mercoledì 25 gennaio 2012

Libertà di stampa: l'Italia arretra di undici posizioni

"Repressione", in questa parola si riassume il contenuto del rapporto 2012 sulla libertà di stampa nel mondo stilato da Reporter Senza Frontiere. Nel 2011 sono esplose le sanguionse rivolte contro i regimi dittatoriali del Nord Africa e del medio oriente. Sono pertanto aumentate le minacce, le aggresioni e le pesanti sanzioni per i giornalisti che hanno cercato di raccontare questi grandi cambiamenti.
L'Italia, afflitta da fenomeni mafiosi e criminali fortemente legati a esponenti della politica e l'economia, nella classifica redatta dall'associazione internazionale, precipita dal 50° al 61° posto, ben al di sotto di tutti i principali Stati europei. Una caduta che si giustifica con la fase del declino del berlusconismo, quando il conflitto d'interesse è deflagrato in tutto la sua potenza, le minacce recapitate dalle organizzazioni mafiose ad oltre 120 giornalisti, con la tagliola delle richieste di risarcimento danni usate a scopo a intimidatorio.  
Nel resto dell'Europa la situazione migliora. La Francia è al 38° (in risalita dalla posizione 44), la Spagna al 39°, mentre ai primissimi posti restano Finlandia, Norvegia e Paesi Bassi.

2 commenti:

dan scarfo ha detto...

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