martedì 6 aprile 2010

La democrazia è costosa? La destra taglia il difensore civico

La politica costa troppo? Eliminiamo il difensore civico così i cittadini la smettono di lamentarsi, deve aver pensato il governo di destra che ha immediatamente provveduto. Nei giorni scorsi è comparso sul sito comunale un avviso che informava della scomparsa anche nel nostro comune di questa importante figura di tutela e garanzia alla quale nel 2009 si erano rivolti 89 padernesi, 46 dei quali avevano potuto istruire, grazie a questo istituto nato a Paderno nel 1990, una regolare istruttoria a difesa dei propri diritti.
Questo il testo dell’avviso comunale: “Per effetto dell’entrata in vigore della Legge n. 42/2010, a decorrere dal 28.3.2010, nel Comune di Paderno Dugnano la figura del Difensore Civico risulta, pertanto, abolita per legge. Secondo la nuova normativa, le funzioni del Difensore Civico comunale possono essere attribuite, con una convenzione, al difensore civico della provincia nel cui territorio rientra il relativo comune. In tale senso, il Difensore Civico provinciale assume la denominazione di ‘difensore civico territoriale’ ed è competente a gestire l’imparzialità ed il buon andamento della pubblica amministrazione , segnalando anche di propria iniziativa, gli abusi, le disfunzioni, le carenze ed i ritardi dell’ amministrazione nei confronti dei cittadini. L’Amministrazione Comunale sta valutando la situazione alla luce delle nuove disposizioni di legge, attraverso anche una modifica del proprio Statuto”.

Insomma dopo 20 anni di attività che i cittadini hanno avuto il modo di apprezzare il Difensore Civico scompare tagliato dall’ultima Finanziaria berlusconiana e d’ora in avanti i padernesi dovranno arrangiarsi da soli a portare avanti i loro contenziosi con la pubblica amministrazione. Un altro baluardo di democrazia e progresso che in Europa fa parte stabilmente delle istituzioni locali viene cancellato in Italia, a riprova che questo Paese non riesce proprio ad essere “normale”, cioè civile e democratico. Non gli viene naturale. E anche questo spiega molte cose.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

anche in questo caso demagogia spicciola, il difensore civico diventa quello provinciale dopo aver recepito una legge nazionale e poi ciò avviene anche per il fatto che troppo pochi cittadini ne usufruiscono, si taglia laddove è possibile e questo ne è un caso e punto.

carlo arcari ha detto...

Anche in questo caso la demagogia l'ha fatta la destra che sui costi della politica ha imbastito le sue campagne elettorali, salvo poi tagliare solo i servizi ai cittadini. Perché non taglia invece gli stipendi di parlamentari e consiglieri regionali che sono uno scandalo?

Anonimo ha detto...

...ma se nessuno vuol tagliare gli stipendi di parlamentari etc. a me risulta che in passato una sola forza politica ha provato a tagliare gli stipendi (non faccio il nome per non far propaganda) ma certamente quel partito non era il pd!!!! quindi nel locale si pensa e si agisce bene ma a salire...NO

Anonimo ha detto...

in effetti, anch'io avevo accolto la notizia con una certa preoccupazione; ma poi ho letto che le funzioni del difensore civico saranno semplicemente trasferite ad una figura analoga ma di livello superiore. a questo punto la novità va salutata positivamente, anche in considerazione del basso numero di cittadini che in questi anni hanno usufruito di questo servizio; forse va un po' a discapito della comodità, ma era un lusso che davvero non potevamo più permetterci.

saluti
sastra

carlo arcari ha detto...

Secondo voi trasferire a livello provinciale il difensore civico è una razionalizzazione? Quello di Paderno ha ricevuto 89 richieste nel 2009; a voi sembrano poche? Provate a moltiplicare questo dato per 139 e poi ditemi. Ma il problema è un altro: era questo il taglio di costi che si doveva assolutamente fare per primo? Eliminare l'unico istituto che consentiva a un cittadino di difendersi da pari a pari dagli abusi del suo Comune?

Anonimo ha detto...

ad essere sincero io ho letto il bilancio approvato quest'inverno e questo NON E' l'unico taglio che è stato compiuto; purtroppo i tempi sono quelli che sono, lo sappiamo tutti; non è il momento di scialare; l'alternativa sarebbe quella di mettere le mani nelle tasche già esangui dei cittadini e davvero non mi sembra il caso. non diamo addosso ad una decisione solo perchè è stata presa dalla giunta di centrodestra. il centrosinistra sarebbe stato costretto a fare altrettanto. il servizio è rimasto; è solo un po' più scomodo accedervi.. al momento mi sembra bene accontentarsi.

saluti
sastra

carlo arcari ha detto...

Sastra, forse hai fatto confusione, il taglio del difensore non è stato deciso dalla giunta padernese, ma dal governo.

Anonimo ha detto...

Personalmente non avrei agito così: prima di tutto non c'è nessun atto che sostituisca il difensore civico "tagliato", tant'è che a domanda (mia) precisa la risposta è stata: c'è una vacanza, tra ora e quando (forse) si farà la convenzione con la provincia (per cui occorranno comunque dei fondi, o paga tutto il podestà?). Quindi ancora una volta si taglia in fretta e poi forse si "medica": roba da alta chirurgia, non c'è che dire. Comunque, che fretta c'era? Il bilancio? Ma se la situazione è così fosca e il centrodestra così bravo a risparmiare (dove gli fa comodo), perchè sulla stampa locale impazza per l'ennesima volta il balletto sul settimo assessore? Sarebbe quella la priorità? Vedremo come andrà a finire - sui tagli ai costi della politica più in generale, purtroppo nessuno è esente da responsabilità. Comunque, aspetto ancora che si cominci dopo un ventennio di battaglie demagogiche, magari puntando ad un riassetto dello stato che sia più funzionale ai cittadini...ridurre drasticamente le poltrone è più efficace che tagliare gli stipendi (comunque togliere a tutti i privilegi che offendono più di un lauto stipendio guadagnato onestamente).
Grazie e ciao
marco coloretti

Anonimo ha detto...

naturalmente, chiedo scusa... è stato un lapsus: stavo pensando al "difensore civico" ed il pensiero mi è scivolato sul bilancio comunale.

saluti
sastra