mercoledì 23 ottobre 2013

Idee Comuni: informazione, ascolto, cultura, salute

Ricevo dal cittadino Stefano Mora questo contributo al dibattito di Idee Comuni. I primi due punti da lui sottolineati, informazione e ascolto, sono i pilastri sui quali si dovrà fondare il nuovo modello di partecipazione.

Caro Carlo,
ho partecipato alla prima assemblea di Idee Comuni, ma per impegni non rinviabili, non mi sarà possibile partecipare a quella di venerdì prossimo. Vorrei comunque par pervenire il pensiero e i desideri di un cittadino qualunque.
Non so quali siano gli spazi economici che rendano possibili grandi cambiamenti, come è stato sottolineato nella scorsa riunione da Gianfranco Massetti. Credo però che sia importante per la nuova amministrazione invertire la tendenza di questi anni,  promuovere con forza una vera informazione. Informazione sui problemi da affrontare e sulle proposte per risolverli, utilizzando tutti i mezzi oggi possibili. A partire dalla Calderina, ridotta ad un foglio di mera propaganda, fino ad arrivare alla rete. Ma anche con una presenza costante e capillare del futuro sindaco e degli assessori alle iniziative sul territorio.
E veniamo al secondo punto: la capacità di ascolto. La nuova amministrazione dovrà ascoltare la gente per capire quali sono le idee ed i problemi reali ed importanti. Non abbiamo bisogno di grandi opere, ma di fatti anche piccoli che però rispondano  a reali esigenze della gente. Anche le scelte meno popolari possono essere alla fine capite ed accettate quando  le motivazioni sono chiare e soprattutto non vengono calate dall'alto come inevitabili e indiscutibili. In quest'ottica credo che la nuova amministrazione dovrà essere pronta a prendere posizioni chiare e tempestive e a comunicarle in modo non equivoco alla cittadinanza. La gente comune ha bisogno di sentire che il "comune" non è un entità lontana, ma un alleato.
Un altro punto importante è la scuola e la cultura. Per anni si è proceduto ad uno smantellamento consapevole e sistematico del sistema scolastico e dell'ambito culturale nel nostro paese. Tuttavia, ho potuto verificare in questi anni un movimento trasversale di resistenza a questo processo. Nella scuola gli insegnanti si sono fatti carico delle mancanze che via via si creavano, dimostrando una disponibilità sorprendente. Contemporaneamente parecchi genitori si sono mobilitati con lo stesso obbiettivo. Il risultato è che nelle scuole Padernesi si è salvaguardato un livello culturale importante. Ma non basta. La nuova amministrazione dovrà a mio parere sostenere sia con risorse economiche, ma anche con fantasia e vicinanza tutte le iniziative culturali. Scuola e cultura, laboratorio di idee, sono il futuro della nostra città e della nostra nazione.
Da ultimo credo che uno dei compiti più difficili del sindaco sia quello di promuovere la salute dei cittadini sul territorio. Ci sono molti problemi aperti che non hanno ricevuto risposte adeguate. Anche in questo caso, credo che anche senza investimenti importanti si possa e si debbano utilizzare le risorse disponibili per dare risposte ai problemi aperti, e per sensibilizzare la popolazione su questioni di salute pubblica importanti.
Stefano Mora

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