mercoledì 16 marzo 2011

17 marzo: una piazza due città

Domani in piazza a Paderno Dugnano ci saranno due città: quella che festeggia l’Unità Nazionale perché obbligata da una circolare del Prefetto e quella che invece la festeggia per ribadire la fiducia nel nostro Paese, tutto intero, e la fedeltà alla Costituzione. La scorsa settimana il PD e l’Anpi che avevano chiesto di poter manifestare il 17 marzo in assenza di cerimonie pubbliche hanno ricevuto, con il diniego dell’amministrazione, la notizia che nel frattempo quest’ultima aveva organizzato un corteo ufficiale per obbedire alle disposizioni superiori.
La mia opinione su quanto è accaduto la conoscete e non serve ripeterla. Mentre è importante ripetere (come afferma il coordinatore del PD, Oscar Figus su La Scommessa) che “dobbiamo partecipare numerosi alle manifestazioni ufficiali decise dal Comune per il 150°, ed è importante farlo tutti insieme nonostante le polemiche, per ribadire che siamo una Nazione e che l’Unità d’Italia non può e non deve essere messa in discussione”. Il PD e i partiti del centro sinistra invitano pertanto i padernesi ad esporre domani il Tricolore e a partecipare numerosi alla Celebrazione ufficiale in Piazza della Resistenza alle ore 10:00, e sabato 19 marzo presso il Parco dell’Istituto Gadda a partire dalle ore 10.30. Con tante bandiere e coccarde tricolori.

1 commento:

Anonimo ha detto...

se me l'avessero detto solo una decina di anni fa, non ci avrei creduto: la celebrazione dei 150 anni dell' unità d'italia, una ricorrenza che inevitabilmente rivaluta l'importanza fondamentale avuta dalla monarchia e dalla classe politica borghesa e liberale nel processo di costituzione della nostra nazione, condivisa e sentita anche da quelle forze politiche di sinistra che hanno sempre trattato risorgimento e argomenti affini con sufficienza e addirittura fastidio! scherzi a parte, credo che questo mutato atteggiamento sia apprezzabile e molto importante: forse, almeno per certi aspetti, ci avviamo a diventare un paese "normale".
buona festa!

un cordiale saluto
andrea favrin