sabato 10 novembre 2012

Informazione on line in Italia: dei delitti e delle pene


“L’informazione online: problemi e opportunità” è il titolo del convegno che si terrà giovedì 15 novembre (ore 9.45) al Circolo della Stampa di Milano. Il grande sviluppo del giornalismo digitale sarà al centro dell'incontro che cercherà di analizzare il fenomeno della grande crescita dell’informazione sul web.
L’appuntamento, promosso dall’Associazione Lombarda dei Giornalisti, dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana e dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, sarà occasione per discutere del nuovo scenario della professione alla luce dell’utilizzo sempre maggiore del web e dei social network anche in ambito giornalistico. Come valorizzare e qualificare professionalmente chi sul web fa vera informazione? Servono strumenti contrattuali più definiti e normative deontologiche più precise per i nuovi “giornalisti informatici”? L’informazione sul web deve avere requisiti e caratteristiche distinte da quella televisiva, radiofonica e cartacea?
Ne parleranno: Francesco Cajani, magistrato “pool reati informatici” della Procura della Repubblica di Milano; Carlo Melzi d’Eril , avvocato e autore del libro “Le regole dei giornalisti: istruzioni per un mestiere pericoloso”;  Giovanni Toti, direttore Tg4 e Studio Aperto Mediaset; Alma Grandin, caposervizio Tg1Online e autrice del libro www.viracconto.ilTg1.it; Angelo Maria Perrino, direttore Affaritaliani.it;  Davide Gorni, responsabile Online Milano Corriere della Sera;  Marco Giovannelli, direttore Varese News; Matteo Speziali, direttore MBNews e Giuseppe Rea, direttore del Centro Studi LSDI.
Personalmente sono perplesso dall'approccio al tema scelto da associazione, sindacato e Ordine, che privilegia gli aspetti giuridici del nuovo giornalismo digitale letto dal punto di vista dei delitti e delle pene che caratterizzano per i promotori una professione definita "un mestiere pericoloso". Al posti di parlare del nuovo modello, di impresa, di business, di sviluppo professionale dell'informazione on line e della sua sostenibilità economica e sociale, si parla di norme, leggi, reati. Una dimostrazione ulteriore che l'irrompere della tecnologia del web non è sufficiente a cambiare il carattere "di potere" di una stampa nata come emanazione delle piccole corti italiane nel '700, lontana anni luce da quello "di mercato" tipico della stampa anglosassone figlia della democrazia.

Nessun commento: