Il Comitato Eureco ha diffuso questo comunicato a commento della richiesta di condanna di Merlino, titolare dell'azienda, da parte del Pubblico Ministero al processo di Milano.
6 ANNI E MEZZO SARANNO SUFFICIENTI PER
UN PENTIMENTO?
Tribunale di Milano, 25 marzo 2013,
sesta udienza del processo Eureco, imperniata sulla requisitoria del
Pubblico Ministero e degli avvocati di Parte Civile.
Il “Comitato a sostegno dei familiari
delle vittime e dei lavoratori Eureco” ha molto apprezzato la precisione con cui il Pubblico
Ministero, D.ssa Manuela Massenz ha elencato i fatti accaduti e la
descrizione della personalità dell'imputato Giovanni Merlino.
Ha sottolineato innanzitutto la
recidività del Merlino (nel 2005 aveva patteggiato un anno e quattro mesi di reclusione per i reati di
omicidio colposo, incendio colposo e violazioni delle norme riguardanti la sicurezza sui luoghi di
lavoro). Ha elencato le numerose inosservanze relativamente al mancato rispetto delle minime norme
di sicurezza, la falsificazione dei documenti tecnici e del loro
mancato aggiornamento ed inoltre ha descritto precisamente la
modalità allucinante e medioevale in cui i lavoratori operavano in
fabbrica, ed ha evidenziato la protervia con cui gestiva i rapporti
con i dipendenti e le forme contrattuali precarie per speculazioni
economiche.
Il capitolo della personalità
dell'imputato è stata quanto mai puntuale, un individuo/imprenditore
particolarmente pericoloso per la
società perché, nel tempo, ha usato qualsiasi modalità e metodo irregolare per massimizzare i propri
profitti a scapito di tutto e di tutti. Ha rivelato che da una intercettazione telefonica l'imputato
intendeva incolpare e perseguire i sui dipendenti addossando loro le
responsabilità dell'accaduto.
Riteniamo molto indulgente la richiesta
di pena di 6 anni, 5 mesi e 20 giorni per un soggetto che non si è
minimamente ravveduto e pentito e che continua a preoccuparci per
danni che ancora potrebbe provocare con le relazioni in essere. Non
ci sembra comunque un buon esempio per tutti coloro che continuano ad
operare nel mondo del lavoro senza rispettare le regole.
Nuovo appuntamento l'8 aprile per la
replica della difesa e le controdeduzione del PM, prima della sentenza definitiva.
1 commento:
questo è un recidivo: ha un'altra storia identica alla spalle, in provincia di Pavia. Allora un morto.
La richiesta deve essere di 30 anni, non di soli sei.
Sono indignato.
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