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lunedì 23 giugno 2014

Rho-Monza: il CCIRM diffida enti e imprese

Questo è il testo della diffida che il CCIRM, Comitato Cittadini Interramento Rho-Monza, rivolge alle imprese e agli enti che in questi giorni stanno effettuando opere di cantierizzazione e bonifica ordigni bellici, sul territorio di Paderno Dugnano.

OGGETTO: Intervento di riqualifica con caratteristiche autostradali della SP 46 Rho – Monza, dal termine della Tangenziale Nord di Milano al ponte sulla linea ferroviaria Milano – Varese, corrispondenti alle tratte 1 e 2 del “Progetto preliminare della viabilità di adduzione al sistema autostradale esistente A8/A52 – Rho - Monza”.
Vista la cantierizzazione operata in svariate aree interessate al progetto di riqualifica Rho – Monza dalla società Grandi Lavori Fincosit, motivata come “bonifica ordigni bellici e sfalcio essenze arboree”; Visti gli effetti dannosi ed irreversibili che questa cantierizzazione ha, ad oggi, già provocato, portando l’intervento ad un livello che si discosta dalle finalità dichiarate e che riteniamo sia invece già volto alla realizzazione progettuale di fatto, però, non ancora autorizzata e accompagnata dai necessari nulla osta; Considerato che, ad oggi, non risultano rilasciate, in seno alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale:  Il Provvedimento di Verifica di Ottemperanza;
CCIRM - Comitato Cittadini Interramento RHO-MONZA - http://interramento.padernesi.com
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 lo scioglimento della riserva formulata nel Decreto Via nr. 2 del 07/01/2014 in merito alle risultanze del tavolo tecnico di studio di ipotesi migliorativa nella tratta di Paderno Dugnano proprio nella tratta ad oggi cantierizzata; Sentiti i funzionari della Direzione Generale per le Valutazioni di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente che confermano la NON conclusione delle procedure; Considerati altresì i numerosi ricorsi pendenti presso gli organi della giustizia Amministrativa per i quali a breve si attende il pronunciamento; Considerato l’incidente accaduto in data 16/06/2014 nell’area di cantiere di via Generale dalla Chiesa ovvero la rottura in area di cantiere di una conduttura del Gas metano che ha provocato la dispersione del gas nonché la chiusura, per motivi di sicurezza, della strada Milano Meda per circa 3 ore; Preso atto dell’esistenza di una denuncia presentata dagli organi competenti con il fine di accertare eventuali responsabilità connesse al citato incidente; Considerata la calendarizzazione per il 26 giugno p.v. di un tavolo aperto a tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nell’opera, tra i quali EXPO in persona del Commissario Unico Sala, con all’ordine del giorno la verifica dello stato di avanzamento lavori e rispetto del crono programma connesso all’opera; Preso atto del già realizzatosi mancato rispetto del predetto crono programma, in grave ritardo rispetto alle previsioni iniziali presentate; Ritenuto che gli interventi operati sul territorio non siano in alcun modo compatibili con le finalità dichiarate ovvero siano comunque da considerarsi irreversibili e rientranti nella sfera delle attività progettuali non ancora approvate in via definitiva in quanto carenti sotto il profilo giuridico dei provvedimenti citati; Ritenuto altresì di non poter sopportare oltre questo mancato rispetto delle norme e delle Leggi vigenti nonché questo scempio non legittimato operato sul territorio, per il quale ci riserviamo di adire le vie giudiziarie a tutela dei nostri interessi; DIFFIDIAMO le ditte operanti sul territorio di Paderno Dugnano, delegate nell’ambito della procedura di riqualifica della Rho Monza, gli Enti e le Istituzioni tutte, chiunque altro si senta legittimato in forza di deleghe e sub appalti, dall’effettuare ulteriori interventi irreversibili sul territorio quali a titolo esemplificativo ma non esaustivo:  il taglio degli alberi ad alto e basso fusto;  scavi propedeutici all’insediamento della nuova infrastruttura;  recinzione di nuove aree.
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Questi atti non saranno più tollerati e comporteranno un’immediata reazione dei cittadini a difesa dei diritti Costituzionali Garantiti. Non sarà sacrificato un centimetro in più di territorio se non in forza di provvedimenti legittimati e legittimanti l’intervento

lunedì 29 aprile 2013

Il "contatore" confindustriale della crisi non aiuta a capire il futuro

Il mio commento sull'informazione scorretta de Il Sole 24 Ore, ha provocato un paio di reazioni contrarie. La prima dell'amico Pierino Favrin, mi accusa di "dare i numeri". Se - egli osserva - il quotidiano di Confindustria non fa giornalismo sbattendo in prima pagina il numero dei fallimenti quotidiani senza dire quanti erano lo scorso anno nello stesso periodo e soprattutto senza dire quante nuove imprese avevano aperto, anch'io sarei parziale perché non dico che tipo di imprese sono quelle chiuse e aperte, non so quanti dipendenti avevano licenziato e assunto, ecc.
La richiesta di Favrin è retorica dal momento che non essendo io il Cerved o l'Istat, non posso certo fare questo tipo di indagine. Mi sono limitato a segnalare l'evidente parzialità di un giornale che vorrebbe essere autorevole, ma non lo è dal momento che pur avendo la possibilità di dare ai lettori un'informazione completa sul fenomeno (grazie alla collaborazione con la banca dati della Camera di Commercio) sceglie invece di fornire un solo dato per sostenere la campagna politica del suo editore.
La seconda critica mi viene da Paderno City Radio, la web emittente messa in rete da qualche settimana. Nella sua rubrica "Blog in radio" ha recensito anche Padernoforum e parlando del commento relativo a Il Sole-24 Ore ha obiettato che la mia critica non era giornalisticamente fondata. Secondo i due conduttori del programma, infatti, la notizia dei fallimenti era più "importante e significativa" di quella delle nuove aperture di aziende che evidentemente essi ritenevano una notizia scontata. Insomma che nuove aziende nascano è un dato banale mentre se falliscono seguendo la naturale dinamica di mercato (come avviene normalmente) è "emergenza".
Questa posizione che privilegia la cattiva notizia sulla buona notizia mi appare molto superficiale perché non aiuta a capire i fenomeni e darne una chiave di lettura credibile. Per carattere e anche come giornalista sono portato a ritenere il futuro una "notizia" più importante e interessante del passato. Pertanto conoscere il tasso di natalità delle imprese italiane in tempi difficili come questi, caratterizzati da una crisi di sistema che è insieme nazionale e mondiale, mi sembra fondamentale per capire come sta cambiando l'Azienda Italia e se, nonostante questo cambiamento epocale, nascono ancora più imprese di quelle che muoiono, mi piacerebbe sapere che tipo di imprese sono.
Questo tipo di informazioni mi attenderei di ricevere da un grande giornale come Il Sole-24 Ore, non quel misero contatore dei fallimenti che serve solo alla sua proprietà per rivendicare risorse con le quali sostenere, non un modello innovativo di impresa e di business, ma il vecchio modello già messo in crisi e superato dagli eventi, l'unico di cui Confindustria dispone perché è anch'essa un'istituzione arretrata e superata. 

lunedì 24 settembre 2012

Immagina il futuro, nuove imprese in vista di Expo


Segnalo ai giovani innovatori padernesi questo importante appuntamento in programma domani a Milano.
CROWDSOURCING SOCIAL INNOVATION
Nuove imprese al servizio dei bisogni di Milano in vista di Expo 2015
Martedì 25 settembre 2012 ore 17.00 Spazio Avanzi I Via Ampère, 61/A I Milano, Make e Cube3, in collaborazione con IF Immagina il Futuro, presenta l’iniziativa Crowdsourcing Social Innovation, un percorso che mira a stimolare ed accompagnare la nascita di prodotti-servizi innovativi in vista di Expo2015 e candidabili per il bando MIUR Smart Cities & Social Innovation.
I servizi sui quali si focalizza il percorso di riflessione e incubazione sono quelli in grado di rispondere ai bisogni sociali ed ambientali che emergono in relazione a grandi eventi (mobilità, ospitalità, pressione risorse naturali, fruizione beni culturali, etc.).
La dimensione su cui si concentra il progetto riguarda:
il coinvolgimento di comunità di cittadini/utenti nell’ideazione, sviluppo ed erogazione di servizi collaborativi, attraverso dinamiche di crowdsourcing e tecnologie digitali; la tipologia di soggetti che promuovono e organizzano l’erogazione dei servizi, in particolare social business (community interest companies, low profit organisations…); la forte attenzione all’inclusione sociale e alla tutela ambientale, in tutte le fasi: pre, durante e post evento.
Il percorso si articola in un ciclo di 5 incontri, tra settembre e novembre 2012, così composto: seminario introduttivo su innovazione sociale, servizi collaborativi, crowdsourcing e grandi eventi; 3 workshop tematici su mobilità, ospitalità e risorse naturali in cui si presenteranno startup e business model che possono fornire spunti progettuali per idee di business da sviluppare in vista di Expo2015;innovation camp conclusivo in cui alle migliori idee progettuali emerse nel corso dei 3 workshop verrà fornito un primo affiancamento manageriale (relativo a definizione business model, aspetti tecnologici, processi di interazione produttore/i-utenti, analisi del quadro competitivo, analisi della struttura dei costi e ricavi, stima investimenti necessari per prototipazione e startup).
Per maggiori informazioni: boccia@makeacube.com
IF 2012 Immagina il Futuro” è un’iniziativa promossa da Provincia di Milano e Camera di Commercio di Milano, con lo scopo di diffondere la cultura dell’innovazione e della creatività realizzando una serie di eventi e manifestazioni distribuiti lungo il corso dell’anno 2012.”
Tutte le anticipazioni e gli eventi dell’edizione 2012 sono disponibili sul sito: www.immaginailfuturo.org

mercoledì 6 giugno 2012

Lotta di classe con il terremoto

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La terra continua a tremare in Emilia, c'è stata nuova forte scossa all'alba di oggi a Ravenna e Cervia (magnitudo 4,5), ma le aziende continuano a premere sui dipendenti perché riprendano a lavorare per di più assumendosi personalmente il rischio di tornare al lavoro.
"Ciascun dipendente che ritiene opportuno continuare a svolgere la propria attività, libera la proprietà da qualsiasi responsabilità penale e civile". È il testo di una lettera che i dipendenti di Forme Physique srl, azienda del settore moda-abbigliamento di Carpi, si sono visti recapitare il 4 giugno, a pochi giorni dal terremoto che ha provocato danni a centinaia di imprese della Bassa modenese. Lo denuncia la Cgil Emilia-Romagna che sta ricevendo segnalazioni su alcune aziende che cercano di aggirare l'ordinanza del dipartimento della protezione civile (i datori di lavoro hanno l'obbligo di verificare la sicurezza delle strutture), facendo firmare ai lavoratori le liberatorie individuali che la foto riproduce.
"E' un'indecenza" commenta il sindacato che ha ricordato i diciotto i morti sul lavoro per questo terremoto che ha drammaticamente dimostrato l'inaffidabilità dell'edilizia industriale che dovrà venire affrontata al più presto con nuove norme più adeguate. Basta pagare con la vita la flessibilità e la deregulation voluta dalle imprese.