende invece costruire a cielo aperto.
venerdì 25 marzo 2011
Metalli Preziosi; così si uccidono le aziende e il lavoro
Ricevo da Valeriano Sottura della RSU di Metalli Preziosi questo messaggio che non ha bisogno di spiegazioni. Una settimana fa Luca Signori su "Settegiorni" del 18 marzo 2011, dopo aver intervistato i lavoratori disperati in previsione dell'Asta di oggi aveva scritto: "La colpa? Secondo i lavoratori è da attribuire anche al sindaco. Alparone al posto che al metrò, pensi al lavoro. Dice che i lavoratori sono sempre nel suo cuore, ma racconta un sacco di favole. Siamo convinti che quando ce ne andremo qui cambierà la destinazione d'uso del terreno. E noi siamo qui ad aspettare le nostre palazzine". Di seguito il messaggio di Valeriano.
Carissimi amici e compagni di avventura. E' finita, ve lo dico piangendo, purtoppo è finita; oggi alle 15.30 hanno preso la Metalli Preziosi, la grande Metalli Preziosi.
Dei grandi rottamai hanno acquistato all'asta per la modica somma di 660.000 €, la Metalli Preziosi. Scusate lo sfogo ma non mi va giù, ne a me, ne a i ragazzi che oggi erano all'asta con me.
Essere presi per il culo cosi', no non ci va giù.
Scusatemi ciao a tutti
Valeriano
Carissimi amici e compagni di avventura. E' finita, ve lo dico piangendo, purtoppo è finita; oggi alle 15.30 hanno preso la Metalli Preziosi, la grande Metalli Preziosi.
Dei grandi rottamai hanno acquistato all'asta per la modica somma di 660.000 €, la Metalli Preziosi. Scusate lo sfogo ma non mi va giù, ne a me, ne a i ragazzi che oggi erano all'asta con me.
Essere presi per il culo cosi', no non ci va giù.
Scusatemi ciao a tutti
Valeriano
Tribunale: 90 cassintegrati verranno assunti a termine
Questa mattina a Palazzo di Giustizia, Provincia e Tribunale hanno rinnovato l'accordo per l’impiego di Lavoratori socialmente utili negli Uffici giudiziari milanesi. Il protocollo firmato oggi dal presidente Podestà e dal presidente Pomodoro consentirà alla Provincia di selezionare, sin dalla prossima settimana, 90 cittadini in cassintegrazione o in mobilità da inserire, a scaglioni e per un massimo di un anno (sei mesi più sei mesi), negli Uffici giudiziari (Tribunale, Procura, Corte d’appello, Tribunale dei minori, Giudici di pace eccetera) alle prese con scoperture di organici amministrativi sino al 35-40%. Quanti fossero interessati a partecipare alle selezioni possono rivolgersi al Call center lavoro dell’Ente (tel. 02/77404040). L’impiego (disbrigo di pratiche, archivio, logistica eccetera) negli Uffici giudiziari consente ai Lavoratori socialmente utili di ottenere, in base a normative nazionali che ne escludono la stabilizzazione o il prolungamento del servizio oltre l’anno, un’integrazione tra quanto percepito grazie agli ammortizzatori sociali e i salari base.
Sul Diario lo sviluppo di Paderno secondo il Partito Democratico
Mano a mano che passano i mesi e questa deludente amministrazione berlusco-leghista procede, i cittadini si rendono conto di avere sbagliato a votare nel 2009. Il problema non è solo l'incapacità gestionale e amministrativa di questa giunta, ma la sua totale mancanza di programmi di sviluppo per la città che non siano semplicemente occupare la poltrona e animare la cronaca.
Due fronti importanti sui quali destra e sinistra si confrontano sono la visione dello sviluppo produttivo e sociale e quella dello sviluppo urbano. In due parole economia e territorio.Ma mentre la giunta e i partiti di governo, PdL e Lega, su questi due temi finora non hanno detto niente di niente, il PD ha già esposto pubblicamente i suoi programmi. e lo ha fatto per bocca di uno dei suoi esponenti più autorevoli, Gianfranco Massetti, consigliere comunale ed ex sindaco della città.
Due mesi fa all'Auditorium Tilane egli ha avuto modo di esporre in modo sintetico, ma chiaro e completo, quella che è la visione del centrosinistra relativamente al futuro PGT, tema sul quale la giunta e la maggioranza da anni balbettano e continuano a chiedere ai cittadini contributi di idee e suggerimenti, evidentemente perché non ne hanno di proprie o non riescono ad accordarsi tra loro. Massetti ha presentato a nome del PD ben 28 osservazioni e a metà aprile ha organizzato un'incontro tra tutti i soggetti che hanno fatto lo stesso per un confronto pubblico sull'argomento.
Per quanto riguarda invece il tema importante e urgente del lavoro ha rilasciato a Jessica Malfatto per il Diario del Nord Milano, un'intervista che si può leggere sul giornale in distribuzione nella quale egli delinea la visione, le proposte e i programmi del PD. La battaglia del lavoro non si combatte solo in difesa, ma bisogna battere nuove strade per creare nuova occupazione. “Occorre mettere in campo una politica che coinvolga l’amministrazione. Una Commissione permamente che censisca le aziende, rilevi le situazioni di crisi dialogando con sindacati e Inps, dica quali sono le nuove aree industriali e tenga sotto controllo la sicurezza di fabbriche e ambiente. Il tutto in collegamento con altre Commissioni simili create nei comuni del Nord Milano” afferma.
I giovani vanno sostenuti e incoraggiati a creare nuove imprese basate sulla conoscenza e l’innovazione. "Le nuove fabbriche da mettere in funzione sono quelle della cultura, del benessere, dell'ambiente – ha detto Massetti -. Attorno alla nuova biblioteca deve aggregarsi un polo di attività i cui motori sono l’Area Metropolis, l’Istituto Gadda, le associazioni che offrono cultura”. La green economy padernese invece può nascere, sempre per aggregazione di nuove attività, collegata al polo verde della città, il Parco Grugnotorto, dove si potrebbe far nascere "un’azienda per l'agricoltura biologica e un centro per la produzione di energie rinnovabili con relativa filiera tecnologica”.
Due fronti importanti sui quali destra e sinistra si confrontano sono la visione dello sviluppo produttivo e sociale e quella dello sviluppo urbano. In due parole economia e territorio.Ma mentre la giunta e i partiti di governo, PdL e Lega, su questi due temi finora non hanno detto niente di niente, il PD ha già esposto pubblicamente i suoi programmi. e lo ha fatto per bocca di uno dei suoi esponenti più autorevoli, Gianfranco Massetti, consigliere comunale ed ex sindaco della città.
Due mesi fa all'Auditorium Tilane egli ha avuto modo di esporre in modo sintetico, ma chiaro e completo, quella che è la visione del centrosinistra relativamente al futuro PGT, tema sul quale la giunta e la maggioranza da anni balbettano e continuano a chiedere ai cittadini contributi di idee e suggerimenti, evidentemente perché non ne hanno di proprie o non riescono ad accordarsi tra loro. Massetti ha presentato a nome del PD ben 28 osservazioni e a metà aprile ha organizzato un'incontro tra tutti i soggetti che hanno fatto lo stesso per un confronto pubblico sull'argomento.
Per quanto riguarda invece il tema importante e urgente del lavoro ha rilasciato a Jessica Malfatto per il Diario del Nord Milano, un'intervista che si può leggere sul giornale in distribuzione nella quale egli delinea la visione, le proposte e i programmi del PD. La battaglia del lavoro non si combatte solo in difesa, ma bisogna battere nuove strade per creare nuova occupazione. “Occorre mettere in campo una politica che coinvolga l’amministrazione. Una Commissione permamente che censisca le aziende, rilevi le situazioni di crisi dialogando con sindacati e Inps, dica quali sono le nuove aree industriali e tenga sotto controllo la sicurezza di fabbriche e ambiente. Il tutto in collegamento con altre Commissioni simili create nei comuni del Nord Milano” afferma.
I giovani vanno sostenuti e incoraggiati a creare nuove imprese basate sulla conoscenza e l’innovazione. "Le nuove fabbriche da mettere in funzione sono quelle della cultura, del benessere, dell'ambiente – ha detto Massetti -. Attorno alla nuova biblioteca deve aggregarsi un polo di attività i cui motori sono l’Area Metropolis, l’Istituto Gadda, le associazioni che offrono cultura”. La green economy padernese invece può nascere, sempre per aggregazione di nuove attività, collegata al polo verde della città, il Parco Grugnotorto, dove si potrebbe far nascere "un’azienda per l'agricoltura biologica e un centro per la produzione di energie rinnovabili con relativa filiera tecnologica”.
giovedì 24 marzo 2011
Il 25 aprile si avvicina, la destra si agita
Ogni volta che il 25 aprile si avvicina, la destra più reazionaria e rancorosa ricomincia ad agitarsi e alcuni si danno da fare per inventare nuove provocazioni. L’ultima, davvero assurda se non fosse il segno di un odio che sopravvive come ideologia in troppi italiani, è la seguente: la maggioranza del Consiglio di Zona 8 a Milano, nella seduta del 16 marzo 2011, ha deliberato di dedicare una targa alla memoria di Luisa Ferida, attrice che aderì alla Repubblica di Salò e frequentatrice della famigerata Villa Triste, sede della banda Koch e luogo di tortura per decine di antifascisti, ebrei e altre vittime della barbarie.
A cosa corrisponde questo gesto se non alla volontà di sollevare polemiche inutili e riaprire il capitolo della guerra civile? Luisa Ferida era un famosa interprete del cinema dei “telefoni bianchi”, i film d’evasione del periodo fascista. Alla fine degli anni ’30 si era legata sentimentalmente all’attore, Osvaldo Valenti, che dopo l’8 settembre decise di aderire alla RSI divenendo ufficiale della Decima MAS. Amico del capo della banda criminale, Pietro Koch, di cui frequentava il covo, venne fucilato il 30 aprile a Milano assieme alla sua compagna. Luisa Ferida è stata dunque una delle tante vittime della guerra civile, ma questo non fa di lei una figura meritevole di venire ricordata 65 anni dopo con una targa. Resta da capire cosa spinga continuamente i reazionari a tornare alla carica per riscrivere la storia.
A Paderno l’anno scorso ne abbiamo avuto un assaggio col patetico tentativo alparoniano di censurare Bella Ciao. Qualcosa mi dice che anche quest’anno ci sarà da deprimersi. Pare infatti che l’inquilino del Palazzo abbia già cercato di non festeggiare il 25 aprile, proponendo di spostare la cerimonia ad altra data con la scusa che la ricorrenza cade il lunedì dell’Angelo. Scongiurato (si spera) questo rischio se ne profila un altro, a metà tra il personale e il politico. Il presidente della Banda di Santa Cecilia che l'anno scorso ci ha imposto con un discorso dal palco il panegirico di suo padre repubblichino, ha diffuso oggi alla stampa una lettera inviata al sindaco in cui annuncia la decisione di non far partecipare la sua banda "a nessuna delle manifestazioni promosse dall’Anpi di Paderno”. Motivo? Il presidente dell’Anpi avrebbe rilasciato l’anno scorso giudizi poco lusinghieri sullo spessore musicale della rampante formazione palazzolese di stretta osservanza oratoriana che Alparone avrebbe favorito un po' troppo. Affari loro si dirà. Mica tanto perché la banda del capobanda "antipartigiano" è quella che dovrebbe suonare il 25 aprile, giornata in cui l'Anpi ha un ruolo di primo piano. Che succederà? Staremo a vedere.
A cosa corrisponde questo gesto se non alla volontà di sollevare polemiche inutili e riaprire il capitolo della guerra civile? Luisa Ferida era un famosa interprete del cinema dei “telefoni bianchi”, i film d’evasione del periodo fascista. Alla fine degli anni ’30 si era legata sentimentalmente all’attore, Osvaldo Valenti, che dopo l’8 settembre decise di aderire alla RSI divenendo ufficiale della Decima MAS. Amico del capo della banda criminale, Pietro Koch, di cui frequentava il covo, venne fucilato il 30 aprile a Milano assieme alla sua compagna. Luisa Ferida è stata dunque una delle tante vittime della guerra civile, ma questo non fa di lei una figura meritevole di venire ricordata 65 anni dopo con una targa. Resta da capire cosa spinga continuamente i reazionari a tornare alla carica per riscrivere la storia.
A Paderno l’anno scorso ne abbiamo avuto un assaggio col patetico tentativo alparoniano di censurare Bella Ciao. Qualcosa mi dice che anche quest’anno ci sarà da deprimersi. Pare infatti che l’inquilino del Palazzo abbia già cercato di non festeggiare il 25 aprile, proponendo di spostare la cerimonia ad altra data con la scusa che la ricorrenza cade il lunedì dell’Angelo. Scongiurato (si spera) questo rischio se ne profila un altro, a metà tra il personale e il politico. Il presidente della Banda di Santa Cecilia che l'anno scorso ci ha imposto con un discorso dal palco il panegirico di suo padre repubblichino, ha diffuso oggi alla stampa una lettera inviata al sindaco in cui annuncia la decisione di non far partecipare la sua banda "a nessuna delle manifestazioni promosse dall’Anpi di Paderno”. Motivo? Il presidente dell’Anpi avrebbe rilasciato l’anno scorso giudizi poco lusinghieri sullo spessore musicale della rampante formazione palazzolese di stretta osservanza oratoriana che Alparone avrebbe favorito un po' troppo. Affari loro si dirà. Mica tanto perché la banda del capobanda "antipartigiano" è quella che dovrebbe suonare il 25 aprile, giornata in cui l'Anpi ha un ruolo di primo piano. Che succederà? Staremo a vedere.
Metro ad Affori. Il CCIRM invita a manifestare per l'Interramento
Ricevo dal CCIRM questo annuncio relativo a un evento in programma sabato prossimo.
Sabato mattina 26 Marzo alle ore 10.45, è prevista l'inaugurazione della nuova fermata "Affori FN" della linea 3 della Metropolitana (gialla), alla presenza della varie autorità locali tra cui il Presidente della Povincia di Milano, Podestà e l’assessore De Nicola. Saranno presenti anche i Comitati per l'interramento della Rho-Monza di Paderno Dugnano, di Novate, il Comitato No.I e quello No Pedemontana. I Comitati invitano i cittadini a portare, fischietti, campanacci, megafoni o altri strumenti che producano rumore. L’obiettivo della manifestazione è dimostrare ilk dissesso in modo civile e democratico. E’ importante anche portare videocamera e macchine fotografiche per documentare l’iniziativa.
No.I Padernesi saliremo sul treno delle Ferrovie Nord delle ore 09:45 di sabato 26 marzo, in partenza dalla stazione di Paderno, in direzione Affori.
Sabato mattina 26 Marzo alle ore 10.45, è prevista l'inaugurazione della nuova fermata "Affori FN" della linea 3 della Metropolitana (gialla), alla presenza della varie autorità locali tra cui il Presidente della Povincia di Milano, Podestà e l’assessore De Nicola. Saranno presenti anche i Comitati per l'interramento della Rho-Monza di Paderno Dugnano, di Novate, il Comitato No.I e quello No Pedemontana. I Comitati invitano i cittadini a portare, fischietti, campanacci, megafoni o altri strumenti che producano rumore. L’obiettivo della manifestazione è dimostrare ilk dissesso in modo civile e democratico. E’ importante anche portare videocamera e macchine fotografiche per documentare l’iniziativa.
No.I Padernesi saliremo sul treno delle Ferrovie Nord delle ore 09:45 di sabato 26 marzo, in partenza dalla stazione di Paderno, in direzione Affori.
UDC: un dibattito su giovani e lavoro alla Villa Gargantini
Ricevo dal coordinatore cittadino dell'UDC, Dario Pirovano, il seguente invito all'incontro con l'On. Savino Pezzotta e altri esponenti dell'UDC provinciale e regionale.
Caro amico, cara amica,
con la presente ho il piacere di invitarti il 31 marzo ore 21 presso la Villa Gargantini (via Valassina n. 1) a Paderno Dugnano all'incontro-dibattito avente per tema "Lavoro ed occupazione - problematiche giovanili".
Saranno presenti:
On. Savino Pezzotta (Parlamentare UDC)
Dott. Enrico Marcora (Consigliere regionale UDC)
Dott. Alessandro Sancino (Coordinatore provinciale UDC e Consigliere provinciale UDC)
Visto il delicato momento che tutti noi constatiamo e data l'importanza degli argomenti che saranno dibattuti, è gradita la tua presenza e quella dei tuoi amici che vorrai gentilmente sensibilizzare ed accompagnare.
Con stima ed amicizia,
Il Coordinatore cittadino Unione di Centro - UDC
Dario Pirovano
Caro amico, cara amica,
con la presente ho il piacere di invitarti il 31 marzo ore 21 presso la Villa Gargantini (via Valassina n. 1) a Paderno Dugnano all'incontro-dibattito avente per tema "Lavoro ed occupazione - problematiche giovanili".
Saranno presenti:
On. Savino Pezzotta (Parlamentare UDC)
Dott. Enrico Marcora (Consigliere regionale UDC)
Dott. Alessandro Sancino (Coordinatore provinciale UDC e Consigliere provinciale UDC)
Visto il delicato momento che tutti noi constatiamo e data l'importanza degli argomenti che saranno dibattuti, è gradita la tua presenza e quella dei tuoi amici che vorrai gentilmente sensibilizzare ed accompagnare.
Con stima ed amicizia,
Il Coordinatore cittadino Unione di Centro - UDC
Dario Pirovano
mercoledì 23 marzo 2011
Africa: cosa sta succedendo a due passi da casa nostra?
Questo il tema dell’incontro che si terrà, domenica 27 marzo 2011, ore 15.30, salone “Mons. Buzzi” (ex “Splendor”, via Emilio De Marchi, ingresso scuola materna parrocchiale) Paderno Dugnano. Tutti stiamo assistendo da giorni all’ennesimo “film” di guerra che le televisioni di tutto il mondo ci portano dentro le nostre case, ma questa volta si tratta di uno spettacolo drammatico che va in scena a poche centinaia di chilometri dal confine meridionale del nostro Paese, sulla sponda del nostro mare, in una terra, il Nord Africa, che molti italiani conoscono bene, per averci lavorato e vissuto. Vogliamo capire meglio cosa sta succedendo? All’incontro organizzato per domenica prossima intervengono:
- don Luigi Paroni, responsabile “Villa Clerici” di Niguarda, conoscitore della Tunisia
- don Bazilele John Vuciri, della diocesi di Arua (Uganda)
Lo scopo dell’incontro è informativo. Al termine, si può partecipare (ore 17) alla recita dei Vespri nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente.
L’incontro è promosso da: Comunità pastorale Paderno-Villaggio Ambrosiano, in collaborazione con associazione “Effetto Terra” e il mensile Città 2000
- don Luigi Paroni, responsabile “Villa Clerici” di Niguarda, conoscitore della Tunisia
- don Bazilele John Vuciri, della diocesi di Arua (Uganda)
Lo scopo dell’incontro è informativo. Al termine, si può partecipare (ore 17) alla recita dei Vespri nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente.
L’incontro è promosso da: Comunità pastorale Paderno-Villaggio Ambrosiano, in collaborazione con associazione “Effetto Terra” e il mensile Città 2000
Atletica: una padernese in semifinale per gli 80mt.
Anche quest'anno, Michela Veneziano, giovane atleta padernese, si qualifica per disputare la semifinale della gara "Il ragazzo più veloce di Milano". La giornata inaugurale della manifestazione è stata scaldata dal sole nel primo giorno di primavera e dall'entusiasmo di centinaia di studenti. Numerosi ragazzi e ragazze di Milano e Provincia si sono dati appuntamento all’Arena Civica Gianni Brera per il primo turno di qualificazione della famosa manifestazione studentesca organizzata dall’Atletica Riccardi che quest’anno si avvale del sostegno di Banca Intesa San Paolo, del patrocinio della Provincia di Milano e della collaborazione della Fidal e del Provveditorato agli Studi di Milano.
Anche il Corriere della Sera ha dedicato nella giornata di lunedì un bell’articolo sul Ragazzo più Veloce di Milano firmato dal giornalista Fabio Monti, appassionato cronista di atletica e calcio della testata di via Solforino e grande amico della Riccardi. Dalla giornata inaugurale sono emersi i nomi dei primi semifinalisti che si giocheranno l’ingresso in finale in programma il 26 Maggio 2011 all’Arena. Ecco i piazzamenti: 80 metri femminili nate nel 1997: 1) Elena Passanante (De Marchi) 11”13; 2) Beatrice Nard (Ricci) 11”18; 3) Michela Veneziano (Gramsci Paderno Dugnano) 11” 29; 4) Roksana Fard (Vittoria Colonna) 11”30; 5) Valentina Perris (Da Vinci) 11”50; 6) Carola Secchi (Carlo Secchi) 11”60.
La semifinale si disputerà il giorno 11.05.2011 sempre all'Arena
Anche il Corriere della Sera ha dedicato nella giornata di lunedì un bell’articolo sul Ragazzo più Veloce di Milano firmato dal giornalista Fabio Monti, appassionato cronista di atletica e calcio della testata di via Solforino e grande amico della Riccardi. Dalla giornata inaugurale sono emersi i nomi dei primi semifinalisti che si giocheranno l’ingresso in finale in programma il 26 Maggio 2011 all’Arena. Ecco i piazzamenti: 80 metri femminili nate nel 1997: 1) Elena Passanante (De Marchi) 11”13; 2) Beatrice Nard (Ricci) 11”18; 3) Michela Veneziano (Gramsci Paderno Dugnano) 11” 29; 4) Roksana Fard (Vittoria Colonna) 11”30; 5) Valentina Perris (Da Vinci) 11”50; 6) Carola Secchi (Carlo Secchi) 11”60.
La semifinale si disputerà il giorno 11.05.2011 sempre all'Arena
Lega e PdL votano contro l'interramento. Basta con le bugie
La Lega sta dalla parte del popolo o da quella del potere? Risposta scontata: con il potere. Il consenso popolare costruito sulle bugie e la paura serve infatti per avere il voto che una volta ottenuto si spende per aumentare il potere fregandosene degli elettori e dei loro bisogni.
L’ennesima lezione per gli elettori del centro destra di Paderno Dugnano è arrivata oggi pomeriggio in Consiglio Provinciale dove l’assemblea ha votato ancora una volta contro un Ordine del Giorno che chiedeva di: bloccare la procedura di realizzazione della Rho-Monza con le modalità previste dal progetto attualmente approvato; stanziare nel Bilancio di Previsione 2011, le risorse necessarie per sostenere le richieste provenienti dai Comuni per l’interramento del tratto di attraversamento di Paderno Dugnano. L’Ordine del Giorno presentato dal consigliere Massimo Gatti (PRC-PdCI) e appoggiato dall’opposizione, è stato respinto con i voti congiunti di Lega e PdL: su 32 votanti, 12 voti favorevoli, 19 voti contrari e 1 astenuto).
Dalle parole ai fatti: la Lega parla in un modo e vota in un altro, il PdL continua senza fare una piega a sostenere il progetto Serravalle. Che credibilità hanno a questo punto Alparone e Bogani quando a Paderno Dugnano cianciano di interramento della Rho-Monza? Zero.
L’ennesima lezione per gli elettori del centro destra di Paderno Dugnano è arrivata oggi pomeriggio in Consiglio Provinciale dove l’assemblea ha votato ancora una volta contro un Ordine del Giorno che chiedeva di: bloccare la procedura di realizzazione della Rho-Monza con le modalità previste dal progetto attualmente approvato; stanziare nel Bilancio di Previsione 2011, le risorse necessarie per sostenere le richieste provenienti dai Comuni per l’interramento del tratto di attraversamento di Paderno Dugnano. L’Ordine del Giorno presentato dal consigliere Massimo Gatti (PRC-PdCI) e appoggiato dall’opposizione, è stato respinto con i voti congiunti di Lega e PdL: su 32 votanti, 12 voti favorevoli, 19 voti contrari e 1 astenuto).
Dalle parole ai fatti: la Lega parla in un modo e vota in un altro, il PdL continua senza fare una piega a sostenere il progetto Serravalle. Che credibilità hanno a questo punto Alparone e Bogani quando a Paderno Dugnano cianciano di interramento della Rho-Monza? Zero.
150°: bene Anpi e Gadda, ma l'amministrazione cosa ha fatto?
Ricevo e pubblico volentieri questo comunicato stampa del PD di Paderno Dugnano
Il 17 di marzo è passato, così come la maggior parte delle celebrazioni previste dalla Giunta di centro destra che governa Paderno Dugnano, rimane la mostra delle prime pagine dei giornali, sicuramente interessante e da vedere. Ma anche se l’ANPI ha detto molto chiaramente quello che c’era da dire nel suo comunicato stampa, permetteteci ancora alcune considerazioni.
La piazza del giorno 17 è stata bella, pur sotto la pioggia, con la banda, purtroppo pochi rappresentanti delle istituzioni ma illuminati dall’abito tricolore dell’Assessore Ruzzon e tante bandiere e tanta gente, mobilitata grazie all’ANPI, arrivata fin dalle 10.00 e rimasta oltre il mezzodì per il corteo “indipendente” verso il monumento in memoria dei caduti. Simpatica anche la celebrazione organizzata dall’Istituto Gadda il 19, fortunatamente premiata da una piacevole mattinata di sole, con i giovani studenti a rappresentare eventi storici e a cantare canzoni risorgimentali, la presenza dell’ANPI, degli Alpini del Gor e di altre associazioni e gruppi. L’unico problema è stato lo spirito che ha permeato i due eventi nelle intenzioni dell’Amministrazione.
Il 17 di marzo è passato, così come la maggior parte delle celebrazioni previste dalla Giunta di centro destra che governa Paderno Dugnano, rimane la mostra delle prime pagine dei giornali, sicuramente interessante e da vedere. Ma anche se l’ANPI ha detto molto chiaramente quello che c’era da dire nel suo comunicato stampa, permetteteci ancora alcune considerazioni.
La piazza del giorno 17 è stata bella, pur sotto la pioggia, con la banda, purtroppo pochi rappresentanti delle istituzioni ma illuminati dall’abito tricolore dell’Assessore Ruzzon e tante bandiere e tanta gente, mobilitata grazie all’ANPI, arrivata fin dalle 10.00 e rimasta oltre il mezzodì per il corteo “indipendente” verso il monumento in memoria dei caduti. Simpatica anche la celebrazione organizzata dall’Istituto Gadda il 19, fortunatamente premiata da una piacevole mattinata di sole, con i giovani studenti a rappresentare eventi storici e a cantare canzoni risorgimentali, la presenza dell’ANPI, degli Alpini del Gor e di altre associazioni e gruppi. L’unico problema è stato lo spirito che ha permeato i due eventi nelle intenzioni dell’Amministrazione.
martedì 22 marzo 2011
Cosa fa la giunta Alparone? Conferenze stampa
A cosa serve l’ufficio stampa comunale? A convocare conferenze stampa con le quali un’amministrazione di personaggi poco o niente attendibili tenta disperatamente di ottenere i seguenti risultati: 1) smentire i cittadini, 2) sottolinerare l’esistenza in vita di un assessore fantasma che risponderebbe al nome di “Tonello”, 3) consentire al sindaco di sollevare dei dubbi sull’attendibilità di un ricercatore dell’Istituto dei Tumori, il dott. Paolo Crosignani, che aveva offerto al Comitato per l’Interramento della Rho-Monza un contributo di conoscenza scientifica sugli effetti dell’inquinamento da traffico.
In una delle ben tre conferenze stampa organizzate stamattina una dopo l'altra (ma non hanno proprio niente da fare i nostri amministratori!) i vertici del Comune hanno affermato di voler mettere definitivamente a tacere le voci che accusano l'amministrazione di aver nascosto un progetto alternativo circa l'interramento della Rho - Monza. "Niente è stato nascosto nel cassetto" ha detto il sindaco. Sono stati ribaditi i seguenti punti: a) Il progetto di Unacoop non è un vero è proprio progetto. L'assessore Tonello (chi era costui?) e Bogani incontrando i tecnici di Unacoop hanno fatto presente le criticità della loro proposta, e questi ultimi le hanno pacificamente ammesse asserendo che si erano interessati principalmente della tratta Novate - Baranzate. Insomma, il progetto è rimasto sì nei cassetti, ma Alparone dice di no “perché non era un vero e proprio progetto”. Insomma, ha ragione lui.
Il sindaco ha inoltre fatto riferimento ad un incontro svoltosi a Paderno alcuni mesi addietro in cui “un presunto esperto” dell'Istituto dei Tumori elencava i gravi danni alla salute dei cittadini cagionati dall'eventuale realizzazione del progetto di Serravalle. "Interessati dai dati esposti in quell'occasione, ci siamo rivolti direttamente all'Istituto dei Tumori perchè li ufficializzasse e così avere in mano un altro strumento da opporre alla decisione della Provincia. Ma dopo un mese non abbiamo ottenuto risposta" ha detto Alparone. Pertanto il sindaco ha espresso dei dubbi sulle affermazioni del dott. Crosignani.
Che uomo. Per un anno non ha detto una parola su una proposta progettuale che oggi invece viene miracolosamente considerata fondata, mentre ieri non lo era (chissà perché?). In compenso, allo scopo di sollevare inutili polemiche, sembra deciso a mettere in forse la serietà professionale dei ricercatori dell’Istituto dei Tumori che dicono cose sgradevoli sulla salute dei padernesi. E organizza anche conferenze stampa per raccontarlo ai giornali locali. Non ai padernesi, perché lui con i cittadini come è noto non parla, fa solo dei gesti.
In una delle ben tre conferenze stampa organizzate stamattina una dopo l'altra (ma non hanno proprio niente da fare i nostri amministratori!) i vertici del Comune hanno affermato di voler mettere definitivamente a tacere le voci che accusano l'amministrazione di aver nascosto un progetto alternativo circa l'interramento della Rho - Monza. "Niente è stato nascosto nel cassetto" ha detto il sindaco. Sono stati ribaditi i seguenti punti: a) Il progetto di Unacoop non è un vero è proprio progetto. L'assessore Tonello (chi era costui?) e Bogani incontrando i tecnici di Unacoop hanno fatto presente le criticità della loro proposta, e questi ultimi le hanno pacificamente ammesse asserendo che si erano interessati principalmente della tratta Novate - Baranzate. Insomma, il progetto è rimasto sì nei cassetti, ma Alparone dice di no “perché non era un vero e proprio progetto”. Insomma, ha ragione lui.
Il sindaco ha inoltre fatto riferimento ad un incontro svoltosi a Paderno alcuni mesi addietro in cui “un presunto esperto” dell'Istituto dei Tumori elencava i gravi danni alla salute dei cittadini cagionati dall'eventuale realizzazione del progetto di Serravalle. "Interessati dai dati esposti in quell'occasione, ci siamo rivolti direttamente all'Istituto dei Tumori perchè li ufficializzasse e così avere in mano un altro strumento da opporre alla decisione della Provincia. Ma dopo un mese non abbiamo ottenuto risposta" ha detto Alparone. Pertanto il sindaco ha espresso dei dubbi sulle affermazioni del dott. Crosignani.
Che uomo. Per un anno non ha detto una parola su una proposta progettuale che oggi invece viene miracolosamente considerata fondata, mentre ieri non lo era (chissà perché?). In compenso, allo scopo di sollevare inutili polemiche, sembra deciso a mettere in forse la serietà professionale dei ricercatori dell’Istituto dei Tumori che dicono cose sgradevoli sulla salute dei padernesi. E organizza anche conferenze stampa per raccontarlo ai giornali locali. Non ai padernesi, perché lui con i cittadini come è noto non parla, fa solo dei gesti.
Rho-Monza: il Comitato incontra i tecnici di Unacoop
Comunicato del CCIRM – Comitato Cittadini per l’Interramento della Rho-Monza
Dopodomani, giovedì 24 marzo 2011, alle 14.30, presso la sede di Unacoop di via Aldini, 47 a Milano, si riuniranno i tecnici di comitato CCIRM, di Siter e di Unacoop, per iniziare concretamente a ragionare degli sviluppi possibili sulla questione del tracciato della Rho-Monza, in vista della prossima convocazione del Tavolo dei Sindaci, prevista per il prossimo 5 aprile.
Dopodomani, giovedì 24 marzo 2011, alle 14.30, presso la sede di Unacoop di via Aldini, 47 a Milano, si riuniranno i tecnici di comitato CCIRM, di Siter e di Unacoop, per iniziare concretamente a ragionare degli sviluppi possibili sulla questione del tracciato della Rho-Monza, in vista della prossima convocazione del Tavolo dei Sindaci, prevista per il prossimo 5 aprile.
domenica 20 marzo 2011
ANPI: la Giunta padernese ha sottovalutato il 17 marzo.
Ricevo e pubblico con piacere questo comunicato Stampa dell'ANPI di Paderno Dugnano.
La sezione ANPI “Angelo Cazzaniga” della nostra città, è orgogliosa di aver dato, il 17 marzo 2011, un significato alto, originale e festoso (nonostante la pioggia) al 150° Anniversario dell'Unità d'Italia nel rispetto della Storia e delle Istituzioni. L'Amministrazione comunale di Paderno Dugnano ha sottovalutato l'importanza della data indicata dal Nostro Presidente della Repubblica, dimostrandosi poco interessata all'evento. Infatti il Sindaco, nei vari incontri avuti, non ha mai manifestato l'intenzione di dar risalto all'evento del 17, puntando tutto sull'iniziativa all'Istituto Gadda sabato 19, manifestazione questa, comunque condivisa anche dall'ANPI.
La nostra richiesta di celebrare la ricorrenza, nel giorno ufficialmente stabilito, con un presidio in piazza della Resistenza ed un corteo per le vie centrali della città, ha ricevuto un incomprensibile diniego motivato da un improbabile intralcio alla preparazione del “mini” evento ufficiale.
Ma la volontà delle persone non è sempre reprimibile e, al seguito dell'ANPI, le forze democratiche e le associazioni del territorio hanno partecipato ad un condiviso presidio in piazza della Resistenza dalle 10 e, dopo l'alzabandiera, conclusione della parte ufficiale, un consistente corteo ha sfilato per le vie del Quadrilatero sventolando tantissime bandiere italiane al ripetuto canto dell'inno di Mameli e facendo una rispettosa sosta di meditazione davanti al Monumento ai Caduti di via IV Novembre.
Durante il percorso, alcuni cittadini, alle finestre delle loro abitazioni, hanno dimostrato gradimento e partecipazione sventolando le bandiere tricolori al passaggio del corteo. Per dare un segno allegro, nel rispetto del giorno cardine della costituzione unitaria del nostro Stato, il ritorno in piazza della Resistenza ha visto un originale gradevole convivio fra i molti presenti sotto il portico del Comune, con gran spirito di unitarietà e coinvolgimento di gente.
La grande onestà intellettuale dei partecipanti ha portato a coinvolgere in un brindisi anche alcuni assessori, consiglieri di destra e componenti della banda ancora presenti in piazza, a dimostrazione che non è con i boicottaggi e con le ristrettezze economiche messe in atto da questa Amministrazione che si limitano gli spazi e le iniziative delle forze democratiche che si richiamano alla Storia gloriosa di chi ha dato impegno e vita alla realizzazione di un'ITALIA UNITA, DEMOCRATICA, LAICA, SOLIDALE e ANTIFASCISTA.
C'è ancora tanto bisogno di questa SANA, ETICA, ONESTA ITALIA PATRIOTTICA!
La sezione ANPI “Angelo Cazzaniga” della nostra città, è orgogliosa di aver dato, il 17 marzo 2011, un significato alto, originale e festoso (nonostante la pioggia) al 150° Anniversario dell'Unità d'Italia nel rispetto della Storia e delle Istituzioni. L'Amministrazione comunale di Paderno Dugnano ha sottovalutato l'importanza della data indicata dal Nostro Presidente della Repubblica, dimostrandosi poco interessata all'evento. Infatti il Sindaco, nei vari incontri avuti, non ha mai manifestato l'intenzione di dar risalto all'evento del 17, puntando tutto sull'iniziativa all'Istituto Gadda sabato 19, manifestazione questa, comunque condivisa anche dall'ANPI.
La nostra richiesta di celebrare la ricorrenza, nel giorno ufficialmente stabilito, con un presidio in piazza della Resistenza ed un corteo per le vie centrali della città, ha ricevuto un incomprensibile diniego motivato da un improbabile intralcio alla preparazione del “mini” evento ufficiale.
Ma la volontà delle persone non è sempre reprimibile e, al seguito dell'ANPI, le forze democratiche e le associazioni del territorio hanno partecipato ad un condiviso presidio in piazza della Resistenza dalle 10 e, dopo l'alzabandiera, conclusione della parte ufficiale, un consistente corteo ha sfilato per le vie del Quadrilatero sventolando tantissime bandiere italiane al ripetuto canto dell'inno di Mameli e facendo una rispettosa sosta di meditazione davanti al Monumento ai Caduti di via IV Novembre.
Durante il percorso, alcuni cittadini, alle finestre delle loro abitazioni, hanno dimostrato gradimento e partecipazione sventolando le bandiere tricolori al passaggio del corteo. Per dare un segno allegro, nel rispetto del giorno cardine della costituzione unitaria del nostro Stato, il ritorno in piazza della Resistenza ha visto un originale gradevole convivio fra i molti presenti sotto il portico del Comune, con gran spirito di unitarietà e coinvolgimento di gente.
La grande onestà intellettuale dei partecipanti ha portato a coinvolgere in un brindisi anche alcuni assessori, consiglieri di destra e componenti della banda ancora presenti in piazza, a dimostrazione che non è con i boicottaggi e con le ristrettezze economiche messe in atto da questa Amministrazione che si limitano gli spazi e le iniziative delle forze democratiche che si richiamano alla Storia gloriosa di chi ha dato impegno e vita alla realizzazione di un'ITALIA UNITA, DEMOCRATICA, LAICA, SOLIDALE e ANTIFASCISTA.
C'è ancora tanto bisogno di questa SANA, ETICA, ONESTA ITALIA PATRIOTTICA!
17 marzo: un’occasione sprecata e un errore grave
Vi segnalo il commento che Gianfranco Massetti ha scritto sul suo blog in merito alle scelte dell'amministrazione sui festeggiamenti per il 150° dell'Unità d'Italia.
Ma che senso di responsabilità e senso dello Stato hanno questi amministratori ? Parlo di quelli assenti e anche di quelli presenti che poco o nulla hanno fatto per dare una degna manifestazione a Paderno Dugnano.
Paderno Dugnano è stata tra le città del Nord Milano quella che più ha sbagliato sulla Festa per l’Unità d’Italia, non nella festa per il compleanno del gatto Silvestro, ma dell’Unità d’Italia, il suo 150° compleanno. Perché? Come è potuto accadere che una tre le città più importanti del territorio non abbia sentito il dovere e l’onore di festeggiare come si doveva l’Unità d’Italia? Quando ad ascoltare il presidente Napolitano c’erano non solo quasi tutti i parlamentari italiani (quelli della Lega evidentemente sono stranieri…forse extracomunitari..visto che non sanno neppure distinguere “tra nazione e federalismo” e che non meritano di governare questo paese) ,ma anche Umberto Bossi e alcuni leghisti. Quando sulla sede della lega di Varese sventola il tricolore e quando il sindaco di Cusano Milanino e di Limbiate, per non parlare di Cormano, Cinisello e Sesto, hanno organizzato delle serie manifestazioni? E Paderno? Festeggia al chiuso e in una scuola il 19 marzo? Certo ci si dirà che si è scelto di parlare ai giovani, che loro sono più avanti di noi…balle spaziali quelle che si diranno ..per coprire una pochezza ormai evidente ai più, anche ad alcuni elettori del centro destra.
Penosa tutta la gestione della vicenda. Basta leggere sui blog quello che è successo: l’interpellenza educata di Coloretti, la risposta sgarbata e falsa del sindaco, le richieste dell’Anpi, la negazione della piazza al centro sinistra, l’invenzione frettolosa del concerto della banda, l’invito ai soli consiglieri comunali con volantino anonimo (e gli altri cittadini chi sono?) la mancata comunicazione alla città dell’iniziativa del 17 marzo, l’assenza del vicesindaco e il silenzio del sindaco..
Ma scherziamo? Per fortuna che la città , di suo, senza aspettare un sindaco inesistente e una Giunta paralizzata, ha preso coraggio e una ad una ha issato le sue bandiere ai balconi e comunque…alla fine una manifestazione, spinta, chiesta, invocata è stata fatta. Diciamo che è stata imposta dai cittadini alle autorità comunali. Ma Paderno meritava e merita di più. Qualcuno ha evidentemente perso la testa ..o forse non l’ha mai avuta?
Ma che senso di responsabilità e senso dello Stato hanno questi amministratori ? Parlo di quelli assenti e anche di quelli presenti che poco o nulla hanno fatto per dare una degna manifestazione a Paderno Dugnano.
Paderno Dugnano è stata tra le città del Nord Milano quella che più ha sbagliato sulla Festa per l’Unità d’Italia, non nella festa per il compleanno del gatto Silvestro, ma dell’Unità d’Italia, il suo 150° compleanno. Perché? Come è potuto accadere che una tre le città più importanti del territorio non abbia sentito il dovere e l’onore di festeggiare come si doveva l’Unità d’Italia? Quando ad ascoltare il presidente Napolitano c’erano non solo quasi tutti i parlamentari italiani (quelli della Lega evidentemente sono stranieri…forse extracomunitari..visto che non sanno neppure distinguere “tra nazione e federalismo” e che non meritano di governare questo paese) ,ma anche Umberto Bossi e alcuni leghisti. Quando sulla sede della lega di Varese sventola il tricolore e quando il sindaco di Cusano Milanino e di Limbiate, per non parlare di Cormano, Cinisello e Sesto, hanno organizzato delle serie manifestazioni? E Paderno? Festeggia al chiuso e in una scuola il 19 marzo? Certo ci si dirà che si è scelto di parlare ai giovani, che loro sono più avanti di noi…balle spaziali quelle che si diranno ..per coprire una pochezza ormai evidente ai più, anche ad alcuni elettori del centro destra.
Penosa tutta la gestione della vicenda. Basta leggere sui blog quello che è successo: l’interpellenza educata di Coloretti, la risposta sgarbata e falsa del sindaco, le richieste dell’Anpi, la negazione della piazza al centro sinistra, l’invenzione frettolosa del concerto della banda, l’invito ai soli consiglieri comunali con volantino anonimo (e gli altri cittadini chi sono?) la mancata comunicazione alla città dell’iniziativa del 17 marzo, l’assenza del vicesindaco e il silenzio del sindaco..
Ma scherziamo? Per fortuna che la città , di suo, senza aspettare un sindaco inesistente e una Giunta paralizzata, ha preso coraggio e una ad una ha issato le sue bandiere ai balconi e comunque…alla fine una manifestazione, spinta, chiesta, invocata è stata fatta. Diciamo che è stata imposta dai cittadini alle autorità comunali. Ma Paderno meritava e merita di più. Qualcuno ha evidentemente perso la testa ..o forse non l’ha mai avuta?
Il potere logora
Da anni gli osservatori della politica si interrogano sul quesito: il potere logora? Le risposte sono di due tipi: i moralisti rispondono di sì, i cinici (famosa la sentenza di Andreotti) rispondono al contrario che l’esercizio del potere logora solo “chi non ce l’ha”.
Io, pur propendendo per la scuola cinica, la natura umana essendo quella che è, ultimamente mi sto ricredendo. A farmi riflettere sul logoramento che usura anche le tempre dei politici apparentemente più forti e giovanili, è l’osservazione dell’evidente degrado fisico che sta subendo il sindaco di Paderno Dugnano. L’ho osservato bene e a lungo durante la manifestazione di ieri al Gadda e il risultato di questa analisi spassionata è il seguente: gli cadono i capelli, la faccia è tirata e l’espressione invecchiata, la pancetta impietosamente incombe. Ieri guardandolo da dietro si notava che la sua fluente chioma si sta velocemente spelacchiando e al centro del capo, nonostante il riportone del ciuffo che ama tanto ravviarsi vezzosamente con la mano, una vasta piazza si sta aprendo. Il viso è tirato e quando di tanto in tanto gli cade la maschera sorridente, le rughe emergono nervose a segnalare la stanchezza. Ma è soprattutto il girovita a espandersi. Durante tutta la cerimonia, infatti, anche nei momenti più solenni come l’alzabandiera, il primo cittadino ha tenuto la giacca vistosamente sbottonata, non per giovanile noncuranza, ma più semplicemente perché faceva fatica ad allacciarla. I bottoni ormai tirano e anche le maniche si accorciano. Peccato, era così un bel giovine…
(vedi l'album di foto pubblicate da Paderno7)
Prediche inutili
L’architetto Fabrizio Allegro sul suo blog Osservatorio PGT si occupa della “scuola di formazione politica” organizzata da un gruppetto di giovani padernesi con il massiccio ed entusiastico supporto dell’amministrazione. Il suo commento critico è relativo alla modalità scelta dagli organizzatori che hanno diviso il percorso fomativo in due fasi: la prima affidata a lezioni frontali tenute da funzionari e tecnici comunali la seconda dedicata a incontri e tavole rotonde con i politici di maggioranza e opposizione.
“Se penso al prossimo evento in programma, ossia l'ultimo del primo modulo a tema Piano di governo del Territorio, mi chiedo come si possa condensare in 2 ore di lezione il tema del governo del territorio. Forse è facile, e sarebbe utile proiettare un film del 1963, di Francesco Rosi, Le mani sulla città, per capire tutto quello che i giovani in politica non dovranno mai fare”, dice Allegro. Una perplessità condivisibile, come è condivisibile l’osservazione sul procedimento formativo che egli giudica non corretto. “La politica è l'arte di governare la città e non l'esercizio tecnico dell'atto di governare. Essa nasce dal confronto tra le persone, i movimenti, valori, idee e le soluzioni e presenta una opportunità per chi ha la capacità di condensare le richieste di un tessuto economico e sociale portando alla luce proposte certe, attuabili per la polis, per il bene comune. Auguri a questi ragazzi, ma l'invito è di scendere in piazza tra la gente per capire cosa siano le istanze del territorio e non solo come sia strutturato il pachiderma amministrativo”.
Sono più che d’accordo con Allegro perché questi sono rilievi che anch’io e altri (Giovanni Giuranna) avevamo subito sollevato fin dalla presentazione dell’iniziativa che personalmente giudico un po’ troppo “istituzionale” per essere “giovane e nuova”. L’invito di Allegro, tanto più significativo perché viene da un tecnico e non da un politico, a: “scendere in piazza tra la gente per imparare e capire” è infatti destinato a cadere nel vuoto dal momento che per far questo i giovani non avevano assolutamente bisogno di organizzare un'iniziativa rivolta più al potere che alla città. Potevano farlo benissimo, anzi avrebbero dovuto farlo, dal momento che alcuni di loro (gli organizzatori) sono iscritti ai partiti padernesi. Ma fare politica con i piedi, cioè scarpinando in giro per i quartieri, tenendo aperte le sezioni per acoltare e capire i problemi dei cittadini, è una cosa che questi giovani considerano evidentemente superata e poco interessante. La lezione sul campo è troppo faticosa, meglio la comoda poltroncina della Tilane.
“Se penso al prossimo evento in programma, ossia l'ultimo del primo modulo a tema Piano di governo del Territorio, mi chiedo come si possa condensare in 2 ore di lezione il tema del governo del territorio. Forse è facile, e sarebbe utile proiettare un film del 1963, di Francesco Rosi, Le mani sulla città, per capire tutto quello che i giovani in politica non dovranno mai fare”, dice Allegro. Una perplessità condivisibile, come è condivisibile l’osservazione sul procedimento formativo che egli giudica non corretto. “La politica è l'arte di governare la città e non l'esercizio tecnico dell'atto di governare. Essa nasce dal confronto tra le persone, i movimenti, valori, idee e le soluzioni e presenta una opportunità per chi ha la capacità di condensare le richieste di un tessuto economico e sociale portando alla luce proposte certe, attuabili per la polis, per il bene comune. Auguri a questi ragazzi, ma l'invito è di scendere in piazza tra la gente per capire cosa siano le istanze del territorio e non solo come sia strutturato il pachiderma amministrativo”.
Sono più che d’accordo con Allegro perché questi sono rilievi che anch’io e altri (Giovanni Giuranna) avevamo subito sollevato fin dalla presentazione dell’iniziativa che personalmente giudico un po’ troppo “istituzionale” per essere “giovane e nuova”. L’invito di Allegro, tanto più significativo perché viene da un tecnico e non da un politico, a: “scendere in piazza tra la gente per imparare e capire” è infatti destinato a cadere nel vuoto dal momento che per far questo i giovani non avevano assolutamente bisogno di organizzare un'iniziativa rivolta più al potere che alla città. Potevano farlo benissimo, anzi avrebbero dovuto farlo, dal momento che alcuni di loro (gli organizzatori) sono iscritti ai partiti padernesi. Ma fare politica con i piedi, cioè scarpinando in giro per i quartieri, tenendo aperte le sezioni per acoltare e capire i problemi dei cittadini, è una cosa che questi giovani considerano evidentemente superata e poco interessante. La lezione sul campo è troppo faticosa, meglio la comoda poltroncina della Tilane.
sabato 19 marzo 2011
150° al Gadda: studenti promossi, bocciati Lega e Alparone
Cislaghi, la dolcezza padernese dal 1926
E’ la più antica e rinomata pasticceria di Paderno. Dal 1926, anno della sua fondazione, la pasticceria Cislaghi di via Gramsci 90 distribuisce ai padernesi e non solo le sue squisite dolcezze. Nata per iniziativa di Oreste Cislaghi e poi sviluppata dai quattro figli, Carlo, Natale, Elda e Sandro, uno dei quali aveva frequentato la scuola e fatto pratica in una nota pasticceria milanese, l’azienda si era subito fatta un nome e dal suo laboratorio (allora il negozio comprendeva oltre alla pasticceria, il dopolavoro con gioco di bocce e di bigliardo) uscivano i prodotti più richiesti che erano le torte Saint Honoré e il Panettone che forniva ai suoi clienti e ad altri negozi. Un’attività che dopo la guerra si era specializzata (chiuso il dopolavoro) nella fornitura di torte e pasticceria dolce e salata a ristoranti, alberghi e sale da ballo. “In quegli anni avevamo anche dei camioncini per la distribuzione con autisti che andavano e venivano – racconta Roberta Cislaghi, rappresentante della terza generazione della famiglia che oggi gestisce l’azienda artigiana padernese -. Tutto questo con l’arrivo dei supermercati e della grande distribuzione negli anni 70 è cambiato e oggi, oltre alla produzione per la nostra clientela affezionata, curiamo quella per i ristoranti e i catering”.
I cavalli di battaglia della pasticceria Cislaghi sono sempre il classico panettone, le colombe, le torte Saint Honoré e Chantilly, i semifreddi, la biscotteria, il cioccolato, i confetti, le paste, e naturalmente caramelle, cioccolatini e confetti delle migliori marche. “Facciamo pasticceria fresca, sia dolce che salata, rigorosamente in modo artigianale e con i migliori ingredienti, seguendo le nostre ricette – assicura Roberta -. Qui i lavoranti entrano ragazzi ed escono quando vanno in pensione e questa è la garanzia che le cose vengono fatte secondo la tradizione”.
I cavalli di battaglia della pasticceria Cislaghi sono sempre il classico panettone, le colombe, le torte Saint Honoré e Chantilly, i semifreddi, la biscotteria, il cioccolato, i confetti, le paste, e naturalmente caramelle, cioccolatini e confetti delle migliori marche. “Facciamo pasticceria fresca, sia dolce che salata, rigorosamente in modo artigianale e con i migliori ingredienti, seguendo le nostre ricette – assicura Roberta -. Qui i lavoranti entrano ragazzi ed escono quando vanno in pensione e questa è la garanzia che le cose vengono fatte secondo la tradizione”.
venerdì 18 marzo 2011
L'ufficio Stampa comunale è ancora un servizio?
Non è la prima volta che mi faccio questa domanda: l’Ufficio Stampa del Comune come diamine funziona? L’altro ieri, mercoledì 16 marzo, Padernoforum ha dato la notizia (non ripresa da nessun altro blog locale) che alla Scuola Gramsci piove nelle aule perché il tetto, appena rifatto, fa acqua. Oggi il Comune dirama un comunicato stampa in risposta che, ovviamente, viene inviato a tutti meno che al blog che ha diffuso la notizia, cioè Padernoforum. Un comunicato in cui si dice che gli uffici tecnici del Comune si sono attivati ed è “stato programmato già per lunedì prossimo l’intervento di manutenzione che sarà totalmente a carico della ditta che ha eseguito i lavori”. Bene per gli studenti della Gramsci, ma che modo di fare comunicazione pubblica è mai questo? L’Ufficio Stampa del Comune è una struttura pubblica di servizio il cui compito istituzionale dovrebbe essere inviare i comunicati ufficiali dell'ente a tutti i giornali e ai blog (che non sono giornali, ma fanno informazione e opinione) locali. A tutti, nessuno escluso, perché queste sono le regole della professione. A meno che non si intenda questo ufficio come uno strumento da usare solo per comunicare con gli “amici” dell'amministrazione; ma vi chiedo è accettabile che l’Ufficio Stampa comunale, lavori (a spese nostre) come una struttura all’esclusivo servizio del Sindaco?
Paderno Tricolore: immagini
Un breve fotoracconto della giornata "tricolore" di Paderno Dugnano. Le foto sono del Consigliere, Umberto Zilioli
giovedì 17 marzo 2011
Paderno Tricolore
Il titolo del post di apertura del blog La Scommessa di Giovanni Giuranna, è perfetto: “Unità d’Italia, sindaco silente, vicesindaco assente”. Dice tutto quello che c’è da dire sulla manifestazione reticente che Alparone ha dovuto concedere oggi alla “sua” città. Il post tratteggia gli elementi essenziali dell’evento che ha occupato per un’ora scarsa la piazza del municipio integrandoli con una lettera inviata da una cittadina, Carola Colnago, che riporta la risposta del sindaco alla sua domanda su come mai non aveva fatto nemmeno un breve saluto alle centinaia di cittadini convenuti. Il sindaco ha detto testualmente che “la festa è sabato, che lui parlerà sabato perché lui parla una volta sola, se avesse parlato oggi avrebbe sminuito la festa ufficiale di sabato”.
Lascio a voi i commenti. Io voglio sottolineare solo che alla manifestazione ha partecipato l’assessore alla Cultura, Rodolfo Tagliabue, nella sua doppia veste di membro della giunta comunale e di aderente all’Associazione Nazionale Alpini che ha svolto la parte più importante della cerimonia: l’alzabandiera. Tagliabue è un esponente della Lega, e la sua presenza mi ha fatto molto piacere. Evidentemente non tutti i leghisti sono antiunitari. Come mi ha fatto piacere e ho sinceramente apprezzato la mise patriottica scelta per l’occasione dall’assessore Lidia Katia Ruzzon: impermeabile bianco, pantaloni rossi, sciarpa verde. Brava.
Il centro di Paderno Dugnano stamattina era decisamente tricolore, con balconi e finestre imbandierate, nonostante l’amministrazione non abbia invitato (com’era invece suo preciso dovere) i cittadini a farlo, e la cosa mi riempie di soddisfazione e di fiducia. L’ho notato mentre con altre centinaia di padernese, a conclusione della manifestazione comunale, ho partecipato al corteo spontaneo che ha percorso, senza intralciare il traffico, tutto il quadrilatero, cantando più volte l’inno nazionale e, dopo una breve sosta per un doveroso omaggio al monumento ai caduti di via 4 Novembre, si è sciolto in Piazza della Resistenza dove ha fatto ritorno.
Vorrei ricordare anche il concittadino, Pasquale Taccone, che è venuto in piazza stamattina con una bandiera giapponese listata a lutto in segno di solidarietà con quella popolazione colpita da una sciagura senza precedenti. Anche questo vuol dire essere italiani. Viva l’Italia Unita, viva tutti noi.
(le foto sono di Umberto Zilioli)
Lascio a voi i commenti. Io voglio sottolineare solo che alla manifestazione ha partecipato l’assessore alla Cultura, Rodolfo Tagliabue, nella sua doppia veste di membro della giunta comunale e di aderente all’Associazione Nazionale Alpini che ha svolto la parte più importante della cerimonia: l’alzabandiera. Tagliabue è un esponente della Lega, e la sua presenza mi ha fatto molto piacere. Evidentemente non tutti i leghisti sono antiunitari. Come mi ha fatto piacere e ho sinceramente apprezzato la mise patriottica scelta per l’occasione dall’assessore Lidia Katia Ruzzon: impermeabile bianco, pantaloni rossi, sciarpa verde. Brava.
Il centro di Paderno Dugnano stamattina era decisamente tricolore, con balconi e finestre imbandierate, nonostante l’amministrazione non abbia invitato (com’era invece suo preciso dovere) i cittadini a farlo, e la cosa mi riempie di soddisfazione e di fiducia. L’ho notato mentre con altre centinaia di padernese, a conclusione della manifestazione comunale, ho partecipato al corteo spontaneo che ha percorso, senza intralciare il traffico, tutto il quadrilatero, cantando più volte l’inno nazionale e, dopo una breve sosta per un doveroso omaggio al monumento ai caduti di via 4 Novembre, si è sciolto in Piazza della Resistenza dove ha fatto ritorno.
Vorrei ricordare anche il concittadino, Pasquale Taccone, che è venuto in piazza stamattina con una bandiera giapponese listata a lutto in segno di solidarietà con quella popolazione colpita da una sciagura senza precedenti. Anche questo vuol dire essere italiani. Viva l’Italia Unita, viva tutti noi.
(le foto sono di Umberto Zilioli)
Economia e ambiente: il miracolo Veneto è finito
Due giorni di pioggia e il Nord Est, la fabbrica diffusa più famosa d’Europa va sottacqua. Il modello sociale ed economico basato sull’autosfruttamento delle persone e dell’ambiente è arrivato al capolinea. I veneti messi di fronte bruscamente a questa realtà nel novembre scorso hanno reagito come pugili suonati: si sono faticosamente rimessi in piedi e hanno cercato di tornare barcollando al centro del ring, dove ovviamente si sono presi una nuova sventola.
La natura non fa sconti e se non si tiene conto degli avvertimenti sono dolori. Soave è allagata dal Tramigna, Vicenza in allarme rosso con il Bacchiglione il veronese è minacciato dall’esondazione dell’Alpone, mentre i colli franano. In Veneto ci si chiede: come sono stati spesi i fondi stanziati per l’alluvione di novembre, quei 300 milioni che il governo ha messo a disposizione del governatore Zaia per ingabbiare i fiumi o creare i bacini di contenimento?. A Vicenza i lavori per la costruzione del bacino di laminazione, che offrirebbe una valvola di sfogo alle acque del Bacchiglione, non sono ancora partiti.
Il problema però non sono le toppe infrastrutturali, il problema è il territorio lacerato che non si può rattoppare. Quello che accade è il risultato di trent’anni di saccheggio ambientale. Negli anni 80 il Nord Est è diventato un fenomeno economico di imprenditorialità diffusa che ha stravolto tutti gli equilibri idrogeologici e oggi non è più sostenibile..
La natura non fa sconti e se non si tiene conto degli avvertimenti sono dolori. Soave è allagata dal Tramigna, Vicenza in allarme rosso con il Bacchiglione il veronese è minacciato dall’esondazione dell’Alpone, mentre i colli franano. In Veneto ci si chiede: come sono stati spesi i fondi stanziati per l’alluvione di novembre, quei 300 milioni che il governo ha messo a disposizione del governatore Zaia per ingabbiare i fiumi o creare i bacini di contenimento?. A Vicenza i lavori per la costruzione del bacino di laminazione, che offrirebbe una valvola di sfogo alle acque del Bacchiglione, non sono ancora partiti.
Il problema però non sono le toppe infrastrutturali, il problema è il territorio lacerato che non si può rattoppare. Quello che accade è il risultato di trent’anni di saccheggio ambientale. Negli anni 80 il Nord Est è diventato un fenomeno economico di imprenditorialità diffusa che ha stravolto tutti gli equilibri idrogeologici e oggi non è più sostenibile..
mercoledì 16 marzo 2011
La pioggia di marzo.. sui banchi della 1 B
Le grandi opere del regime alparoniano già fanno acqua. A pochi mesi dalla conclusione del rifacimento sbandieratissimo del tetto della Scuola Media Gramsci di Paderno Dugnano, dal soffitto di un’aula del primo piano, quella sopra la sala professori, la pioggia cade sul pavimento filtrando da un tetto che evidentemente non è stato rifatto a regola d’arte.
La sgradita sorpresa è di questa mattina quando i ragazzi della 1B sono entrati in classe e hanno trovato un bel laghetto sul pavimento dell’aula mentre sul soffitto la macchia di umidità si allargava. Durante tutta la mattina l’acqua ha continuato a colare sulle teste degli studenti che si spostavano continuamente di banco per evitare di fare la doccia e salvare libri e quaderni. La sostituzione della copertura del tetto in eternit della scuola iniziata l’estate scorsa e conclusasi fortunosamente in autunno era costata 242 mila euro ed era stata celebrata dal sindaco all'inizio dell'anno scolastico come una grande opera. Ma è bastata una pioggerellina di marzo (che picchia argentina sui tegoli vecchi del tetto..) per mettere tutto in discussione. Domani e festa, ma da venerdì se continua a piovere che si fa?
La sgradita sorpresa è di questa mattina quando i ragazzi della 1B sono entrati in classe e hanno trovato un bel laghetto sul pavimento dell’aula mentre sul soffitto la macchia di umidità si allargava. Durante tutta la mattina l’acqua ha continuato a colare sulle teste degli studenti che si spostavano continuamente di banco per evitare di fare la doccia e salvare libri e quaderni. La sostituzione della copertura del tetto in eternit della scuola iniziata l’estate scorsa e conclusasi fortunosamente in autunno era costata 242 mila euro ed era stata celebrata dal sindaco all'inizio dell'anno scolastico come una grande opera. Ma è bastata una pioggerellina di marzo (che picchia argentina sui tegoli vecchi del tetto..) per mettere tutto in discussione. Domani e festa, ma da venerdì se continua a piovere che si fa?
17 marzo: una piazza due città
Domani in piazza a Paderno Dugnano ci saranno due città: quella che festeggia l’Unità Nazionale perché obbligata da una circolare del Prefetto e quella che invece la festeggia per ribadire la fiducia nel nostro Paese, tutto intero, e la fedeltà alla Costituzione. La scorsa settimana il PD e l’Anpi che avevano chiesto di poter manifestare il 17 marzo in assenza di cerimonie pubbliche hanno ricevuto, con il diniego dell’amministrazione, la notizia che nel frattempo quest’ultima aveva organizzato un corteo ufficiale per obbedire alle disposizioni superiori.
La mia opinione su quanto è accaduto la conoscete e non serve ripeterla. Mentre è importante ripetere (come afferma il coordinatore del PD, Oscar Figus su La Scommessa) che “dobbiamo partecipare numerosi alle manifestazioni ufficiali decise dal Comune per il 150°, ed è importante farlo tutti insieme nonostante le polemiche, per ribadire che siamo una Nazione e che l’Unità d’Italia non può e non deve essere messa in discussione”. Il PD e i partiti del centro sinistra invitano pertanto i padernesi ad esporre domani il Tricolore e a partecipare numerosi alla Celebrazione ufficiale in Piazza della Resistenza alle ore 10:00, e sabato 19 marzo presso il Parco dell’Istituto Gadda a partire dalle ore 10.30. Con tante bandiere e coccarde tricolori.
La mia opinione su quanto è accaduto la conoscete e non serve ripeterla. Mentre è importante ripetere (come afferma il coordinatore del PD, Oscar Figus su La Scommessa) che “dobbiamo partecipare numerosi alle manifestazioni ufficiali decise dal Comune per il 150°, ed è importante farlo tutti insieme nonostante le polemiche, per ribadire che siamo una Nazione e che l’Unità d’Italia non può e non deve essere messa in discussione”. Il PD e i partiti del centro sinistra invitano pertanto i padernesi ad esporre domani il Tricolore e a partecipare numerosi alla Celebrazione ufficiale in Piazza della Resistenza alle ore 10:00, e sabato 19 marzo presso il Parco dell’Istituto Gadda a partire dalle ore 10.30. Con tante bandiere e coccarde tricolori.
Cultura di destra: se Bocchino è più importante dell'atomica
Il rischio nucleare si può contenere e controllare. Le nostre centrali saranno avanzatissime, sicurissime e le localizzazioni a prova di terremoto. Non si deve cambiare idea di fronte all’emozione. La razionalità deve vincere la paura. Questi sono gli argomenti che da destra e soprattutto dal governo vengono usati in queste ore per cercare di far fronte alle notizie e le immagini drammatiche che arrivano dal Giappone, un Paese portabandiera dell'innovazione tecnologica, devastato prima da un terremoto, poi da uno tsunami e infine da una catastrofe nucleare che rischia di “cospargere di sale” tutto quello che la natura infuriata ha lasciato in piedi.
La cultura berlusconiana è davvero assurda e le sue idee e le parole che usa per esprimerle ne sottolineano la totale mancanza di fondamento. Razionalità dicono; e quale razionalità ci sarebbe nell’investire 30 miliardi di soldi nostri in un programma nucleare che dovrebbe produrre (se tutto va bene?) il 4% dell’energia elettrica tra 20-25 anni? Quale razionalità pretende di avere un programma simile in assenza di un Piano Energetico Nazionale? Che credibilità ha un governo che difende una scelta del genere in modo fideistico senza avere idea di dove localizzare gli impianti, dove conservare le scorie, ecc?
La cultura berlusconiana è davvero assurda e le sue idee e le parole che usa per esprimerle ne sottolineano la totale mancanza di fondamento. Razionalità dicono; e quale razionalità ci sarebbe nell’investire 30 miliardi di soldi nostri in un programma nucleare che dovrebbe produrre (se tutto va bene?) il 4% dell’energia elettrica tra 20-25 anni? Quale razionalità pretende di avere un programma simile in assenza di un Piano Energetico Nazionale? Che credibilità ha un governo che difende una scelta del genere in modo fideistico senza avere idea di dove localizzare gli impianti, dove conservare le scorie, ecc?
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