"Repressione", in questa parola si riassume il contenuto del rapporto 2012 sulla libertà di stampa nel mondo stilato da Reporter Senza Frontiere. Nel 2011 sono esplose le sanguionse rivolte contro i regimi dittatoriali del Nord Africa e del medio oriente. Sono pertanto aumentate le minacce, le aggresioni e le pesanti sanzioni per i giornalisti che hanno cercato di raccontare questi grandi cambiamenti.
L'Italia, afflitta da fenomeni mafiosi e criminali fortemente legati a esponenti della politica e l'economia, nella classifica redatta dall'associazione internazionale, precipita dal 50° al 61° posto, ben al di sotto di tutti i principali Stati europei. Una caduta che si giustifica con la fase del declino del berlusconismo, quando il conflitto d'interesse è deflagrato in tutto la sua potenza, le minacce recapitate dalle organizzazioni mafiose ad oltre 120 giornalisti, con la tagliola delle richieste di risarcimento danni usate a scopo a intimidatorio.
Nel resto dell'Europa la situazione migliora. La Francia è al 38° (in risalita dalla posizione 44), la Spagna al 39°, mentre ai primissimi posti restano Finlandia, Norvegia e Paesi Bassi.
2 commenti:
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