lunedì 24 giugno 2013

Il finto cronista che smaschera il teatrino dell'informazione

Molte volte guardando i telegiornali mi sono chiesto: ma chi è quel cretino che si finge giornalista e si mette sempre dietro l'intervistato con una biro in mano al solo scopo di entrare nell'inquadratura della telecamera? Il personaggio buffo ha un nome e un cognome: Mauro Fortini, un nullafacente cinquantenne romano che vive spendendo con parsimonia i proventi di una piccola eredità, e passa le sue giornate fuori dei palazzi del potere. Si definisce "presenzialista" e ha l'obiettivo dichiarato di raggiungere il record mondiale delle apparizioni in video. Fortini si piazza accanto al politico dichiarante e sta lì muto, impersonando "il cronista": taccuino in mano e penna in bocca, spesso finge morbosa concentrazione stringendosi il labbro inferiore tra pollice e indice, altre volte affida ai suoi fogli ciancicati un suo inventato resoconto stenografico.
Stando ai giornalisti che lo conoscono bene, il falso cronista è di una professionalità straordinaria. Persino nei weekend in cui a Roma non è previsto alcun appuntamento da telecamera si fa i suoi "soliti giri": Camera, Senato, sedi dei partiti dove spesso arriva prima dei "colleghi" che ormai lo considerano tale perché fornisce loro informazioni e dritte.
Da qualche tempo ha rotto il suo mutismo e ha iniziato a fare domande, come un cronista vero e ha spiegato così la sua nuova inclinazione: "Ho cominciato perché dopo aver accumulato per anni migliaia di dichiarazioni, dovevo espellerle in qualche modo. È come una psicoterapia: così me sfogo pe' tutte le cazzate che ho sentito proprio cor diretto interessato".
Vederlo in Tv simulare l'esercizio della mia professione all'inizio mi infastidiva, ma ora non più perché ho capito che in realtà la finzione di Fortini non è innocua nè inutile. Egli mimando una professione ormai cadavere smaschera il teatrino mediatico della politica basato su un lumpen giornalismo, ridotto per sopravvivere a battere il marciapiede, a scroccare dichiarazioni inutili e senza senso al potente di turno che poi finiscono nei Tg ad arricchire lo squallido video "pastone" con il quale si pretende di fare l'informazione.

6 commenti:

ennio ha detto...

credo che l'italia sia arrivata ad un punto di non ritorno. come facciamo a capire quello che è vero da quello che è falso? peccato,perchè anch'io che solitamente sono un ottimista, sto perdendo la fiducia..... la televisione vorrebbe farci credere quello che vuole, e non la vera verità

Anonimo ha detto...

è triste dover credere a quello che si vede o si crede di vedere in tv

qual'è la differenza tra lui e un qualsiasi giornalista prezzolato e venduto ?

mogol_gr ha detto...

Sopportarlo è come dar la roba ai tossici.

Gabriella ha detto...

Cinquantenne nullafacente... alla faccia di chi si fa un culo così a lavorare per salari da fame e chi si dà da fare per trovare un lavoro che non c'è. E quando sarà finita la sua piccola eredità chi lo camerà? La società? Eppure lo giustificate. Magari tra un po' andrà anche nei talk show.

paolo ha detto...

Hai ragione Gabriella. Non sopporto piú di vederlo.Sapessi dove gliela ficcherei quella biro!!!!!

Anonimo ha detto...

Italia... paese di santi, navigatori, amministratori delegati, allenatori, calciatori, veline, cantanti, cuochi e fancazzisti