La
mostra verrà inaugurata sabato
12 gennaio, alle ore 17,00
alla presenza del
fotoreporter-editore Giovanni Giovannetti,
con il quale discuteremo
di fotogiornalismo ieri e oggi: come è cambiata questa professione
nel mondo globale.
Occupy
Wall Street. Tre parole per definire l’azione di centinaia di
persone
Parliamo
di un movimento pacifico, che annovera tra le sue fila
studenti, professionisti, artisti, insegnanti, operai. Qual è la
fiamma che ha provocato il bisogno di protesta? Il motivo di fondo è
legato alle logiche del sistema economico e finanziario americano.
Queste vengono accusate di essere alla base di una realtà
caratterizzata da una profonda differenziazione e da una mancanza di
equità sociale ed economica.
Zuccotti
Park, a New York, è il luogo simbolo di questo movimento, perché è
proprio da lì che è partito concretamente. Infatti, centinaia di
indignati si erano radunati a Zuccotti Park il 17 settembre 2011 e a
novembre il loro accampamento era stato sgomberato dagli agenti di
polizia.
L’impatto
sui nuovi media è stato ed è eccezionale: internet pullula di
pagine dedicate a OWS, dai social network ai blog, e scavalca la
televisione e i telegiornali. Foto e video dei partecipanti mostrano
quello che accade, senza sconti, come l’immagine che ritrae
l’arresto di un uomo, con il volto a terra, accerchiato da tre
poliziotti in procinto di ammanettarlo.
I
manifestanti assumono il ruolo di reporter durante le attività del
movimento, servendosi del web per informare e comunicare, spesso in
diretta, quello che accade.
Qualche
numero? La pagina facebook del movimento sfiora i 160.000 fan ed è
attiva con decine di notizie condivise quotidianamente da centinaia
di utenti. Fotocamere e videocamere diventano – insieme ai nuovi
media – un ponte tra coloro che vivono la manifestazione e tutti
coloro che dispongono di una connessione internet o che semplicemente
hanno la possibilità di usufruirne in qualche modo.
In
questo modo la diffusione delle notizie non si pone limiti, né
massimi, né minimi.
Nessun commento:
Posta un commento