mercoledì 26 settembre 2012

Ruzzon: lascio con dolore ed è una decisione sofferta

Ricevo dalla signora Lidia Katia Ruzzon il testo del suo discorso di addio pronunciato ieri sera in Consiglio Comunale. 

E’ stato un onore rappresentare la mia città. Un’esperienza esaltante la mia, consumata in quasi 14 anni di amministrazione che mi ha visto impegnata in molteplici vesti della nostra città dall’opposizione alla maggioranza al ruolo da assessore.
Numerose sono state le questioni affrontate. Alcune risolte. Altre non ancora. E qualcuna forse da rivedere per risolvere questioni importanti che sotto l’influsso della crisi assumono indubbiamente dimensioni e caratteri abnormi.
Oggi, per il rispetto profondo che provo per questa assemblea e per questo consiglio comunale e quindi per la mia città che mi ha visto attiva per oltre 13 anni, rassegno le mie dimissioni da assessore al bilancio, tributi e pari opportunità. Lascio con dolore ed è una decisione sofferta.
Compio questa scelta di distinguo dall’attuale vicenda amministrativa secondo la coscienza e l’etica che mi contraddistinguono: Non sarebbe giusto continuare ad occupare una posizione di visibilità, una posizione remunerata, una posizione che è in quota al partito di maggioranza per eccellenza, non condividendo più il percorso del partito nazionale in sé Quando un partito, dopo aver suscitato così larghe speranze di cambiamento, degenera in una galassia di scandali tenuti insieme solo dal mito del capo - non può più produrre politica e governo della cosa pubblica e per questo motivo ho necessità di riflettere. E’ un partito in cui non mi sento più rappresentata e non ne condivido più i valori.
Ovviamente l’interruzione del mio mandato, non mi ha permesso di portare a termine tante delle cose affrontate, alcune realizzate, altre in itinere, altre ancora da consolidare, ma ho la certezza però di lasciare a questa città un lavoro fin qui ben fatto: un bilancio serio, sano, senza sprechi, e delle politiche alle pari opportunità basate davvero sulla necessità di valorizzare il ruolo della donna a 360°.
Ringrazio i funzionari , i dirigenti e tutto il personale comunale, gli elettori che mi hanno delegato in questi anni e i cittadini tutti. Infine, mi sento in dovere di ringraziare i consiglieri di maggioranza e le forze di opposizione oltrechè con stima e affetto il sindaco e i colleghi di giunta.
Lascio oggi con la consapevolezza di avere lavorato in questi 13 anni e mezzo con impegno e spirito di servizio, prendendomi cura della mia città che amo profondamente con onestà e dedizione al di là di eventuali errori commessi o di scelte che possono essere più o meno condivise.
Non intendo disinteressarmi della cosa pubblica né con questo dare l’addio alla politica, anzi!
Di fronte però agli eventi emergenti a livello nazionale ho la necessità di fare delle valutazioni etiche valoriali e di appartenenza e riflettere per ripartire con nuova linfa verso nuove avventure soprattutto per il bene della mia città.
Congedandomi da questo consiglio, la mia casa degli ultimi 13 anni, faccio gli auguri al consiglio comunale, ai consiglieri di opposizione, alla maggioranza e alla coalizione di governo della mia città e soprattutto a Paderno Dugnano.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto la notizia anche sugli altri blog padernesi. In attesa di conoscere eventuali altri risvolti mi sento di esternare queste brevi opinioni personali.
La Signora Ruzzon non è certamente una "mInetti".
Anche se non ne ho mai condiviso il pensiero e l' azione politica, rispetto e riconosco il suo percorso, la sua militanza e gli anni di esperienza in Consiglio Comunale. È per questo che non capisco gli insulti che ho letto sul blog paderno 7. Chi critica e offende la Signora per la sua scelta dovrebbe invece indignarsi per i soldi (che sono decisamente molti di più di quelli che percepisce un assessore a Paderno) che vengono spesi per una signorina che passa le sedute di Consiglio Regionale a mettersi il lucidalabbra!
Inoltre ho letto il comunicato del sindaco...bhe mi pare che lla Ruzzon si meritasse qualcosa di più, un pò più di gratitudine da parte dei "suoi". Probabilmente Alparone preferisce quelli (parlo dei suoi assessori e dei suoi consiglieri) che non fanno nulla cosî non sono criticabili e soprattutto quelli che gli lasciano fare quello che vuole. Appunto .... Forse doveva anche lui scegliersi una Minetti.
Detto questo auguri alla Signora Ruzzon, qualsiasi cosa deciderá di fare e ....... Grazie...perchè spero che ilnsuo gesto serva a far cadere questa inutile e fannullona Giunta Padernese! Carola

Anonimo ha detto...

Se si fosse dimessa dal parlamento,commenterei la cosa dicendo che la Ruzzon è stata coerente, lucida e lungimirante, ma ha lasciato la poltrona di assessore al Comune di Paderno,quindi ovvio che ci sia sotto dell'altro: era così impossibile e paradossale portare a termine un compito prettamente tecnico?

Aris Baraviera

Anonimo ha detto...

Quando la Nave affonda i "capitani" sono i primi ad abbandonare la stessa. E questo è avvenuto con la Sig.ra Ruzzon, che avendo visto l'andazzo/piega che la situazione stava prendendo, ha deciso di rassegnare le dimissioni, sperando di salvare la faccia... aspettare che le acque si calmino... per poi ripresentarsi in qualche altra situazione/lista/partito... ma la gente non è stupida... e alle prossime elezioni a Paderno Dugnano... la novità farà la differenza. Il Sig. Massetti l'abbiamo già visto e rivisto all'opera... lasciamo stare, il Sig. Alparone l'abbiamo già visto e rivisto all'opera... lasciamo stare...!!! Per Paderno Dugnano serve freschezza, serve novità, servono idee...

Alan