mercoledì 17 aprile 2013

Governo: cosa vogliono gli elettori milanesi del centro sinistra

Il 46% di 5.289 elettori che hanno partecipato alle primarie del centro sinistra, conferma la fiducia a Bersani come capo del governo, il 43% chiede un governo sostenuto da PD, SEL, M5S. Il governissimo o un governo PD, PDL e Lega raccoglie il 18%.
Questi in sintesi i risultati del sondaggio web lanciato dal Partito Democratico di Milano con una mail inviata agli iscritti e agli elettori delle primarie. Gli intervistati (3.447 maschi e 1.842 femmine) hanno risposto al questionario che prevedeva tre domande su governo, commissioni parlamentari e finanziamento ai partiti. La consultazione ha interessato una maggioranza di non iscritti (65%), rispetto al 35% di iscritti al partito. Il 32% degli intervistati si dichiara a favore di un governo PD a guida Bersani che porti in parlamento gli otto punti di programma su cui cercare il sostegno delle altre forze politiche. Per il 14% l'esecutivo deve essere sempre a guida Bersani, ma con una maggioranza formata da Sel e M5S. Il 29% sostiene un governo Pd, Sel e M5S, ma con un premier diverso da Bersani, mentre il 16% auspica un governo del Presidente o istituzionale con un'alleanza trasversale di tutte le forze politiche. Solo il 2% vorrebbe un esecutivo con Pdl e Lega. Bassa anche la percentuale di chi auspica un voto immediato (7%).
Interessanti i risultati sul tema delle commissioni parlamentari. Per il 47% degli intervistati le commissioni andrebbero istituite al più presto mentre per il 33% sarebbe sufficiente che i parlamentari Pd si riunissero in gruppi di lavoro tematici per preparare iniziative legislative. Il 20% ritiene invece che vada rispettata la prassi costituzionale, aspettando la formazione del governo per costituire le commissioni.
Secondo la maggioranza relativa dei partecipanti (38%) bisognerebbe costruire un sistema di finanziamento pubblico/privato, dove la parte pubblica sia vincolata al rispetto di alcune condizioni, quali la parità di genere nelle liste elettorali e la selezione democratica dei quadri dirigenti. Per il 24% degli intervistati, invece, il finanziamento pubblico ai partiti andrebbe abolito del tutto. Il 27% ritiene che vada costruito un sistema di finanziamento privato che, al di sotto di una certa soglia dia diritto a un finanziamento minimo.

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