giovedì 27 dicembre 2012

Occupy Wall Street: immagini di una lotta globale

Il Circolo Culturale Restare Umani espone nello spazio mostre della Biblioteca Tilane, dal 12 al 19 gennaio 2013, "Occupy Wall Street" una selezione di fotografie scattate dal fotografo Erik Mc Gregor che le ha realizzate nei mesi scorsi a New York. Le immagini diffuse su Facebook dall'ufficio stampa di OWS sono concesse in Creative Commons (copyright free) a chi le vuole utilizzare correttamente.
La mostra verrà inaugurata sabato 12 gennaio, alle ore 17,00 alla presenza del fotoreporter-editore Giovanni Giovannetti, con il quale discuteremo di fotogiornalismo ieri e oggi: come è cambiata questa professione nel mondo globale.


Occupy Wall Street. Tre parole per definire l’azione di centinaia di persone
Parliamo di un movimento pacifico, che annovera tra le sue fila studenti, professionisti, artisti, insegnanti, operai. Qual è la fiamma che ha provocato il bisogno di protesta? Il motivo di fondo è legato alle logiche del sistema economico e finanziario americano. Queste vengono accusate di essere alla base di una realtà caratterizzata da una profonda differenziazione e da una mancanza di equità sociale ed economica.
Zuccotti Park, a New York, è il luogo simbolo di questo movimento, perché è proprio da lì che è partito concretamente. Infatti, centinaia di indignati si erano radunati a Zuccotti Park il 17 settembre 2011 e a novembre il loro accampamento era stato sgomberato dagli agenti di polizia.
L’impatto sui nuovi media è stato ed è eccezionale: internet pullula di pagine dedicate a OWS, dai social network ai blog, e scavalca la televisione e i telegiornali. Foto e video dei partecipanti mostrano quello che accade, senza sconti, come l’immagine che ritrae l’arresto di un uomo, con il volto a terra, accerchiato da tre poliziotti in procinto di ammanettarlo.
I manifestanti assumono il ruolo di reporter durante le attività del movimento, servendosi del web per informare e comunicare, spesso in diretta, quello che accade.
Qualche numero? La pagina facebook del movimento sfiora i 160.000 fan ed è attiva con decine di notizie condivise quotidianamente da centinaia di utenti. Fotocamere e videocamere diventano – insieme ai nuovi media – un ponte tra coloro che vivono la manifestazione e tutti coloro che dispongono di una connessione internet o che semplicemente hanno la possibilità di usufruirne in qualche modo. In questo modo la diffusione delle notizie non si pone limiti, né massimi, né minimi.

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