Martedì 10 dicembre, il Tribunale di Napoli deciderà se agli ex lavoratori della Lares Cozzi di Paderno Dugnano spetterà un risarcimento per i danni subiti con la perdita di posto di lavoro e reddito dal 2009 a oggi. Di questi lavoratori i giornali (e i blog locali) non parlano quasi più, come non si parla più della crisi, della deindustrializzazione della città, del vuoto di attività produttive lasciato dalla crisi e non riempito da altre iniziative. I lavoratori che hanno perso tutto a causa della truffa messa a segno da falsi imprenditori e da commissari di governo corrotti possono oggi solo sperare nella giustizia che forse verrà fatta da un Tribunale per ottenere qualche forma di risarcimento per il danno subito. Riporto qui sotto l'ultimo post pubblicato dal loro blog il 5 dicembre scorso.
Sono passati ormai 7 anni da quando nel
2006 il commissario straordinario Salvatore Castellano, in cambio di
una mazzetta di svariate migliaia di euro, favori' l'acquisizione
della Lares da parte di Marcel Astolfi .Castellano diede la prima ma
decisiva spinta alla valanga che si abbatte' poco dopo sui 130
dipendenti dell'azienda. Le conseguenze , come tutti sanno, furono
disastrose :nel giro di un paio d'anni, la Lares venne condotta al
fallimento. Nell'inchiesta che segui' e che riguardo' anche la
Metalli Preziosi, Astolfi insieme ad alcuni dei suoi collaboratori
vennero riconosciuti colpevoli di svariati reati, mentre invece per
l'allora commissario governativo Castellano, l'accusa fu di
corruzione. Sono trascorsi molti anni da allora ma complice
anche la crisi , per la maggior parte dei lavoratori e delle loro
famiglie, l'esistenza e' ancora ferma al 2009 , l'anno in cui,
a dispetto della buona situazione commerciale, l'azienda
inesplicabilmente falli'. Martedi, 10 dicembre, dopo vari rinvii, il
tribunale di Napoli decidera' se nella condotta di Castellano siano
ravvisabili eventuali responsabilita' nei confronti dei lavoratori e
se ad essi spettera' un eventuale riconoscimento dei danni subiti.
Dopo le varie condanne assegnate, adesso manca solo l'ultimo atto
affinche' venga fatta giustizia completa in questa vicenda e
forse le luci torneranno ad accendersi su gli ex lavoratori Lares le
loro famiglie, abbandonati a se' stessi dalle istituzioni in
tutti questi anni. Tra loro sono tante le famiglie in gravi
difficolta' e sebbene l'orgoglio porti molte persone a nascondere il
proprio dramma, si sa di parecchie situazioni ormai giunte al
limite. Che succedera' a queste famiglie quando, molto presto , gli
ammortizzatori sociali saranno esauriti e con nessuna
possibilita' di reimpiego all'orizzonte? E' una spirale catastrofica
che per ha avuto origine 7 anni fa. Da allora si vive precariamente,
senza certezze ne' futuro, cercando un giorno dopo l' altro di
restare a galla, in qualche modo. Si guarda a martedi' 10 con il
fiato sospeso ma confidando ancora nella
giustizia, certi che le decisioni che verrano prese saranno
tese alla comprensione della situazione in cui versano i lavoratori e
al riconoscimento dei loro diritti.
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