Sabato
prossimo, 29 dicembre, a Milano e in tutta la provincia si
svolgeranno le primarie per la scelta dei futuri parlamentari. La
data non aiuta e quindi, ancora una volta, è lo straordinario popolo
democratico e della sinistra che può mobilitare le forze. Il mio
primo grazie va ai volontari, ai militanti e ai circoli.
Nella lista c'è anche il mio
nome. Ho accettato, con tutta la modestia del caso, anche per dare
una mano ai più giovani, in una solidarietà tra esperienze e
generazioni. Sono una donna e continuo a pensare che uno sguardo non
solo maschile e molte elette possano fare la differenza.
Se dovessi riassumere perché chiedo un
voto, direi così: perché nei prossimi anni si deciderà se davvero
la nostra è “ la Costituzione più bella del mondo” e per
questo va fatta vivere. In particolare, anche con il tuo aiuto,
vorrei dedicare il mio impegno a rendere più certo e concreto
quell'articolo 3 della nostra Carta, dove è sancita la dignità di
ogni persona. E dove si impegna lo Stato - politica, istituzioni - a
rimuovere gli ostacoli che impediscono l'uguaglianza di diritti e di
opportunità.
Che siano il lavoro, la scuola
pubblica, l'amore di un'esistenza vissuta in una coppia di fatto, una
pensione giusta o l'essere riconosciuti per l'onestà e i meriti o
l'umanità in carcere. La possibilità di avere un testamento
biologico. E l'orgoglio di un Paese in prima fila per i diritti umani
nel mondo, a partire dal contrasto al femminicidio. Un Paese
protagonista nella cooperazione e contro le guerre.
Insomma la parola chiave per me è
“restituzione”. Restituzione a chi è stato spogliato del
rispetto, del lavoro, della cultura, dell'ambiente, della legalità e
della fiducia nel bene comune.
Se avete un minuto di tempo vorrei dirvi a cosa in particolare mi dedicherei, tenendo conto dell'esperienza
passata dell'esperienza passata, delle cose da cambiare e
dell'ascolto delle persone.
- Un piano mirato per l'occupazione
delle donne e dei giovani con l'uso della leva fiscale per imprese e
lavoratrici (iniziammo a sperimentarlo nella mia esperienza da
ministra per le Pari opportunità)
- Il ripristino del programma d'azione
contro molestie e violenza. Ricostruendo il fondo per i Centri e la
prevenzione
- Le norme urgenti per la cittadinanza.
Sia il bambino straniero che nasce in Italia, sia la difesa della
salute, siano le leggi contro l'omofobia, per il
riconoscimento delle coppie di fatto omosessuali e non o sulla
fecondazione assistita. Siano traguardi come il testamento biologico,
la tutela dei minori, degli anziani, del sostegno
alla scuola pubblica e ricerca o quell'umanità dentro le carceri e
per chi è più solo che abbiamo imparato da Manzoni e Beccaria.
- Il tema di una riforma fiscale e di
una patrimoniale che aiuti ad abbattere il debito pubblico e a
redistribuire le risorse nello spirito che chi più ha, più dà.
- Affronteremo i grandi capitoli della
democrazia. E, con una diversa maggioranza in Parlamento, si potrà
varare la legge elettorale, la riduzione dei parlamentari e dei costi
della politica, il conflitto di interessi. E l'attesa legge sull'area
metropolitana. Lo sguardo, infine, sarà alla costruzione dell'Europa
della civiltà e della coesione anche con l'elezione diretta del
proprio Presidente.
Ma alla base di tutto c'è uno stile
della politica che deve onorare la storia migliore della sinistra e
dei progressisti. Per questo avevo sostenuto e sostengo Bersani come
premier di un governo di cambiamento reale e mi ritrovo nel suo
messaggio “lavoro e moralità”. E per questo sostengo Umberto
Ambrosoli per una nuova stagione della Lombardia. Molto è partito da
Milano con la vittoria di Pisapia e col PD. Per me essere in
Parlamento ha senso se è stretto il vincolo con la mia terra, con la
mia gente e se - in tanti, insieme – saremo capaci di costruire un
partito solido nei suoi valori. Grazie,
Barbara Pollastrini
Nessun commento:
Posta un commento