Ricevo da Medicina Democratica e dall'Associazione Esposti Amianto questo comunicato
Ieri pomeriggio presso la ditta Eureco holding di via Mazzini a Paderno Dugnano si sono verificate una serie di esplosioni con incendio, con il risultato di sette lavoratori ustionati di cui cinque gravissimi, in pericolo di vita. Una ditta che tratta smaltimento di rifiuti industriali: non pericolosi e pericolosi. sembra siano bruciate vernici e plastica, ma non si sa cos’altro.
Si tratta di materiali che se bruciati non possono non aver dato luogo a prodotti e sostanze tossiche e nocive, inoltre non si sa ancora quali altre sostanze possano essere state presenti al momento dell’esplosione. non sono quindi credibili alcune affermazioni rassicuranti da parte degli organi di controllo. Come al solito si dirà che è stata una tragica fatalità, o un errore umano degli operai che parafrasando il vergognoso spot sulla sicurezza mandato in onda dal governo) “non si sono voluti bene abbastanza da tornare a casa sani e salvi dalle loro famiglie”. Ma come A.i.e.a. di paderno dugnano non possiamo non sottolineare alcuni fatti:
- nell’azienda, ci sono stati diversi incidenti, per fortuna non così gravi, l’ultimo incendio nel luglio scorso;
- il lavoro manuale viene principalmente svolto da una cooperativa esterna che lavora nell’azienda, che non sappiamo quanto sia coinvolta nella problematica sicurezza.
- nessun sindacato è presente in questa azienda non essendoci alcun iscritto.
- l’autorizzazione della regione lombardia allo svolgimento dell’attività avrà tenuto in debito conto il fatto che l’azienda sia posizionata al confine tra parco del grugnotorto, canale villoresi ed un’arteria di grande scorrimento come la Milano-Meda?
- l’attuale proprietario Giovanni Merlino, che controlla altre aziende del settore smaltimento è stato nel passato, coinvolto in procedimenti penali per smaltimento di rifiuti avvenuto non a norma
- infine la nostra preoccupazione come A.i.e.a. sale quando apprendiamo che l’azienda è anche autorizzata alla rimozione e allo smaltimento di amianto.
Da ultimo è utile ricordare che la regione lombardia non ha ancora rifiutato la proposta di un inceneritore di rifiuti industriali, la cui realizzazione è prevista a paderno dugnano di fianco ad un’azienda ritenuta a rischio rilevante di incidente. Alla magistratura spetterà il compito di individuarle responsabilità su quanto è accaduto intervenendo con le dovute indagini, ma le associazioni, i movimenti, i cittadini, non devono distogliere lo sguardo da quanto è avvenuto.
Medicina democratica e l’Associazione italiana esposti amianto, nell’esprimere la loro solidarieta’ alle vittime, si mettono a disposizione per dare il loro contributo tecnico e scientifico. Nessuna produzione che produce malattia e morte deve più essere accettata.
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