mercoledì 23 marzo 2011

150°: bene Anpi e Gadda, ma l'amministrazione cosa ha fatto?

Ricevo e pubblico volentieri questo comunicato stampa del PD di Paderno Dugnano
Il 17 di marzo è passato, così come la maggior parte delle celebrazioni previste dalla Giunta di centro destra che governa Paderno Dugnano, rimane la mostra delle prime pagine dei giornali, sicuramente interessante e da vedere. Ma anche se l’ANPI ha detto molto chiaramente quello che c’era da dire nel suo comunicato stampa, permetteteci ancora alcune considerazioni.
La piazza del giorno 17 è stata bella, pur sotto la pioggia, con la banda, purtroppo pochi rappresentanti delle istituzioni ma illuminati dall’abito tricolore dell’Assessore Ruzzon e tante bandiere e tanta gente, mobilitata grazie all’ANPI, arrivata fin dalle 10.00 e rimasta oltre il mezzodì per il corteo “indipendente” verso il monumento in memoria dei caduti. Simpatica anche la celebrazione organizzata dall’Istituto Gadda il 19, fortunatamente premiata da una piacevole mattinata di sole, con i giovani studenti a rappresentare eventi storici e a cantare canzoni risorgimentali, la presenza dell’ANPI, degli Alpini del Gor e di altre associazioni e gruppi. L’unico problema è stato lo spirito che ha permeato i due eventi nelle intenzioni dell’Amministrazione.

Sappiamo che la Lega Nord (per l’indipendenza della Padania) non ama il tricolore e avversa questa ricorrenza e se, democraticamente, questo lo si potrebbe pure accettare nel nome della libertà di pensiero, coerenza vorrebbe che non giurassero sulla Costituzione né fossero sempre in prima fila a reclamare posti di potere come lottizzatori da Prima Repubblica; che chiamino il loro vero obiettivo con il suo nome: secessione e non federalismo.
Nella nostra come in altre Città la Lega Nord ha da subito argomentato che grandi manifestazioni per il 150° non erano possibili causa mancanza di soldi, nascondendo ancora una volta i loro interessi di partito dietro una giustificazione fintamente condivisibile e nascondendo il fatto che i soldi non ci sono soprattutto a causa dei tagli orizzontali del loro Ministro Tremonti. L’amministrazione di centro destra ha previsto a bilancio soli 3000 euro per la totalità delle feste istituzionali nazionali (intervento num. 1.01.01.02 – spese per Feste Nazionali e solennità civili: Unità d'Italia, 4 Novembre, 25 Aprile etc.) riducendolo a tre quarti dell’anno precedente che però non comprendeva il 150°. Hanno poi cercato di non festeggiare in data 17 Marzo ma solo in data 19 (come se Capodanno il 4 febbraio o il Santo Natale in agosto fossero la stessa cosa) salvo poi presentarsi silenti in piazza, pare per ordine del Prefetto, vietando ogni manifestazione alternativa dell’opposizione e dell’ANPI.
La celebrazione al Gadda è stata simpatica nella parte gestita dai ragazzi ma i discorsi istituzionali, che avrebbero dovuto essere un forte richiamo all’unità e all’italianità per tutti i cittadini di qualsiasi colore politico, si sono rivelati l’uno un comizio elettorale sul federalismo, l’altro una lettura della giornata in chiave personale, anticomunista e libertaria, entrambi discorsi poco consoni alla celebrazione e più adatti forse ad un evento di partito.
Se la presenza del 17 è stata in massima parte garantita della mobilitazione dell’ANPI e delle opposizioni e l’organizzazione del 19 è stata a cura dell’Istituto Gadda, cosa ha fatto l’Amministrazione oltre a metterci il cappello? Forse il ricco buffet ? Se così fosse forse dobbiamo ricrederci perché con poche centinaia di euro (la prevedibile quota destinata al 150° della cifra stanziata a bilancio) hanno fatto un ottimo lavoro, ma si può rinchiudere tutta la celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia al solo merito del buffet ?
Il grido di “Italia, Italia” (peraltro di poche voci) e qualche fischio al termine del discorso leghista può essere visto come provocazione solo da chi non ha la coscienza pulita sul vero significato delle celebrazioni del 150°. Sul rispetto – a nostro avviso sempre dovuto alle Istituzioni ed ai suoi simboli – i nostri genitori insegnavano, ma erano altri tempi, che alle manifestazioni ufficiali non si arriva in ritardo, durante l’inno si rimane sull’attenti fino al termine, non si chiacchiera con i vicini e non si va via prima della fine dello stesso, il rispetto per il nostro Paese e la nostra Bandiera non può essere fatto di sole chiacchiere.
Oscar Figus
Coordinatore Cittadino
Partito Democratico
Paderno Dugnano

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