I cittadini di Paderno Dugnano, grazie
alla loro partecipazione alle Primarie del Centrosinistra,
hanno candidato alle elezioni per la Camera dei Deputati, Ezio
Casati, imprenditore ed esponente politico padernese, che in città ha
ricoperto per due volte la carica di Sindaco (dal 1995 al 2004), dopo essere stato in precedenza Assessore all’Ecologia e all’Edilizia
privata.
Eletto nel 2004, Consigliere
Provinciale di Milano, è stato capogruppo della Margherita e nel 2007 ha assunto l'incarico di Assessore
alle Attività Economiche, alla Formazione professionale, alla
Programmazione Socio-Sanitaria, ai Rapporti con Volontariato
Associazioni e terzo settore, alle Politiche familiari e della terza
età e ai Servizi Sociali della Provincia di Milano.
Ezio Casati, unico candidato
padernese che (ci auguriamo) avrà la possibilità di rappresentare e
difendere in Parlamento le istanze e gli interessi della nostra città, ha rilasciato a Padernoforum e ai suoi lettori questa breve
intervista.
Hai partecipato alle Primarie e sei
stato candidato dagli elettori del centro sinistra della Provincia di
Milano alla Camera dei Deputati. Perché hai deciso di candidarti?
Devo prima di tutto dire che la sfida
delle primarie mi ha stimolato a competere, ma innanzi tutto ho
pensato ad un impegno per dar voce ad un territorio, quello del Nord
Milano e quello della mia città. Ho valutato che in questo momento
molto difficile, con la politica ed i politici messi di fronte alle
proprie responsabilità era giunto il momento di spendersi a livello
nazionale dopo tante esperienze locali, da quella di Sindaco a quella
di Assessore provinciale ed infine a quella di Segretario Metropolitano milanese del
PD, con l'impegno di portare un contributo di concretezza.
Come hanno reagito la tua famiglia e
i tuoi concittadini alla notizia della tua candidatura e che supporto
ti hanno dato la città e il PD padernese? Qui hai raccolto 256 voti
alle Primarie, poco più del 10% del totale dei voti raccolti: in
quali altre città del milanese sei stato più votato?
Naturalmente scelta complicata e
lungamente soppesata, ma la condivisione con mia moglie Daniela e mio
figlio Fabio è stata determinante, conoscono più di ogni altro
quale passione mi muove per la politica e cosa significhi per me. Per
quanto riguarda i padernesi, ho trovato molta vicinanza ed incoraggiamento, ciò mi
stimola e mi responsabilizza. Per quanto riguarda il voto alle
primarie, Paderno Dugnano mi ha dato una grande mano, ma sono
estremamente felice perché ho ottenuto voti in quasi tutti i
Comuni della provincia ed un buon risultato a Milano.
Come è noto, il voto non prevede
preferenze e dunque saranno eletti i candidati in ordine di lista a
seconda dei voti raccolti dal partito. Tu sei al 16° posto. Che
probabilità hai di conquistare il seggio?
Sono contento della mia posizione in
lista che mi dà la possibilità di essere eletto, se, come credo il
Partito Democratico vincerà le prossime elezioni. Quindi l'invito
che faccio a tutti è di porre la croce sul simbolo del PD ciò mi
permetterà di essere eletto, non occorre scrivere nessun nome ma
solo barrare il simbolo del Partito Democratico.
Se andrai a Roma quali saranno le
prime cose che farai da Deputato, di quali temi ti occuperai, insomma
qual è il tuo programma all'interno del programma del PD?
Come ho avuto modo di dire spesso i
temi che ci devono vedere impegnati sono quelli del lavoro, dei
giovani, della crescita e dello sviluppo, dell'efficienza e
dell'affermazione della legalità, per citare quelli che mi stanno
più a cuore.
Ho il desiderio di impegnarmi per dare
il mio contributo e dare risposte a quelle domande attraverso la
valorizzazione della scuola e attraverso sistemi virtuosi di
collegamento tra chi esce dalla formazione scolastica e poi resta
solo con la propria famiglia a giocarsi la partita del lavoro che non si trova. Quindi, borse lavoro per il
primo inserimento, corsi di alta formazione, sostegno ad imprese e
famiglie. Le risorse le recuperiamo dalla riduzione della spesa
pubblica tagliando i costi della politica e come dice il nostro
futuro premier Bersani di risparmiare sulle spese militari,
occorre anche una efficace riforma delle istituzioni dello Stato.
Un sistema che chiarisca ruoli e
competenze di Regioni, Provincie e Comuni che hanno bisogno di un
riesame che non può che comportare un ridimensionamento della catena
e del numero degli enti e naturalmente il superamento del sistema del
bicameralismo perfetto. Legalità e lotta all'evasione fiscale siano
le direttrici etiche e morali del comportamento del nuovo governo.
Paderno Dugnano ha tanti problemi
aperti, i più urgenti dei quali sono: scomparsa delle attività
produttive, disoccupazione, impoverimento, viabilità, trasporti,
sicurezza sul lavoro, difesa del territorio, ambiente. Che posto
avranno le urgenze della città nella tua agenda?
Paderno Dugnano resta nel mio cuore,
tra tutti gli incarichi che ho ricoperto quello che ricordo con più
affetto e soddisfazione sono stati i due mandati da Sindaco. La
vicinanza che ho vissuto con la città, con tutte le sue espressioni,
dal singolo cittadino all'associazionismo, dai lavoratori al mondo
dell'impresa, dalle scuole agli oratori,.
Ora, purtroppo vedo una città provata,
la perdita di tanti posti di lavoro, da florido terreno di crescita
ad area che vede avanzare la desertificazione con oasi che
fortunatamente mantengono grandi eccellenze e aree che invece non
trovano più vocazione di sviluppo. Vedo una città ferma che ha
bisogno di una scossa e che sia attenta alla sua crescita,
soprattutto a quella ambientale ed infrastrutturale. La Rho-Monza è una
ferita da evitare assolutamente, il nuovo PGT non mi pare dia
risposte alle domande che richiedono equilibrio, difesa del
territorio e crescita.
Posso garantire, se eletto, di avere
non solo il cuore ma anche la testa su Paderno Dugnano.
Intendi mantenere aperto un canale
diretto di comunicazione, ascolto e rappresentanza con i cittadini
padernesi? In che modo e con quali mezzi?
Certamente si, la mia intenzione è di
rendere sempre la mia disponibilità anche attraverso un punto di
ascolto e di incontro sul territorio con tutta la rete padernese, dal
singolo cittadini alla fitta rete delle organizzazioni ed
associazioni.
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