Di questi tempi esco poco di casa. Stamattina ho voluto fare una passeggiata anche per respirare un po' di primavera, godere dei fiori e del sole. I miei quattro passi mi hanno portato in piazza della Divina Commedia dove ho fatto una scoperta.
Spinta evidentemente a giocarsi il tutto per tutto a tre settimane dalle elezioni, la giunta di destra ha deciso di spararsi le ultime cartucce facendo finalmente qualcosa di concreto. Dopo cinque anni di lamentele, critiche e domande senza risposta da parte dei cittadini, l'amministrazione di fannulloni che ha lasciato degradare in modo vergognoso la piazzetta contornata da portici sulla quale si affacciano la Biblioteca e il Centro Culturale Tilane, ha improvvisamente deciso di attaccare sotto i portici e all'esterno di questi un certo numero di lampade trasformando un antro buio e tenebroso in uno spazio urbano vivibile anche di sera e di notte.
La giunta ha completato questo intervento minimale di manutenzione decidendo finalmente di coprire, anzi di far sparire quell'immondezzaio galleggiante al quale era stata ridotta la infelice "fontana-fosso" che contribuiva al degrado della piazza, realizzando al suo posto una lunga panchina in muratura gemella di quella già esistente lungo il portico occidentale (a sin. la foto dei lavori in corso a fine aprile).
L'intervento elettorale non si è spinto fino ad aprire finalmente il parcheggio sotterraneo che da anni attende vuoto e inutile sotto la piazza, ma in fondo mancano ancora 20 giorni. Dai Sindaco, che qualche voto potresti ancora prenderlo.
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domenica 4 maggio 2014
Lampadine (e fontane) elettorali
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sabato 16 novembre 2013
Il buio oltre il monumento
Ricevo da Cristina Arcari (nome che mi suona familiare) questo appello rivolto all'assessore ai Lavori Pubblici che pubblico volentieri.
In questi giorni ho osservato con stupore la quantità di lavori pubblici effettuati dall'amministrazione: dal nuovo manto stradale davanti alla sede del comune allo schermo luminoso di piazza della Resistenza (sulla cui funzione nutro ancora molti dubbi), ho visto però che nel campo dell'illuminazione stradale e delle piste ciclabili migliorie non sono avvenute, non parlando della condizione della pista ciclabile di via IV Novembre (servirebbe un discorso a parte). Proprio stasera, verso le 18, sono tornata a casa dalla stazione di Paderno e, dirigendomi verso il monumento ai caduti di Via IV novembre dove sono solita parcheggiare la bici, non vedevo niente e ho avuto paura. Ho quindi convinto la mia amica ad accompagnarmi e solo grazie alla torcia del telefono sono riuscita a recuperare la mia bicicletta.
La domanda sorge spontanea: perché lo spiazzo dei caduti, dove sono presenti ben due lunghe rastrelliere per biciclette, è totalmente al buio? La risposta è questa, lo spiazzo ha sì due lampioni (abbinati per di più al contesto del monumento) ma perennemente spenti. Perché allora non estendere anche al mondo dei ciclisti padernesi le migliorie che l'amministrazione sta compiendo in questi mesi che ci separano dalle elezioni comunali? Riaccendere quei due lampioni sarebbe già un gesto semplice e utile, in quanto entrare in un luogo completamente buio è un rischio per chi parcheggia lì la bici, per i possibili furti e per le aggressioni che, anche solo da chi passeggia nel marciapiede proprio davanti, non verrebbero notate.
Quindi il mio appello va all'assessore ai Lavori Pubblici: accendete i lampioni del monumento ai caduti, i cittadini apprezzeranno.
In questi giorni ho osservato con stupore la quantità di lavori pubblici effettuati dall'amministrazione: dal nuovo manto stradale davanti alla sede del comune allo schermo luminoso di piazza della Resistenza (sulla cui funzione nutro ancora molti dubbi), ho visto però che nel campo dell'illuminazione stradale e delle piste ciclabili migliorie non sono avvenute, non parlando della condizione della pista ciclabile di via IV Novembre (servirebbe un discorso a parte). Proprio stasera, verso le 18, sono tornata a casa dalla stazione di Paderno e, dirigendomi verso il monumento ai caduti di Via IV novembre dove sono solita parcheggiare la bici, non vedevo niente e ho avuto paura. Ho quindi convinto la mia amica ad accompagnarmi e solo grazie alla torcia del telefono sono riuscita a recuperare la mia bicicletta.
La domanda sorge spontanea: perché lo spiazzo dei caduti, dove sono presenti ben due lunghe rastrelliere per biciclette, è totalmente al buio? La risposta è questa, lo spiazzo ha sì due lampioni (abbinati per di più al contesto del monumento) ma perennemente spenti. Perché allora non estendere anche al mondo dei ciclisti padernesi le migliorie che l'amministrazione sta compiendo in questi mesi che ci separano dalle elezioni comunali? Riaccendere quei due lampioni sarebbe già un gesto semplice e utile, in quanto entrare in un luogo completamente buio è un rischio per chi parcheggia lì la bici, per i possibili furti e per le aggressioni che, anche solo da chi passeggia nel marciapiede proprio davanti, non verrebbero notate.
Quindi il mio appello va all'assessore ai Lavori Pubblici: accendete i lampioni del monumento ai caduti, i cittadini apprezzeranno.
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martedì 16 aprile 2013
La "fontana" della Tilane è stata ripulita e svuotata. Che ne faranno?
Qualcuno nei giorni scorsi
ha letto questo blog, ha visto le fotografie (scattate da Gianni
Rubagotti) e ha pensato bene di provvedere.
Oggi una squadra di operai
ha svuotato dell'acqua sporca (con i secchi perché a loro non
risultavano esserci altri sistemi) la fontana-discarica di Piazza
Divina Commedia e l'ha ripulita dall'immondizia. Adesso che è vuota
staremo a vedere come il Comune gestirà quest'opera che avrebbe
dovuto, nelle intenzioni di chi l'ha progettata, abbellire e
ingentilire la piazza, ma si è rivelata solo fonte di
problemi.
L'importante elemento di
arredo dello spazio antistante la biblioteca civica, per come è
stato disegnato (Dio l'abbia in gloria), somiglia più a un fosso che
a una fontana. Il suo sistema di zampillo e riciclo dell'acqua non
sembra funzionare bene, probabilmente per mancanza di manutenzione e
la sua forma estetica che lo svilisce a livello di canale di scolo
attira irresistibilmente i piccoli rifiuti: lattine, pacchetti di
sigarette, mozziconi, bastoncini da gelato, cartacce, pezzi di
plastica, che si mescolano a foglie secche e altri scarti naturali.
Sono stato testimone diretto anche di un problema che forse i
progettisti della piazza non avevano previsto: causa la scarsa e
fallace illuminazione a filo d'acqua della fontana, e della piazza
che la ospita, di sera più di un passante c'è finito dentro.
Che la ripulitura di oggi
preluda a una trasformazione del fosso in altro tipo di arredo
urbano? Non si sa, ma non sapendo o volendo gestire la "fontana",
i nostri amministratori qualcosa faranno per levarsi dai piedi il
problema. Come hanno fatto a Calderara con le piante di via Toscanini
e prima ancora con la fontana di piazza della Resistenza. Modus
operandi, lombrosiano.
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sabato 1 dicembre 2012
Lares 2012 fa scuola a Paderno
Dal 3 al 14 Dicembre, i lavoratori
della Cooperativa Lares 2012, in collaborazione con il Circolo
Grugnotorto Legambiente, saranno impegnati in un'iniziativa didattica
in alcuni istituti scolastici di Paderno Dugnano. L'iniziativa si
svolgerà in 2 fasi, quella didattica con le classi e quella benefica
di sostegno alla Cooperativa. Gli argomenti trattati saranno:
- Breve storia dell'illuminazione
pubblica e domestica nel tempo
- Incremento esponenziale
dell'illuminazione dovuto all'invenzione della lampada elettrica
- Descrizione dei benefici prodotti
dalla sua diffusione e dei rischi dovuti agli eccessi
- Descrizione dei metodi di produzione
dell'energia elettrica che alimenta gli impianti di illuminazione e
relativi impatti ambientali
- Distinzione tra fonti rinnovabili e
non
- Informazione sull'entità dei consumi
energetici destinati all'illuminazione
- Descrizione dei comportamenti
virtuosi da adottare
- Possibili vantaggi ottenibili dal
miglioramenti degli impianti e dall'adozione di lampade ad alta
efficienza energetica
- Descrizione e confronto energetico ed
economico tra i quattro tipi di lampade del
pannello dimostrativo
- Conclusioni e un arrivederci al 15
Dicembre alla festa della scuola dove sarà presente il nostro
banchetto per la vendita dei nostri prodotti.
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sabato 8 settembre 2012
Tilane: la cultura ha bisogno di luce
Parliamo ancora della Biblioteca Tilane. Il soggetto lo merita vista la sua importanza per i cittadini di Paderno Dugnano (e non solo) soprattutto per i giovani che la frequentano, ma anche i padernesi che abitano nel complesso residenziale di cui la grande infrastruttura culturale fa parte.
Mi è capitato molte volte di andare in Biblioteca di sera in occasione di eventi, mostre, riunioni politiche e manifestazioni, e non mi sono mai reso conto del grave problema rappresentato dalla scarsa qualità e quantità dell'illuminazione di Piazza della Divina Commedia, lo spazio interno-esterno sul quale l'edificio si affaccia.
L'altra sera avevo un appuntamento con degli amici al Caffé Letterario e ho constatato il fatto incontrovertibile che la piazza è troppo buia a causa di un evidente errore di progettazione della illuminazione del complesso. Quando la Biblioteca è aperta di sera (fino alle 22.30) l'illuminazione interna della stessa si riflette in parte sulla piazza rendendola sufficientemente visibile, ma quando la struttura (che comprende anche gli uffici Cultura e Sport, l'Auditorium e lo spazio mostre) è chiusa, cioè cinque sere su sette, la piazza è indiscutibilmente buia e per questo poco sicura oltre che inutilizzabile per i cittadini che certo non posso andare a passeggiare o riunirsi in un luogo immerso nella semi oscurità.
La piazza infatti è stata progettata in modo che la luce artificiale venga fornita solo da piccoli punti luminosi incassati a circa 50 cent dal pavimento nei pilastri del porticato che corre tutto attorno allo spazio centrale e che proiettano la loro luce solo sul pavimento, lasciando in ombra tutto il resto. Una scelta che si è rivelata a posteriori un evidente errore di progettazione dello spazio interno-esterno perché riduce di molto l'usabilità del complesso nelle ore serali, soprattutto quando una parte (come accade ora) delle lampade assurdamente piazzate rasoterra non funziona.
E' possibile migliorare questa situazione, magari installando delle nuove fonti luminose più adeguate a illuminare uno spazio urbano così importante e così frequentato?
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