domenica 25 novembre 2012

Primarie: a Paderno Dugnano Bersani raggiunge il 47%

Nel 2009, alle primarie del PD di Paderno Dugnano, a votare per scegliere il segretario del partito erano stati circa 1.760 elettori. Oggi alle 20 a seggi chiusi dopo 12 ore di elezioni, sono stati contati 1.939 votanti alle primarie del centrosinistra. 
Un +10% che resta comunque un risultato positivo di affluenza non proprio prevedibile in tempi di antipolitica galoppante. Il Partito Democratico che è e resta il più importante partito del centro sinistra in città si è praticamente fatto carico quasi per intero della consultazione e oggi può dire di aver reso un buon servizio alla causa della democrazia e dell'innovazione in politica.
Scrivo dopo essere tornato a casa da circa un'ora dalla sede elettorale di Cassina Amata dove ho ricoperto l'incarico di responsabile della registrazione degli elettori. Una bella sfacchinata se si considera che i cittadini dovevano apporre ben 4 firme per accedere al voto e in qualche momento si sono formate delle discrete file che però non hanno mai superato le 20 persone all'interno del seggio. Insomma gli inevitabili disagi sono stati molto contenuti e a fine serata posso dirmi soddisfatto. Lo stesso è accaduto negli altri seggi. Il fenomeno "infiltrati" del centrodestra non è stato notato più di tanto. Si sono viste diverse facce note, ma la loro partecipazione faceva parte del gioco e tutto è andato liscio. Unica nota "di colore" il tentativo di imbucarsi a Calderara del consigliere capogruppo della Lista Di Maio, Antonio Sorrentino che è stato cortesemente invitato a desistere e ad uscire dal seggio.  
Ma veniamo ai voti espressi dagli elettori padernesi: sul totale di 1.939 votanti 916 voti sono andati a Bersani (47%), 669 a Renzi (34%), 281 a Vendola (14,4%). Puppato (56 voti) e Tabacci (15) si sono dovuti accontentare di quote molto piccole di consenso. Il seggio dove Bersani ha conquistato più voti è stato Calderara (197 voti su 360 totali), quello dove ne ha ottenuti di meno è stato Cassina Amata-Dugnano dove ne ha raccolti 234 su 530 totali). Molto bene è andato anche a Palazzolo-Incirano, 230 voti su 482 totali  e discretamente a Paderno-Villaggio che registrato 255 voti su 567.
Lo sfidante Renzi è andato forte a Palazzolo-Dugnano, unico seggio dove è riuscito a superare il 39%. A Paderno-Villaggio si è attestato al 33,6%, a Palazzolo-Incirano si è fermato al 32,6%, a Calderara il 31,5%.
Vendola è andato meglio in assoluto e in percentuale a Paderno-Villaggio e a Cassina-Dugnano, peggio a Calderara.
Insomma, per ora posso dire che se questi dati si rifletteranno nel risultato nazionale si andrà sicuramente al ballottaggio il 2 dicembre. Buonanotte.

2 commenti:

Gianni Rubagotti ha detto...

non sembri decisamente un tifoso di Renzi :-)

Io avrei notato che nonostante mi sembra che la maggioranza ampiamente assoluta del PD padernese ha votato per Bersani (segretario, ex-sindaci, Coloretti) Bersani a Paderno non ha superato il 50% dei voti (sarebbe interessante un paragone numerico con l'elezione a segretario dove non votavano negli altri partiti) e un oltre un 30% è andato non a chi pescava in partiti esterni come Vendola e Tabacci ma a Renzi che viene dal PD.

Se ti ricordi è un fenomeno simile a quello avvenuto nel PDS ai tempi del referendum elettorale: la classe dirigente era quasi tutta per il no, gli elettori sono andati a votare in grande maggioranza sì (ancora più diverso è stato l'atteggiamento sul referendum sul finanziamento pubblico dei partiti...guardacaso una cosa che Renzi vuole abolire)

carlo arcari ha detto...

Caro Rubagotti, non è una questione di essere tifosi. Questo dicono le cifre: Bersani 47,2%, Renzi 34%, Vendola, 14,4%. Cosa vuoi commentare? Tre visioni di partito e di politica si sono confrontate e gli elettori hanno scelto con chiarezza.