giovedì 13 febbraio 2014

Elezioni: centro destra e centro sinistra in movimento

Politica in movimento verso le elezioni amministrative di maggio 2014. Sul fronte destro la Lista Di Maio ha annunciato la nomina a coordinatore di Francesco Rienzo, fondatore e gestore del blog Paderno7, che era già stato candidato con la stessa lista alle elezioni del 2009 raccogliendo 32 voti. 
L'ex PdL per ora lascia al Sindaco uscente gestire l'avvicinamento alla scadenza elettorale che egli porta avanti abilmente con piccole mosse destinate a ingraziarsi gli elettori, quali ad esempio la medaglietta con diploma rilasciata a tutte le imprese "storiche" della città, quelle cioè attive da almeno 40 anni. Le nuove formazioni nate dal big bang berlusconiano non segnalano nuove iniziative mentre dalle parti della Lega tutto tace.
Più dinamico il fronte del centro sinistra che la settimana scorsa aveva visto scendere in campo gli Ecocivici e il presidente padernese delle ACLI, Giovanni Giuranna, con una improvvisata proposta "unitaria" (lista unica e candidato unico) che è stata respinta praticamente da tutti.  Dopo aver incassato il "no" sprezzante, del Movimento 5 Stelle (che ha indetto le sue "comunarie" per  scegliere il candidato sindaco-portavoce in una pizzeria di Palazzolo), e quello più politicamente motivato del Partito Democratico (che tra 18 giorni farà le sue primarie in quattro sedi, due di partito e due di Quartiere), hanno ricevuto un "no grazie" anche da Sinistra per Paderno Dugnano e dal PdCI. 
Ieri, cercando di recuperare il passo falso, hanno diffuso un lungo documento (più di 1.000 parole) nel quale sostengono che la loro era solo una proposta, che Giuranna non era e non  è il loro candidato sindaco, negano che il suo appello fosse concordato con la loro iniziativa, ripercorrono il loro "percorso" e si aprono finalmente al confronto alla pari con gli altri soggetti del centro sinistra. Preso atto che "ciascuna organizzazione ha una sua struttura e dei suoi valori", dicono di guardare alle primarie del PD con interesse, soprattutto a chi vincerà, nella speranza che questi confermi la volontà di fare delle primarie di coalizione alle quali vorrebbero partecipare.
 Insomma il tavolo del confronto tra i partiti del centro sinistra, se tutti cominciassero a remare nella stessa direzione, potrebbe dar vita una coalizione a quattro gambe fondata sulle sue anime storiche: il Partito Democratico, la Sinistra, gli ambientalisti, i cattolici impegnati nel sociale.
Il pallino è dunque tornato nelle mani del partito più forte, il PD, che si prepara a scegliere il suo candidato sindaco tra Antonella Caniato e Marco Coloretti, i quali si confronteranno pubblicamente in un incontro organizzato all'Auditorium Tilane la prossima settimana. I due sono molto diversi per formazione, storia, carattere, ed esprimono due visioni complementari (ma anche no) della politica del PD locale. Più "socialdemocratico" Coloretti, meno caratterizzata politicamente e genericamente "democratica" la seconda. Più solido per esperienza e competenza di governo l'uno, più vicina alla gestione quotidiana di una grande scuola pubblica l'altra. 
Dipenderà dal vincitore di questo confronto il profilo politico e il programma della coalizione elettorale che il PD proporrà ai potenziali alleati i quali dovranno discuterlo e integrarlo con le loro proposte per giungere a un progetto di governo condiviso. 
Il candidato sindaco di tutti verrà scelto alla fine di questo confronto democratico e trasparente da tutti gli elettori dal centro sinistra con lo strumento delle primarie alle quali potranno partecipare i candidati sindaci di tutti i componenti della coalizione.
La democrazia è una pratica faticosa, ma per i "democratici" non prevede scorciatoie.

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