mercoledì 10 ottobre 2012

Il futuro del giornalismo tra carta e rete

Il futuro del giornalismo “Ping pong tra carta e rete”, è il titolo del convegno in programma
giovedì 11 ottobre , ore 9.30, alla Università Statale di Milano promosso dall’Ordine dei Giornalisti della Lombardia.
“Cambiano i mezzi, non le regole del buon giornalismo”, afferma su Tabloid (N. 4, 2012) Letizia Gonzales, presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, annunciando la IV Edizione del convegno sul futuro del giornalismo. “E' esattamente quello che accade alle notizie, che oggi rimbalzano da un media all'altro in un continuo ping pong dell'informazione... E i giornalisti? Sono ancora loro il punto di partenza delle notizie o rischiano di doverle inseguire in questo frenetico universo della comunicazione tecnologica?”.
Anche in Italia crescono gli “internauti” (+25% rispetto al 2009, secondo Astra) ma “l'espansione dei nuovi media non sembra minacciare le fonti tradizionali, piuttosto moltiplicare le possibilità di accesso alle news, ponendo nuovi problemi a chi produce e confeziona le notizie, ossia editori e giornalisti. Insomma – riassume il Presidente dei giornalisti milanesi – un'opportunità ma anche una sfida per la nostra professione in un universo in cui tutti, con un semplice smartphone possono improvvisarsi reporter”.
Nel corso del convegno verranno presentati i risultati di una ricerca commissionata dall'Ordine della Lombardia al sociologo Enrico Finzi, con analisi e commenti da parte di giornalisti affermati quali Mario Giordano (TgCom), Barbara Stefanelli (Corriere della Sera), Claudio Giua (Gruppo L'Espresso – Repubblica), Danda Santini (Elle), Eric Sylvers (corrispondente da Milano del Financial Times), e rappresentanti degli editori quali Giulio Anselmi (Fieg).
Rispetto al 2009 (anno della precedente rilevazione), in Italia ci sarebbero 4 milioni di “internauti” in più, per un totale complessivo a oggi di 20,3 milioni di persone. 
“I dati mostrano che l'e-e prevale sull'aut -aut, perché le fonti di informazione giunte da poco sulla scena non scacciano quelle tradizionali ma si aggiungono a esse, costringendole però a specializzarsi, a darsi un ruolo più definito nel panorama dei media”, dice Finzi. In questo riassetto, prosegue Finzi, “la televisione appare in ritardo nel ridisegnarsi, mentre la radio se la cava meglio e la stampa fatica a differenziare la propria proposta multicanale o multipiattaforma”.
Per quanto riguarda la frequenza di utilizzo delle fonti di informazione online, il 54,2% degli intervistati (un campione della popolazione italiana fra i 15 e i 55 anni che accede a Internet, per un totale di 816 interviste realizzate con metodo Cawi) ha dichiarato di preferire “siti diversi di volta in volta, raggiunti tramite motore di ricerca”, il 51,1% “le edizioni online dei quotidiani”, il 49,6% “siti e portali generalisti, che offrono informazioni su molti temi diversi”, il 44,4% “siti che trasmettono principalmente video o brani audio”, il 43% “le informazioni di attualità scritte da amici e conoscenti nei social network”, il 39,7% “agenzie di stampa online”, il 38,2% “community, newsgroup, forum aperti a tutti”, il 33,1% “quotidiani online che non acquistano in edicola”, il 30,3% “edizioni online di telegiornali”, il 27,3% “blog i amici e conoscenti”, il 24,4% “”siti che riportano notizie e/o 'servizi' fatti da cittadini”, e solo nelle ultime posizioni “blog di esperti, opinionisti, politici, personaggi noti” (22,4%) e “blog di giornalisti” (20,1%).
“La sfida del cambiamento riguarda anche il nostro Ordine: rimane da affrontare la questione di fondo di una riforma complessiva che tenga conto dei grandi cambiamenti del mondo dell'informazione, a quasi mezzo secolo dalla Legge istitutiva dell'Ordine dei Giornalisti, una riforma che faccia piazza pulita di regole e strutture obsolete ma sappia rilanciare il profilo professionale ed etico del giornalista e tuteli il patrimonio accumulato in cinquant'anni di storia”, conclude Gonzales.

Fonte: Tabloid, Anno XLII, N.4, 2012, periodico ufficiale del Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia http://www.odg.mi.it

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