Nella Rassegna Stampa della
settimana scorsa consultabile su sito dell'amministrazione comunale c'è un ritaglio che attira la mia attenzione. E' un
articolo pubblicato da Il Cittadino ed è datato 22 dicembre 2012. La
notizia è quella dell'artigiano palazzolese, Ugo Vismara, che
annuncia il suo ritiro definitivo dall'attività. Vismara è famoso
nel mondo artistico italiano e internazionale perché la sua
specialità è realizzare le forme delle grandi sculture create da
artisti di fama mondiale quali Pomodoro, Somaini, Marini (il cavallo morente della RAI), Bodini e
altri.
L'artigiano-artista a 71 anni ha deciso di lasciare: "Basta, non c'è ricambio" dice lamentando il fatto di non
aver trovato più discepoli e allievi ai quali consegnare il suo
grande patrimonio di esperienza e capacità.
La notizia è triste, ma anche
sconcertante, perché è praticamente identica per forma e contenuti
a quella pubblicata il 6 marzo 2007 da Il Giorno che aveva quasi lo stesso
titolo. Una notizia vecchia di quattro anni, insomma. Inspiegabile.
Che è
successo in questo arco di tempo? Vismara ci ha ripensato e dopo aver
annunciato il ritiro ha trovato ragioni e magari allievi che lo hanno convinto a continuare? Chi lo sa. Non mi spiego però il fatto che oggi, con la crisi di sistema, provocata anche dalla mancanza di visione del
futuro, che affligge tanti giovani, un'attività così appassionante e
prestigiosa non attiri nessun giovane padernese disposto a continuare
questa forma di artigianato artistico tipicamente
italiano che perpetua nel tempo le tecniche di Benvenuto Cellini.
Io non voglio credere a questo disinteresse, pertanto
pubblico di seguito l'indirizzo e il recapito telefonico del
laboratorio Vismara: via Jacopo Ruffini, 7 – Tel. 02 9101900. Giovani creativi e volonterosi di imparare un mestiere con un grande futuro dietro le spalle fatevi avanti.
(le foto sono tratte da lucadifrancesco.com)
1 commento:
Poi ti mando via mail la newsletter di ieri di Insieme per le Groane che ha avviato i censimento degli artigiani nei 16 comuni del consorzio.
Quanti sapevano che a Paderno c'è un artista come Vismara?
Quante volte è stato invitato al Gadda a parlare agli studenti dell'indirizzo grafico o nelle medie inferiori della nostra città?
Questo tuo articolo secondo me fa il paio con quello sull'immagine di Paderno Dugnano. Questa è una città che non sa guardarsi allo specchio e per cui non si conosce.
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