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sabato 5 aprile 2014

Sinistra per Paderno Dugnano alla Fiera di Primavera

Domani alla Fiera di Primavera una nuova forza politica locale incontrerà in piazza i cittadini padernesi. Sinistra per Paderno Dugnano, la lista civica nata quattro mesi fa dall'iniziativa congiunta di cittadini e singoli esponenti politici di diverse aree della sinistra, aprirà i suoi banchetti per la raccolta delle firme a sostegno dei suoi candidati alle elezioni amministrative del 25 maggio. 
I tavoli di Sinistra per Paderno Dugnano si troveranno in Piazza Oslavia, Via Roma (passaggio a livello), Piazza Matteotti e in via Gramsci, davanti al Mornati. Questo schieramento di gazebo e banchetti è reso possibile dall'adesione al nuovo progetto politico di tre partiti della sinistra: Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista, e Comunisti Italiani che parteciperanno per la prima volta insieme, con un unico simbolo e con i loro candidati, alla formazione della lista.
Sinistra per Paderno Dugnano non solo è un veicolo sul quale i partiti sono saliti per competere insieme al centro sinistra alla sfida elettorale, ma è anche nelle intenzioni dei promotori l'embrione di qualcosa di politicamente nuovo. Tutti ci rendiamo conto che la sinistra avrà un futuro solo se saprà percorrere con impegno la strada dell'unità rielaborando le proprie idee e i propri obiettivi alla luce della realtà economica e sociale che dopo trentanni di continua trasformazione si è venuta a creare nel nostro Paese. La grande ristrutturazione tecnologica, il decentramento globale della produzione industriale, la trasformazione sociale a livello mondiale, la globalizzazione della finanza e dell'economia, l'omologazione della cultura e dei consumi, sono fenomeni che non sono lontani da noi, ma ci interessano da vicino e una amministrazione locale di centro sinistra deve saperne tenere conto. Lo potrà fare però se una sinistra rinnovata saprà dotarsi di nuovi strumenti di comprensione e interpretazione della realtà e ciò sarà possibile solo se aumenterà decisamente la sua  capacità di studio dei problemi e la possibilità di sperimentare concretamente sul campo delle nuove soluzioni.  
Sinistra per Paderno Dugnano si propone dunque come punta avanzata e motore di questo processo che dovrà fare della prossima amministrazione di centro sinistra un laboratorio di ricerca e una fabbrica di soluzioni. Nuove iniziative per il lavoro, per i giovani, per l'impresa, per la cultura, per la scuola, per il benessere e la società, questi sono alcuni degli impegni principali che la nostra Lista ha preso nel suo programma di 13 punti che domani diffonderemo tra i padernesi. 
Mandare a casa l'amministrazione di centro destra che in cinque anni di malgoverno ha bloccato lo sviluppo e fatto regredire la città in tutti i sensi, socialmente, economicamente e culturalmente è la precondizione per il cambiamento che tutti ci chiedono. Un voto per il cambiamento è la nostra sfida e la nostra proposta che vogliamo discutere con tutti i cittadini. A domani.

giovedì 13 febbraio 2014

Innovazione, la concretezza di un'amministrazione di Centro Sinistra

In vista delle elezioni molti, anzi tutti, inseriscono la parola "innovazione" nei loro programmi. Un termine positivo quanto generico che di per sé non significa niente, ma fa tanto buona impressione. Passare dalla parola ai fatti poi è tutt'altra cosa. Ma cosa significa in concreto per un'amministrazione locale fare "innovazione"?
Vorrei rispondere citando un esempio vicino a noi che mi piace molto e ho già inserito nel programma elettorale della Lista Civica Sinistra per Paderno Dugnano: la connessione pubblica wi fi aperta a tutti i cittadini che tende a coprire la città partendo da alcuni punti che si allargano sul territorio grazie alla collaborazione con i privati, esercenti e negozianti che accettano di partecipare a questa iniziativa.
La rete wi fi cittadina è costituita da una serie di nodi che corrispondono ad altrettanti luoghi dove i cittadini possono navigare in internet con il proprio smartphone, tablet o pc, gratuitamente e senza limiti di tempo.
Il Comune di Cinisello Balsamo ad esempio ha annunciato oggi che si è ampliata l’area di connessione alla rete cittadina di wi-fi: dal centro città è arrivata fino a piazza Costa e piazza Paganelli, grazie ai nuovi hotspot collocati in questi giorni.
Nel comunicato il Comune informa che: "l servizio, frutto di un progetto curato dal Settore Informatico del Comune di Cinisello Balsamo in partnership con Rete Civica di Milano e Free Luna, si sta diffondendo attraverso la preziosa collaborazione dei commercianti che decidono di aderire. Si è partiti con 2 hotspot installati in piazza Gramsci direttamente dal Comune e 5 punti rete messi a disposizione dai commercianti; in questi giorni si sono aggiunte altre 5 antenne grazie all’adesione di altrettanti commercianti".
I commercianti che aderiscono all'iniziativa, mettendo una parte della loro connessione web a disposizione dei clienti tramite il wi-fi, ottengono in cambio servizi di comunicazione, quali pagine dedicate sul sito comunale (65 mila accessi mensili) per fare sondaggi, comunicare news, offerte ed eventi e sms da inviare agli utenti connessi in zona. Il tutto costa al Comune solo 340 euro per ogni hotspot (comprensivi dell’installazione e del canone biennale), e viene offerto ai commercianti come sperimentazione gratuita per due anni.
Ecco, questo realizzato da Cinisello Balsamo è un piccolo, ma utile servizio innovativo offerto ai cittadini, soprattutto ai più giovani che studiano e lavorano connessi. Il tutto con una modicissima spesa a dimostrazione che, se si vuole, si può fare.

sabato 19 ottobre 2013

Idee Comuni, dal confronto al programma


Rilanciare la partecipazione dei cittadini alla gestione del territorio è la sfida alla quale una forza politica che guarda al futuro deve saper dare risposta. E deve farlo confrontandosi alla pari con i comitati, i gruppi di interesse e le associazioni padernesi, che con le loro iniziative hanno affermato nei fatti questo grande valore democratico.
Idee Comuni convoca sul tema della "Partecipazione" una assemblea cittadina aperta a tutti ,venerdì 25  ottobre alle ore 21 alla Sala Splendor di Paderno. All'incontro i soggetti portatori di nuove idee e proposte sono invitati a condividerle e discuterle insieme. L'obiettivo è definire insieme un modello innovativo di partecipazione da inserire, quale elemento portante e qualificante, in un  programma elettorale condiviso. 
La partecipazione che abbiamo conosciuto a Paderno Dugnano fino al 2009 è  stata cancellata dalla destra in questi quattro anni e i Consigli di Quartiere come istituzioni nel 2014 spariranno. Diverse sono le ipotesi alternative che cittadini, comitati, partiti e associazioni stanno discutendo e valutando in queste settimane.
Alcune sono basate sull'innovazione di modelli tradizionali i quali prevedono che la difesa degli interessi locali sia comunque affidata a rappresentanti eletti o candidati all'elezione dalle realtà politiche, sociali, di categoria o religiose, presenti nei quartieri. Altre invece non prevedono la creazione di organismi elettivi, ma si basano su forme sperimentali di democrazia partecipativa e deliberativa. Alcuni pensano a organismi stabili gestiti da un gruppo di cittadini investiti di una delega, altri pensano invece a organismi  mobili, costituiti di volta in volta, sulla base delle necessità, da persone diverse.
Insomma, le soluzioni possibili sono tante e Idee Comuni vi invita a confrontarle e discuterle insieme.

mercoledì 7 agosto 2013

L'Italietta minore della destra lumpen

Ricevo da Ferruccio Porati, portavoce del CCIRM di Paderno Dugnano il seguente commento che segnalo ai lettori. Il tema non è nuovo: un modello di sviluppo basato sulle ideologie populiste e localiste, del piccolo bello e sulla produzione di beni a basso contenuto tecnologico, che ci ha portato al disastro. 
Ancora 30 anni fa il nostro Paese aveva un'industria informatica, la microelettronica, le telecomunicazioni, l'auto, la chimica, con grandi imprese che tenevano in soggezione la concorrenza mondiale.  Oggi invece è un terreno di conquista per la finanza internazionale che viene qui a comprare a basso prezzo i "campioni" del made in italy che diventano sempre meno. Dall'alta moda alle pasticcerie. 

La responsabilità è della nostra classe dirigente che negli anni del trionfo del mercatismo a cavallo del millennio  non ha capito nulla della grande ristrutturazione mondiale dell'economia che le nuove tecnologie da un lato e lo spostamento della manifattura di basso livello nei Paesi orientali hanno realizzato. Sempre incerti, i nostri imprenditori e leader, tra essere gli ultimi del primo mondo e i primi del quarto mondo, hanno lasciato l'Italia a metà del guado, nel pantano. Ma è soprattutto la politica, che negli ultimi 20 anni è stata dominata dalle gesta di un delinquente comune, ad essere la maggiore responsabile. Non aver saputo costruire e indicare al Paese un'alternativa credibile alle ideologie sbagliate di una destra ignorante è la grave colpa di una sinistra incapace di coniugare giustizia sociale e modernità, democrazia e innovazione.
  
In questi giorni di convulse vicende legate al mostro a 14 corsie della Rho-Monza, qualcuno ai vertici di enti e aziende pubbliche (Expo, Regione Lombardia, Serravalle, ecc) continua insistentemente ad associare questo scempio alla presunta “fame di lavoro” che questo demenziale progetto, a detta loro, in qualche modo contribuirebbe a placare. Col nostro sangue, mi verrebbe da dire.
Per rendere l’idea di come tutti coloro che parlano di “necessità” di lavoro, di “fame” di lavoro, in nome del quale sono disposti a dare l’OK alle cose più aberranti, non capiscono nulla, ti mando immagini e breve filmato che attestano come e quanto si continua a distruggere in Italia il lavoro: quello vero delle soluzioni tecnologiche che hanno creato società, ricchezza vera e stabilità per decenni e premiato l’impegno chi in gioventù si è spaccato la testa sui libri, invece che andare al bar.
 Ad inizio mese è iniziato lo sgombero, da parte della multinazionale per la quale lavoro, di un’area adibita a laboratorio fino a tutto il 2012. E’ una porzione di circa 600 metri quadrati. Ne hanno sgombrata circa la metà. Gli apparati, perfettamente funzionanti fino al momento dello sgombero, sono stazioni radio base del GSM e server vari. Vi sono piccoli Stati che sono equipaggiati con meno macchine di quelle presenti fino ad allora in quel laboratorio. La metà delle macchine sgombrate, come puoi vedere, sono state accatastate come rottami e monnezza nel cortile. Quel cumulo di lamiere che vedi, occhio e croce, erano macchine perfettamente funzionanti con un valore di mercato di circa 1 milione di euro. Le altre foto, poi attestano come le hanno “caricate”: col ragno trancialamiere!
Questo è il rispetto per il lavoro pregiato, frutto, al di là del nome della multinazionale impresso sopra, dell’italianissimo lavoro e delle idee di persone ubicate fra Cassina dè Pecchi e Cinisello (la ex silicon valley dell'alto milanese).
Nessuno ha difeso questo lavoro, il valore intellettuale di queste realizzazioni, il loro valore anche economico. 
Un paradosso sopra tutto: quegli impianti che qui vediamo trasformati in prodotti per discarica, negli Stati Uniti il colosso delle telecomunicazioni AT&T li ha blindati al territorio, perché non ha nessuna intenzione di cambiarli con altre stazioni di altri costruttori. 

martedì 18 giugno 2013

Cultura, creatività, lavoro, in Lombardia

Segnalo ai creativi e agli innovatori padernesi questo interessante appuntamento.

Cultura, Creatività, Lavoro: verso Europa 2020
Giornata dedicata alle imprese culturali e creative, organizzata da Regione Lombardia, in collaborazione con UnionCamere Lombardia e Politecnico di Milano nell'ambito del progetto europeo CCALps. Un ricco programma con interventi qualificati per discutere come le imprese culturali creative siano un motore per l'economia in Europa e in Lombardia.
Giovedì 20 giugno, ore 10 - Sala Marco Biagi, Palazzo Lombardia, piazza Città di Lombardia, Milano.
Programma completo: www.cultura.regione.lombardia.it
Registrazioni: EventBrite@Creative_Camps