Leganti Naturali, l'azienda che l'inverno scorso aveva inquinato due quartieri della città (Villaggio e Paderno) con miasmi di ammoniaca sprigionati da 10mila tonnellate di scorie stoccate nel suo impianto, ha ripreso a lavorare.
Ad oggi l'azienda diretta da Alessandro Quadrio Curzio (nella foto) ha "pretrattato" il 90% dei materiali inquinanti stoccati nel suo "bunker", ha ricominciato a ricevere nuove scorie dagli inceneritori e a lavorare seguendo il suo programma al ritmo ridotto di 3 camion al giorno.
La risposta ci è stata finalmente fornita dalla Regione Lombardia, in particolare dall'Unità Operativa Progetti Sperimentali ed Innovativi in Materia di Rifiuti, che fa capo all'Ufficio Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, diretta dal Dott. Dario Sciunnachn.
Dal mese di febbraio, quando l'attività dell'azienda era stata bloccata per installare nuovi sistemi di abbattimento delle emissioni inquinanti (scrubber) e di procedere lentamente alla trasformazione e inertizzazione delle scorie provenienti dagli inceneritori di Brescia e Milano, l'azienda, strettamente monitorata da Regione Lombardia, ha provveduto a pretrattare le ceneri pesanti per poi trasformarle in un prodotto intermedio detto "slurry", una fanghiglia contenente il 50% di acqua che successivamente macinata potrà venire utilizzata dai cementifici.
"Attualmente risultano pretrattate circa 9mila tonnellate di scorie - affermano i funzionari regionali che seguono l'attività dell'azienda - Di conseguenza abbiamo autorizzato Leganti Naturali a riattivare l'attività, per ora solo con una delle sue due linee di trattamento, ricevendo e stoccando al massimo 3 camion al giorno di scorie, vale a dire un quantitativo pari a 75-80 tonnellate per volta. Tutti i dati che riceviamo dall'azienda che provvede a monitorare e analizzare le nuove scorie in arrivo prima che vengano stoccate nell'impianto, ci dicono che tutto è regolare e l'attività procede in modo controllato, come l'assenza di miasmi e fenomeni inquinanti dimostra".
Insomma, in questi mesi, la Leganti Naturali, sotto la responsabilità della struttura di controllo di Regione Lombardia, ha provveduto a trattare le scorie inquinanti e riavviato l'attività dell'impianto che è stato autorizzato a lavorare. Tutto è finito bene dunque?
No, purtroppo, questo non si può affermarlo, perché il tutto è avvenuto senza fornire (come era stato promesso dal Sindaco Alparone) alcun dato o informazione ai padernesi inquinati, giustamente preoccupati da questo modo di procedere.
Ancora una volta le istituzioni locali, Regione Lombardia e Comune di Paderno Dugnano, hanno agito nei nostri confronti trattandoci da sudditi e non da cittadini.
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