Questa mattina a Palazzo di Giustizia, Provincia e Tribunale hanno rinnovato l'accordo per l’impiego di Lavoratori socialmente utili negli Uffici giudiziari milanesi. Il protocollo firmato oggi dal presidente Podestà e dal presidente Pomodoro consentirà alla Provincia di selezionare, sin dalla prossima settimana, 90 cittadini in cassintegrazione o in mobilità da inserire, a scaglioni e per un massimo di un anno (sei mesi più sei mesi), negli Uffici giudiziari (Tribunale, Procura, Corte d’appello, Tribunale dei minori, Giudici di pace eccetera) alle prese con scoperture di organici amministrativi sino al 35-40%. Quanti fossero interessati a partecipare alle selezioni possono rivolgersi al Call center lavoro dell’Ente (tel. 02/77404040). L’impiego (disbrigo di pratiche, archivio, logistica eccetera) negli Uffici giudiziari consente ai Lavoratori socialmente utili di ottenere, in base a normative nazionali che ne escludono la stabilizzazione o il prolungamento del servizio oltre l’anno, un’integrazione tra quanto percepito grazie agli ammortizzatori sociali e i salari base.
La differenza, a carico della Provincia e della Regione (un milione di euro di investimenti l’anno), risulta valutabile in 300-400 euro al mese. Non si può, comunque, essere retributi con più di 1.000-1.100 euro al mese.
Il programma è partito nel settembre 2009. Il protocollo tra l’Ente e il Tribunale prevedeva l’inserimento scaglionato negli Uffici giudiziari sottorganico di 140 lavoratori. Attualmente ne risultano in servizio 110, alcuni dei quali in scadenza tra aprile e giugno, su un totale di 191 transitati. L’intesa siglata oggi si pone l’obiettivo di riportare, nel più breve tempo possibile, il contingente alle 140 unità iniziali.
La realtà dell'occupazione nel Milanese e a Milano è drammatica: 60 milioni di ore di cassintegrazione nel 2009 e 80 milioni di ore nel 2010.
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