E’ stato un onore rappresentare la
mia città. Un’esperienza esaltante la mia, consumata in quasi 14
anni di amministrazione che mi ha visto impegnata in molteplici vesti
della nostra città dall’opposizione alla maggioranza al ruolo da
assessore.
Numerose sono state le questioni
affrontate. Alcune risolte. Altre non ancora. E qualcuna forse da
rivedere per risolvere questioni importanti che sotto l’influsso
della crisi assumono indubbiamente dimensioni e caratteri abnormi.
Oggi, per il rispetto profondo che
provo per questa assemblea e per questo consiglio comunale e quindi
per la mia città che mi ha visto attiva per oltre 13 anni, rassegno
le mie dimissioni da assessore al bilancio, tributi e pari
opportunità. Lascio con dolore ed è una decisione sofferta.
Compio questa scelta di distinguo
dall’attuale vicenda amministrativa secondo la coscienza e l’etica
che mi contraddistinguono: Non sarebbe giusto continuare ad occupare
una posizione di visibilità, una posizione remunerata, una posizione
che è in quota al partito di maggioranza per eccellenza, non
condividendo più il percorso del partito nazionale in sé Quando
un partito, dopo aver suscitato così larghe speranze di cambiamento,
degenera in una galassia di scandali tenuti insieme solo dal mito del
capo - non può più produrre politica e governo della cosa pubblica
e per questo motivo ho necessità di riflettere. E’ un partito in
cui non mi sento più rappresentata e non ne condivido più i valori.
Ovviamente l’interruzione del mio
mandato, non mi ha permesso di portare a termine tante delle cose
affrontate, alcune realizzate, altre in itinere, altre ancora da
consolidare, ma ho la certezza però di lasciare a questa città un
lavoro fin qui ben fatto: un bilancio serio, sano, senza sprechi, e
delle politiche alle pari opportunità basate davvero sulla necessità
di valorizzare il ruolo della donna a 360°.
Ringrazio i funzionari , i dirigenti e
tutto il personale comunale, gli elettori che mi hanno delegato in
questi anni e i cittadini tutti. Infine, mi sento in dovere di
ringraziare i consiglieri di maggioranza e le forze di opposizione
oltrechè con stima e affetto il sindaco e i colleghi di giunta.
Lascio oggi con la consapevolezza di
avere lavorato in questi 13 anni e mezzo con impegno e spirito di
servizio, prendendomi cura della mia città che amo profondamente con
onestà e dedizione al di là di eventuali errori commessi o di
scelte che possono essere più o meno condivise.
Non intendo disinteressarmi della cosa
pubblica né con questo dare l’addio alla politica, anzi!
Di fronte però agli eventi emergenti a
livello nazionale ho la necessità di fare delle valutazioni etiche
valoriali e di appartenenza e riflettere per ripartire con nuova
linfa verso nuove avventure soprattutto per il bene della mia città.
Congedandomi da questo consiglio, la
mia casa degli ultimi 13 anni, faccio gli auguri al consiglio
comunale, ai consiglieri di opposizione, alla maggioranza e alla
coalizione di governo della mia città e soprattutto a Paderno
Dugnano.
3 commenti:
Ho letto la notizia anche sugli altri blog padernesi. In attesa di conoscere eventuali altri risvolti mi sento di esternare queste brevi opinioni personali.
La Signora Ruzzon non è certamente una "mInetti".
Anche se non ne ho mai condiviso il pensiero e l' azione politica, rispetto e riconosco il suo percorso, la sua militanza e gli anni di esperienza in Consiglio Comunale. È per questo che non capisco gli insulti che ho letto sul blog paderno 7. Chi critica e offende la Signora per la sua scelta dovrebbe invece indignarsi per i soldi (che sono decisamente molti di più di quelli che percepisce un assessore a Paderno) che vengono spesi per una signorina che passa le sedute di Consiglio Regionale a mettersi il lucidalabbra!
Inoltre ho letto il comunicato del sindaco...bhe mi pare che lla Ruzzon si meritasse qualcosa di più, un pò più di gratitudine da parte dei "suoi". Probabilmente Alparone preferisce quelli (parlo dei suoi assessori e dei suoi consiglieri) che non fanno nulla cosî non sono criticabili e soprattutto quelli che gli lasciano fare quello che vuole. Appunto .... Forse doveva anche lui scegliersi una Minetti.
Detto questo auguri alla Signora Ruzzon, qualsiasi cosa deciderá di fare e ....... Grazie...perchè spero che ilnsuo gesto serva a far cadere questa inutile e fannullona Giunta Padernese! Carola
Se si fosse dimessa dal parlamento,commenterei la cosa dicendo che la Ruzzon è stata coerente, lucida e lungimirante, ma ha lasciato la poltrona di assessore al Comune di Paderno,quindi ovvio che ci sia sotto dell'altro: era così impossibile e paradossale portare a termine un compito prettamente tecnico?
Aris Baraviera
Quando la Nave affonda i "capitani" sono i primi ad abbandonare la stessa. E questo è avvenuto con la Sig.ra Ruzzon, che avendo visto l'andazzo/piega che la situazione stava prendendo, ha deciso di rassegnare le dimissioni, sperando di salvare la faccia... aspettare che le acque si calmino... per poi ripresentarsi in qualche altra situazione/lista/partito... ma la gente non è stupida... e alle prossime elezioni a Paderno Dugnano... la novità farà la differenza. Il Sig. Massetti l'abbiamo già visto e rivisto all'opera... lasciamo stare, il Sig. Alparone l'abbiamo già visto e rivisto all'opera... lasciamo stare...!!! Per Paderno Dugnano serve freschezza, serve novità, servono idee...
Alan
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