mercoledì 14 ottobre 2009

Rho-Monza: l'interramento costa quanto il ponte e la galleria fonica

L’interramento della Rho-Monza nel tratto che attraversa Paderno Dugnano, costa troppo. Questo è l’argomento principale che l'assessore provinciale ai trasporti, Giovanni De Nicola, ha fin qui opposto al Comitato e alle associazioni padernesi che richiedono la modifica del progetto di realizzazione della nuova autostrada urbana. Su questo tema è in programma una Conferenza dei Servizi all’esito della quale l’assessore rimanda la decisione di insediare concretamente il Tavolo Tecnico per lo studio di fattibilità dell’interramento, studio per il quale erano stati stanziati 100mila euro dalla precedente amministrazione. Ma è vero che l’interramento della futura autostrada costerebbe di più delle opere di mitigazione ambientale e del ponte sulla Milano-Meda previste dal progetto di Serravalle per l’attraversamento di Paderno Dugnano? Secondo l’architetto Fabrizio Allegro, consulente incaricato per il Tavolo Tecnico dal Comitato cittadino e dalle associazioni ambientaliste, i costi previsti per le due alternative non sarebbero così distanti.
“Dal "calcolo sommario della spesa" agli atti, risulta evidente che a Baranzate il tunnel previsto, lungo circa 150 metri, costerà quasi 7 milioni (con un costo totale di circa 46mila euro al metro) – osserva Allegro -. Occorrono invece ben 11 milioni di euro di sole "opere di mitigazione ambientale" (barriere acustiche e galleria fonica) nella tratta padernese. A questo importo c'è da aggiungere il notevole impegno di spesa per il "ponte strallato" sulla Milano-Meda, lungo 250 metri (oltre 20 milioni) con ulteriori voci di spesa per altri 14 milioni di euro. Il totale è di 45 milioni di euro”.
La spesa prevista dal progetto Serravalle che l’assessore ritiene più economico in realtà non è molto inferiore a quella prevista per il tunnel lungo 1.000 metri richiesto dai cittadini. Perché allora questa ritrosia anche solo a verificare con il Tavolo Tecnico una possibilità alternativa che offre un minore impatto ambientale e raccoglie il consenso generale della cittadinanza? Perché continuare a respingere una richiesta di partecipazione popolare alle decisioni basata su un progetto di interramento che appare molto ragionevole e fondato su dati economici sostenibili ?

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