"Lo giudichiamo un documento deludente, inadeguato, privo di un progetto e proprio per questo pericoloso per il futuro della città" hanno dichiarato in sintesi e con accenti diversi i quattro relatori (Massetti, Maestri, Grassi e Arcari) che hanno fatto le pulci alle parti del Piano che alla fine della serata e stato definito: "un documento inemendabile, da bocciare e respingere in blocco, al quale opporre le proposte alternative del Partito Democratico".
Ha dato inizio all'analisi del PGT l'ex
sindaco e consigliere comunale Gianfranco Massetti che ha ricordato
come "a causa dei tentennamenti e del non saper fare ci sono
voluti tre anni, più di 200.000 euro e l’ assunzione di dirigente
all’Urbanistica per rifare un PGT che era già pronto nel giugno
2009. Ma perché c’è voluto tutto questo tempo?" Il
consigliere ha informato che il documento è stato presentato senza
il coinvolgimento del Consiglio comunale e delle commissioni
consiliari nonostante le promesse in questo senso. "Sembra
anche senza il contributo di un parte grande della maggioranza che è
in visibile sofferenza. Anzi una parte di questa, il PdL, dice
esplicitamente in Commissione Territorio che se il PGT non cambia
come vogliono loro non lo votano". Il merito del contendere
sembrano essere concreti interessi non soddisfatti, aumento degli
indici territoriali e licenziamento entro il 31 dicembre del
dirigente all’urbanistica di fede leghista.
L’idea del sindaco e dell'assessore
Bogani, secondo Massetti, è quella di approvare un PGT qualsiasi
entro dicembre. Decidere il meno possibile e vincolarsi il meno
possibile per accontentare la Lega e non scontentare parte del PdL.
Svuotarlo il più possibile di contenuti per poi gestirli
personalmente con i vari privati (accontentati o da accontentare) in
maniera da accreditarsi come unici decisori ed interlocutori
politici. Approvare insomma, a tutti i costi, un PGT “elastico”
come è stato testualmente definito da sindaco e vicesindaco, per poi
in futuro, passata la crisi economica e modificate le condizioni di
mercato e in caso di vittoria del centro destra alle elezioni del
2014, procedere a realizzare quegli interessi edificatori che oggi
restano nell'ombra, nascosti sotto la vaghezza delle parole.
"Il documento è povero di visione d’insieme e sembra frutto anche di una scarsa conoscenza del territorio – ha detto Massetti che ha evidenziato alcuni aspetti -. La Città metropolitana e la collocazione nel Nord Milano è fortemente sottovalutata,. la parte sui servizi della città (il Piano dei Servizi), fondamentale per capire la sostenibilità economica del PGT, è davvero misera: 14 paginette. La parte sulla perequazione non è affatto chiara negli esiti, anzi. Sul consumo di suolo si usano riferimenti al PTCP del 2003 e del 2012 non utili a far capire la realtà ambientale odierna di Paderno Dugnano. Sugli AT (ambiti di trasformazione) ci sono troppe cose da dire e qualche sorpresa, ma già si può dire che non delineano una idea coerente e unitaria di città perché rispondono singolarmente a specifici e singole esigenze (forse di operatori). Sull’analisi dei centri storici non si tiene conto dello studio puntuale già fatto che va oltre i vincoli delle zone A per ridurne i perimetri. Sul commercio il documento è stato integrato all'ultimo momento e non dice nulla di significativo o di nuovo. Citano ancora il PUC del 2004;forse valeva la pena aggiornarlo in questi tre anni. Il PUC del 2004 guardava dentro la qualità dei servizi di vicinato ad esempio rilevando la carenza di bar e ristoranti ed evidenziando i flussi di spesa a favore dei paesi limitrofi. Hanno dimenticato l’esistenza delle zone artigianali. Hanno dimenticato le linee di trasporto su gomma interprovinciali".
La lista delle cose che non vanno per
Il PD è molto lunga. Sugli standard ad esempio la giunta sposa i
mq.18/ab senza ricordare la L.51 che dava indici ben più elevati
27mq/ab (solo di standard comunale..) pertanto risultiamo
sovradimensionati di aree per servizi. Sul fabbisogno di case sociali
non si fa una analisi veritiera. Un recente studio (DIAP Politecnico
per CISL Lombardia del marzo 2012) parla esplicitamente di forte
fabbisogno di case sociali in Lombardia stimando un fabbisogno al
2018 di un 75% di case ERP e un 25 % di case ERS e 0 di edilizia
privata, perché ci sarà un surplus di offerta che al 2008 era di
370.423 vani (168.374 alloggi) e sarà di 809.185 vani.(400.000
alloggi).
Il documento contiene numerose
ambiguità. Le vasche di laminazione del Seveso sono un progetto di
altri o le riteniamo utili? Sul PLIS lo sguardo rivolto solo a Nord
non ha senso anche se la scelta è condivisa da tutti i Comuni del
Grugnotorto. La descrizione dell’ obiettivo della MM3 al
Villaggio, come da previsione del PTCP, della pagina 161 del
Documento Conoscitivo fa il paio con la planimetria a pag.95 del
Documento Progettuale che indica tre stazioni MM3 (Villaggio,
Paderno, Palazzolo ).
"Da evidenziare infine - conclude
Massetti le ambiguità nella descrizione delle funzioni della Cascina
Uccello, del centro sportivo/commerciale nel Parco Toti.(oltre a
Ikea anche Decathlon?).
In conclusione dalla lettura del PGT
viene fuori una descrizione povera dell’esistente, una conoscenza
“scopiazzata” dei dati salienti della ricchezza della città,
nessuna indicazione progettuale sul suo futuro e nessuna idea seria
delle sue opportunità. Non c’è un’idea di città, al di là dei
titoli dei capitoli e dell’ambiguità delle affermazioni, temi
cruciali quali cultura, servizi alla persona e valorizzazione
ambientale sono assolutamente trascurati".
Gli altri interventi affidati ad Arcari, Grassi e Maestri (li pubblicherò nei prossimi giorni) hanno preso in esame l'aspetto dei servizi, la mobilità e l'ambiente e hanno denunciato a loro volta ambiguità, contraddizioni, rimozioni e dimenticanze, oltre che a una serie di scelte ideologiche, regressive e prive di concretezza. Oscar Figus, ha chiuso l'incontro accogliendo il suggerimento della platea di portare a conoscenza della città le critiche e le aggressioni mascherate al territorio contenute nel Piano di Alparone e Bogani. Le intenzioni sono di utilizzare a questo fine gli strumenti tradizionali (banchetti, volantini, eventi) della propaganda politica, ma anche i media digitali. A questo proposito segnalo che è stato creato ad hoc per iniziativa dei consiglieri comunali Massetti, Zilioli, Grassi, da Maestri, consigliere di Cassina Amata, e da Carlo Arcari, un blog PadernoAmbiente che si propone di continuare l'analisi critica del PGT e di presentare proposte e soluzioni alternative alle scelte dell'Amministrazione.
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