giovedì 27 dicembre 2012

Pollastrini: pari dignità per ogni persona

Ricevo da Barbara Pollastrini, candidata alle Primarie parlamentari del PD questo messaggio che segnalo ai lettori.
Sabato prossimo, 29 dicembre, a Milano e in tutta la provincia si svolgeranno le primarie per la scelta dei futuri parlamentari. La data non aiuta e quindi, ancora una volta, è lo straordinario popolo democratico e della sinistra che può mobilitare le forze. Il mio primo grazie va ai volontari, ai militanti e ai circoli.
Nella lista c'è anche il mio nome. Ho accettato, con tutta la modestia del caso, anche per dare una mano ai più giovani, in una solidarietà tra esperienze e generazioni. Sono una donna e continuo a pensare che uno sguardo non solo maschile e molte elette possano fare la differenza.
Se dovessi riassumere perché chiedo un voto, direi così: perché nei prossimi anni si deciderà se davvero la nostra è “ la Costituzione più bella del mondo” e   per questo va fatta vivere. In particolare, anche con il tuo aiuto, vorrei dedicare il mio impegno a rendere più certo e concreto quell'articolo 3 della nostra Carta, dove è sancita la dignità di ogni persona. E dove si impegna lo Stato - politica, istituzioni - a rimuovere gli ostacoli che impediscono l'uguaglianza di diritti e di opportunità.  
Che siano il lavoro, la scuola pubblica, l'amore di un'esistenza vissuta in una coppia di fatto, una pensione giusta o l'essere riconosciuti per l'onestà e i meriti o l'umanità in carcere. La possibilità di avere un testamento biologico. E l'orgoglio di un Paese in prima fila per i diritti umani nel mondo, a partire dal contrasto al femminicidio. Un Paese protagonista nella cooperazione e contro le guerre.
Insomma la parola chiave per me è “restituzione”. Restituzione a chi è stato spogliato del rispetto, del lavoro, della cultura, dell'ambiente, della legalità e della fiducia nel bene comune.  
Se avete un minuto di tempo vorrei dirvi a cosa in particolare mi dedicherei, tenendo conto dell'esperienza passata dell'esperienza passata, delle cose da cambiare e dell'ascolto delle persone.
- Un piano mirato per l'occupazione delle donne e dei giovani con l'uso della leva fiscale per imprese e lavoratrici (iniziammo a sperimentarlo nella mia esperienza da ministra per le Pari opportunità)
- Il ripristino del programma d'azione contro molestie e violenza. Ricostruendo il fondo per i Centri e la prevenzione
- Le norme urgenti per la cittadinanza. Sia il bambino straniero che nasce in Italia, sia la difesa della salute, siano   le leggi contro l'omofobia, per il riconoscimento delle coppie di fatto omosessuali e non o sulla fecondazione assistita. Siano traguardi come il testamento biologico, la tutela dei   minori, degli anziani, del sostegno alla scuola pubblica e ricerca o quell'umanità dentro le carceri e per chi è più solo che abbiamo imparato da Manzoni e Beccaria.
- Il tema di una riforma fiscale e di una patrimoniale che aiuti ad abbattere il debito pubblico e a redistribuire le risorse nello spirito che chi più ha, più dà.
- Affronteremo i grandi capitoli della democrazia. E, con una diversa maggioranza in Parlamento, si potrà varare la legge elettorale, la riduzione dei parlamentari e dei costi della politica, il conflitto di interessi. E l'attesa legge sull'area metropolitana. Lo sguardo, infine, sarà alla costruzione dell'Europa della civiltà e della coesione anche con l'elezione diretta del proprio Presidente.   
Ma alla base di tutto c'è uno stile della politica che deve onorare la storia migliore della sinistra e dei progressisti. Per questo avevo sostenuto e sostengo Bersani come premier di un governo di cambiamento reale e mi ritrovo nel suo messaggio “lavoro e moralità”. E per questo sostengo Umberto Ambrosoli per una nuova stagione della Lombardia. Molto è partito da Milano con la vittoria di Pisapia e col PD. Per me essere in Parlamento ha senso se è stretto il vincolo con la mia terra, con la mia gente e se - in tanti, insieme – saremo capaci di costruire un partito solido nei suoi valori. Grazie,
Barbara Pollastrini  

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