“Con la chiusura del Centro tutti i cittadini e non solo i pensionati hanno subito un sopruso. Noi volontari del Centro Falcone e Borsellino riteniamo un abuso di potere e strumentali le argomentazioni che prevedono da parte del Comune la risoluzione della Convenzione e lo scioglimento dell’Associazione. Abbiamo quindi ritenuto doveroso impugnare legalmente con un ricorso al TAR la delibera emessa dalla Giunta Comunale il 24 gennaio 2011 proprio al fine di non far passare Paderno Dugnano come un covo mafioso dato che nessuna responsabilità penale, civile e morale può essere addebitata all’Associazione e ai suoi associati. È doveroso ricordare che nessun membro dell’Associazione risulta indagato o coinvolto..”.
Questo è il cuore del volantino che gli anziani dell’associazione, Centro Falcone e Borsellino, stanno distribuendo a Paderno Dugnano per spiegare ai cittadini i motivi e la finalità della loro iniziativa legale contro un atto della Giunta Alparone: finalità che è una sola “riaprire il Centro di aggregazione sociale”. I volontari chiedono inoltre l’ospitalità delle altre Associazioni padernesi per poter argomentare le loro ragioni e affermano “Il ricorso al TAR deve essere inteso come un percorso civile e democratico teso a fare giustizia e ristabilire la verità che non può essere strumentalizzata per far ricadere le responsabilità e i ritardi dell’Amministrazione sulla nostra Associazione”.
In questo modo i soci e i volontari dell'associazione rispondono alla Giunta e ai partiti della destra cittadina che hanno diffuso subito dopo aver appreso del ricorso due comunicati vergognosi e privi di dignità nei quali tentavano come sempre di far ricadere le loro miserie e il loro squallore politico su cittadini che invece meriterebbero più rispetto e che io personalmente ringrazio per il loro impegno civile.
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