Come si diventa scrittori? Lo abbiamo chiesto a Jessica Malfatto, la giovane scrittrice padernese che quest’anno si è qualificata tra i 25 autori scelti per accedere alla finale dal Premio Campiello Giovani tra i quali venerdì a Verona verrà selezionata la short list dei 5 fortunati finalisti.
“Speriamo” dice Jessica che serrando le labbra si guarda intorno alla ricerca di happy end da raccontare. Perché a lei piacciono le storie a lieto fine. Ha cominciato a raccontarle nelle sue prime poesie sull’amicizia, le belle emozioni e i buoni sentimenti che adesso tentano di dilatarsi in romanzi.
“Ci sono tante cose brutte nella vita e io istintivamente, forse per reazione, mi sforzo di trovare il lato in fiore anche di una pianta velenosa. Il dolore e la sofferenza non mi attirano” dice sicura di sé. Una posizione di principio che viene in parte negata dalla trama del romanzo che ha nel cassetto, stando a quello che mi racconta (la storia di due giovani, di AIDS e di droga), che invece di dolore ne ha dentro un bel po’. Forse perché racconta una storia d’amore che come è noto, fa rima.
Le sue scelte scolastiche sono state contraddittorie. Dopo le scuole medie si era iscritta al Liceo Scientifico Gadda perché andava bene in matematica e gli piacevano le materie scientifiche. Poi al Gadda ha cominciato a scrivere per il giornalino scolastico “Voci di Corridoio” e ha dimenticato la scienza.
“Ho cominciato a scrivere poesie in seconda superiore. E ho partecipato a qualche concorso letterario”. Tanti se è vero che da allora si è qualificata in 77 concorsi tra poesia e narrativa e ne ha vinti 14. Quelli ai quali si è iscritta sono almeno il triplo e questo dato fornisce una prima risposta alla domanda iniziale: per diventare scrittori si deve scrivere molto e partecipare a tanti concorsi per farsi leggere e valutare, con l'obiettivo di farsi pubblicare.
“Ho scelto questa strada perché ci si mette in gioco davvero, in molti concorsi c’è la giuria popolare ed è importante farsi valutare dai lettori perché così si ha un riscontro immediato del proprio lavoro. Inoltre si entra in contatto con il mondo dell’editoria, con autori, editori, agenti, addetti ai lavori” spiega Jessica che oggi frequenta il terzo anno di Lettere Moderne alla Cattolica. Collabora con due settimanali locali come cronista e con un settimanale femminile per il quale scrive brevi novelle. “Me ne hanno già pubblicate tre” dice soddisfatta. Di racconti più lunghi, 20-30 pagine, ne ha scritti una decina, ma nessuno è finora stato ancora pubblicato.
Jessica vuole fare la scrittrice e ci crede accettando tutte le collaborazioni che la tengono a contatto con questo mondo. Nel 2008 ha collaborato con la casa editrice “Parole sparse Edizioni”, leggendo e valutando manoscritti inediti. E’ stata nominata Presidente di Giuria del Premio di Poesia “Giosafatte Rotondi”, organizzato nel 2010 dal Movimento "Cavalieri per L'Europa" di Paderno Dugnano. E’ membro della Giuria del Premio Internazionale di Poesia “Centro Giovani e Poesia” di Triuggio (Mi) di cui cura le pubbliche relazioni.
“La cultura può e deve essere il motore di una nuova economia basata sulla conoscenza – afferma – e l’amministrazione comunale di Paderno Dugnano che oggi ha la fortuna di poter contare su una struttura potenzialmente molto produttiva come la Biblioteca Tilane deve investire in questa direzione, favorendo la nascita di nuove professioni e di nuove attività economiche nel settore”.
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