Molte volte guardando i telegiornali mi sono
chiesto: ma chi è quel cretino che si finge giornalista e si mette
sempre dietro l'intervistato con una biro in mano al solo scopo di
entrare nell'inquadratura della telecamera? Il personaggio buffo ha un nome e un cognome: Mauro
Fortini, un nullafacente cinquantenne romano che vive
spendendo con parsimonia i proventi di una piccola eredità, e passa le sue giornate fuori dei palazzi del potere. Si definisce "presenzialista" e ha l'obiettivo dichiarato di raggiungere il record mondiale delle apparizioni in video. Fortini si piazza accanto al politico dichiarante e sta lì muto,
impersonando "il cronista": taccuino in mano e penna in
bocca, spesso finge morbosa concentrazione stringendosi il labbro
inferiore tra pollice e indice, altre volte affida ai suoi fogli
ciancicati un suo inventato resoconto stenografico.
Stando ai giornalisti che lo
conoscono bene, il falso cronista è di una professionalità straordinaria. Persino nei
weekend in cui a Roma non è previsto alcun appuntamento da
telecamera si fa i suoi "soliti giri": Camera, Senato, sedi
dei partiti dove spesso arriva prima dei "colleghi" che
ormai lo considerano tale perché fornisce loro informazioni e
dritte.
Da qualche tempo ha rotto il suo
mutismo e ha iniziato a fare domande, come un cronista vero e ha
spiegato così la sua nuova inclinazione: "Ho cominciato perché
dopo aver accumulato per anni migliaia di dichiarazioni, dovevo
espellerle in qualche modo. È come una psicoterapia: così me sfogo
pe' tutte le cazzate che ho sentito proprio cor diretto interessato".
Vederlo in Tv simulare l'esercizio
della mia professione all'inizio mi infastidiva, ma ora non più
perché ho capito che in realtà la finzione di Fortini non è
innocua nè inutile. Egli mimando una professione ormai cadavere
smaschera il teatrino mediatico della politica basato su un lumpen
giornalismo, ridotto per sopravvivere a battere il marciapiede, a
scroccare dichiarazioni inutili e senza senso al potente di turno che
poi finiscono nei Tg ad arricchire lo squallido video "pastone"
con il quale si pretende di fare l'informazione.
6 commenti:
credo che l'italia sia arrivata ad un punto di non ritorno. come facciamo a capire quello che è vero da quello che è falso? peccato,perchè anch'io che solitamente sono un ottimista, sto perdendo la fiducia..... la televisione vorrebbe farci credere quello che vuole, e non la vera verità
è triste dover credere a quello che si vede o si crede di vedere in tv
qual'è la differenza tra lui e un qualsiasi giornalista prezzolato e venduto ?
Sopportarlo è come dar la roba ai tossici.
Cinquantenne nullafacente... alla faccia di chi si fa un culo così a lavorare per salari da fame e chi si dà da fare per trovare un lavoro che non c'è. E quando sarà finita la sua piccola eredità chi lo camerà? La società? Eppure lo giustificate. Magari tra un po' andrà anche nei talk show.
Hai ragione Gabriella. Non sopporto piú di vederlo.Sapessi dove gliela ficcherei quella biro!!!!!
Italia... paese di santi, navigatori, amministratori delegati, allenatori, calciatori, veline, cantanti, cuochi e fancazzisti
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