lunedì 5 aprile 2010

25 Aprile: la giunta di destra censura "Bella Ciao"

La giunta di destra padernese censura "Bella ciao". C'era da aspettarselo. La prima cosa che hanno fatto quando si sono seduti sulle poltrone del Palazzo comunale è stata eliminare il rosso granato usato come colore “di servizio” della Calderina per sostituirlo con l’azzurro berlusconiano. C’è da stupirsi se in vista del 25 aprile abbiano deciso di eliminare dal repertorio musicale che accompagna la Festa della Liberazione la popolare canzone “Bella Ciao”, politicamente sgradita agli assessori ex fascisti che per la prima volta dalla Liberazione governano la città? E le polemiche, ovviamente, già corrono e si inseguono su Facebook e sui blog. Da quando sono al potere i nostri eroi hanno fatto ben poco di utile e buono, ma in compenso hanno sollevato grandi polveroni, creato inutili tensioni, inventato provocazioni simulando finte divisione ideologiche, tutto nel tentativo di segnalare l’esistenza di un’amministrazione più che altro sedicente. Pubblico la lettera aperta che un componente della Banda S. Cecilia di Palazzolo, che fa le veci della Banda Comunale, ha inviato al sindaco di Paderno Dugnano e la sua degna risposta. Giudicate voi.
Egregio Dott. Alparone, abito a Bollate, ma ho vissuto a Paderno fino all’età di 27 anni.Per tanti anni ho suonato nella banda musicale giovanile di Paderno (quando ancora era e si poteva chiamare “comunale”) e ora collaboro con la banda S. Cecilia di Palazzolo, da poco incaricata di svolgere la funzione di banda comunale.
Le scrivo questa lettera (solo a nome mio) perché una comunicazione appena ricevuta mi ha davvero messo di malumore. Al corpo musicale S. Cecilia di Palazzolo è stato chiesto, in occasione delle celebrazioni per il 25 aprile, di non eseguire il brano “Bella ciao” e la cosa mi rattrista profondamente.

Ho provato a darmi una spiegazione di questa scelta (compiuta non so se da Lei o da Suoi collaboratori), ma non riesco a trovarla. La canzone in questione è stato il simbolo di una lotta che, ormai 65 anni fa, ha coinvolto tutte (e dico tutte) le forze politiche democratiche del nostro Paese nella riconquista di una libertà ingiustamente tolta alla nostra Patria da un regime scellerato.
Vorrei ricordarle che non stiamo parlando di “Fischia il vento”, riconducibile a uno schieramento politico ben preciso e che riconosco possa in qualche modo non rappresentare lo spirito che tutte le forze democratiche ebbero in quell’occasione, ma di un canto (in origine era un motivo popolare delle mondine) riadattato per esprimere le emozioni di rivendicazione sociale e politica di quell’epoca. Non di una parte politica.
Il centro destra ha spesso accusato gli avversari politici di volersi appropriare di questo brano dandogli un significato politico, diciamo come inno di uno schieramento. Questa poteva essere l’occasione di dimostrare che “Bella ciao” è di tutti e che richiama quella libertà che invece molte persone difendono solo a parole. Dal mio punto di vista poteva essere l’occasione di dimostrare che può esserci un sindaco che sia il “sindaco di tutti”, che non cancella con un colpo di spugna la storia perché magari (e faccio solo delle ipotesi) può infastidire qualche alleato politico.
Se però qualcuno è infastidito da un inno alla libertà e alla fratellanza, simbolo delle lotte che ci hanno portato ad avere tutti i nostri diritti (tra cui quello di votare, grazie al quale Lei ora governa la Sua città) e a godere della nostra Costituzione, esempio in tutto il mondo di legislazione democratica e voluta da tutte le forze politiche dell’Italia del dopoguerra, forse è il caso di porsi qualche domanda riguardo alla voglia di libertà e democrazia che hanno certe persone. Da qualche anno suono nel Corpo musicale di Novate Milanese, comune governato fino all’anno scorso dal sindaco Silva di centro destra. Abbiamo sempre eseguito “Bella ciao”, accompagnato dal nostro caro inno nazionale e nessuno si è mai offeso.
Infine dovrà riconoscere che il brano in questione è ormai universalmente riconosciuto come l’inno della Resistenza (sarebbe come rinunciare alla canzone del Piave il quattro novembre). Concludo come il signor Viola era solito chiudere il suo discorso del 25 aprile quando ancora ero un giovanissimo componente della banda comunale di Paderno Dugnano (con il quale Lei sarà sicuramente d’accordo): “Viva il 25 aprile, viva la resistenza, viva l’Italia libera!” La ringrazio per l’attenzione e porgo distinti saluti
Matteo Brescianini


Il Sindaco mi ha risposto così:
Gentile Sig. Matteo. Mi occupo di tante cose ma almeno non di occuparmi della scelta dei brani durante le varie celebrazioni perché veramente sarebbe troppo. Colgo l`occasione per augurarle una serena Pasqua a lei e alla sua famiglia
Marco Alparone

21 commenti:

Anonimo ha detto...

il 25 aprile, festa di liberazione,festa di tutti, quella canzone ormai era simbolo di una sola parte politica,una parte di cui finalmente ci siamo LIBERATI!!!

carlo arcari ha detto...

Liberati finalmente di chi? Vedi caro anonimo, la democrazia include non esclude, è questa la sua forza, la sua superiorità sulla dittatura. Negli ultimi 60 anni Paderno Dugnano, è stata governata da forze politiche diverse: democristiani, socialisti, comunisti, ma nessuno aveva mai pensato finora che Bella Ciao fosse il simbolo di una sola parte, perché tutti l'avevano cantata. Certo chi non ne ha mai condiviso lo spirito, quello del popolo che si ribella e si libera dalla dittatura fascista e nazista, ha sempre considerato Bella Ciao un canto di parte. Tu devi essere tra questi e se è così mi fai pena. Ma non dispero, la democrazia come la goccia d'acqua buca anche la pietra e prima o poi entrerà anche nella tua testa dura.

Unknown ha detto...

certo che arcari non sa più dove appigliarsi per attaccare l'amministrazione a lei avversa..

Giuseppe ha detto...

Cacchio, visti i tempi, bisogna cambiare nome anche ai Nerazzurri di Milano: questa volta proporrei Littorio D'Annunzio al posto dell'obsoleto Internazionale.

Peppino Prisco.

carlo arcari ha detto...

Caro Valerio, non sono io che sono polemico, sono loro che sono cretini e anche un po' fascisti...

Anonimo ha detto...

non credo che queste persone siano fasciste, credo solo che bisogna ricordare nel 25 aprile valori condivisi, di libertà e di imparzialità, quel giorno è di tutti e quella canzone è stata retta a simbolo e icona di una SOLA parte politica, tutto qua, i fascisti NON ESISTONO PIU, i comunisti forse, e per fortuna la libertà c'è altrimenti se cosi non fosse tutti i signori della sinistra sarebbero stati messi al muro, invece possono parlare, un esempio lampate...questo blog, se ci fosse stato l'adolf e la gestapo,il blog sarebbe chiuso e arcari se gli va bene in ul kz o peggio... fortunatamente la democrazia c'è, anche se esistono provocatori che creano falsi problemi come questo della "bella ciao" per fortuna questi signori sono minoranza in ogni istituzione dal parlamento nazionale ai consigli di quartiere, beh ci sarà un motivo?? la gente vuole fatti non semplici parole e polemiche e il centrodesta è la risposta!

Anonimo ha detto...

A Palazzolo esiste un'associazione di ex combattenti e reduci, sarebbe interessante sapere cosa ne pensano loro sulla nuova iniziativa dell'amministrazione comunale.
AndBar

Anonimo ha detto...

Non ho parole, CHE SCHIFO!

Io credo che l'unica cosa da fare sia scrivere al nostro Presidente della Repubblica: Giorgio Napolitano, per portarlo a conoscenza di questa IMMONDA IGNORANZA che regna sovrana al Comune di Paderno Dugano.
Allora per par condicio e rispetto di tutti i nostri "eroi" che sono caduti al fronte per liberarci dalla guerra: facciamo suonare anche: "Faccetta nera, bell'abissina" così siamo tutti contenti.
Altrimenti se non fosse così sarebbe più dignitoso un corteo silenzioso, senza musiche e senza discorsi.

Portate rispetto ai nostri nonni.


NB: pensate che li paghiamo anche per uscire con queste stronzate.

Mario

Anonimo ha detto...

a me "bella ciao" piace; l'ho sempre cantata e non l'ho mai considerata un canto di parte, anche perchè, a differenza di quanto certa intellighenzia a sempre cercato d far passare come dogma di fede, a me hanno sempre insegnato che alla liberazione hanno contribuito , direi in modo più che determinante, gli alleati e che fra i partigiani, oltre ai "compagni" militavano socialisti, democristiani, liberali, ecc.. spero pertanto che il sindaco ci ripensi e includa questo canto nel repertorio del 25 aprile. attenzione però: nella risposta del sig. arcari al forumista anonimo è incluso un richiamo all' "inclusione" talmente retorico, da risultare un po' ridicolo, soprattutto in bocca ad un simpatizzante di una parte politica che ha sempre considerato il 25 Aprile come "roba propria" e non ha mai riservato ai concetti di "ITALIA,PATRIA,ecc." una grande attenzione!

un cordiale saluto
andrea

Anonimo ha detto...

Sembra proprio che le recenti elezioni regionali abbiano cominciato a dare i primi frutti: aumento della spocchia e sfacciata censura di qualsiasi cosa possa essere anche lontanamente sospettabile di colore diverso rispetto a quello del partito, fossero pure i mutandoni della nonna.
Assolutamente ridicoli, portano avanti sempre le stesse vecchie ideologie, non si sono nemmeno dati la briga di camuffare il vecchio modello fascista. Non durerà a lungo ma lasciamoli sognare ancora un pò. Il bubbone della crisi occupazionale e industriale sta per scoppiare e quando lo farà perderanno gran parte della loro tracotanza e le chiacchiere a vuoto dello scarsocrinito Berlusconi non incanteranno più nessuno. In tempo di crisi, la gente sfiduciata e arrabbiata ha disertato le urne, ma quando la situazione tracimerà e la rabbia monterà di nuovo, allora le cose cambieranno.

Aldo

carlo arcari ha detto...

Caro Andrea, il mio richiamo all'inclusione come forza della democrazia non è retorico e sono i fatti a dimostrarlo. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, 40 anni fa un giovane neofascista; oggi grazie alla lunga pratica democratica, che ha potuto svolgere liberamente, ha assunto la terza carica della nostra Repubblica ed è d'accordo con me nel giudicare la Resistenza un valore condiviso. Sono sicuro che non si sognerebbe mai di chiedere di non suonare Bella ciao perché "di parte". Come vedi la retorica non c'entra, si tratta di credere o meno nel valore della democrazia che non è dato una volta per tutte, ma va conquistato e difeso tutti i giorni da chi invece lo nega.

Anonimo ha detto...

Consiglio all'amministrazione, già che ci sono, si dotare la banda Cittadina di una nuova e bella divisa...

Da balilla però!!!

Flavio Mariani

Anonimo ha detto...

Caro anonimo non essere troppo felice di esserti liberato...potresti pentirtene!!!Meglio essere liberi di esprimere i propri pensieri oppure il mutismo e la rassegnazione?
La gente che ha lottato per la libertà di questo Paese deve essere ricordata anche attravero quel canto. Probabilmente tu, eri fra quelli che non volevano la libertà....

Anonimo ha detto...

...e pensare che Bella Ciao l'ho imparata dalle suore in colonia (noto gruppo di brigatisti della bergamasca), se poi penso che si parla del 1988 quando i comunisti mangiavano ancora i bambini... Dopo questa vicenda consiglierei alla banda musicale di Palazzolo di suonare "Povera Patria" di Battiato.
Marco L.

Anonimo ha detto...

...io suonerei "qualquno era comunista" di gaber!!

Anonimo ha detto...

visto come il 'cavaliere' considera le donne, potremmo proporre, dal repertorio di Jo Squillo:
"Donne...donne...oltre le gambe c'è di più ..."

Musiteo ha detto...

Mi sembra ora di rispondere:
Sono Matteo, l'autore della lettera (firmata, non anonima).
Come forse avrete notato dalla pacatezza e dalla correttezza delle mie parole, questo non voleva essere affatto una provocazione, ma un modo di esprimere un'idea.
Mio nonno non ha fatto la lotta partigiana perchè è troppo giovane, ma mi ha sempre detto che di quella lotta facevano parte tutte le forze politiche (e non politiche) democratiche, non solo i comunisti.
Lungi dall'essere un anarco comunista, sono stato chierichetto e sono stato 10 anni negli scout, attività nelle quali ho imparato che il rispetto delle idee e della libertà proprie e degli altri è uno dei mprimi valori.
Comunque sono contento di aver sollevato questo polverone.
Spero che non venga nascosto sotto qualche tappeto come spesso avviene negli ultimi tempi con i problemi del nostro paese.

Anonimo ha detto...

Questi signori la storia l'hanno studiata sul libro nero del comunismo edito dalla Mondadori e sono ossessionati dalle foibe o dalla crudeltà dei partigiani da quando Mediaset ha iniziato il revisionismo storico: adda passà a nuttata !!

Baraviera Aris

Anonimo ha detto...

"chi non sa ricordare il passato è condannato a ripeterlo".

[pensiero di G. Santayana]


Ciao.

Anonimo ha detto...

Sono sempre più esterefatto dall'ottusità che sta permeando le menti dei miei concittadini, i nostri ottusi Amministratori, ne combinano una sempre più grossa dell'altra e, tutti,(Tanti) li giustificano.

Non perdono occasione, per creare tensioni, hanno sospeso,da quando sono al governo, tutte le opere pubbliche in via di ultimazione e i Padernesi cosa fanno, li premiano di nuovo alle elezioni che, anche se regionali, potevano far emergere il giusto malumore che ci devrebbe essere!!!
Sono sconcertato e sfiduciato!!!

Flavio Mariani

Minu' ha detto...

... scusate, si può essere d’accordo o meno sul fatto che 'Bella Ciao' sia stata esclusa...
Leggendo qs articolo però … quello che più mi indigna non è tanto l'esclusione…
ma la risposta del nostro Primo Cittadino... e non ho visto commenti su questo.

Dietro ad una scelta c'è sempre una responsabilità …
Io mi chiedo, se sono delegati a decidere non dovrebbero sentirsi anche in dovere di spiegarci le ragioni delle decisioni prese… è un diritto che abbiamo oppure no..
… che modo è ?!?!?


Barbara Minuzzo