mercoledì 22 agosto 2012

Green Hill, Cisl: prima i cani o i lavoratori rimasti disoccupati?

Tutti noi abbiamo seguito con più o meno attenzione la vicenda dell'allevamento Green Hill. Un luogo dove migliaia di cani di razza beagle venivano allevati e mantenuti per fare da cavie nelle sperimentazioni scientifiche, definite da molti con il termine sbrigativo di "vivisezione", dell'industria farmaceutica. Cosa che avviene legalmente da decenni in Italia e all'estero. 
In un'intervista a La Stampa di Torino, il Segretario Generale della Fai Cisl di Brescia, Daniele Cavalleri, esprime preoccupazione per il destino dei 23 lavoratori oggi disoccupati dell'allevamento Green Hill di Montichiari, sequestrato il 18 luglio scorso dalla Procura di Brescia.
"Io lascio volentieri la ribalta alla Procura, alla Lega antivivisezione e a tutti quelli che sono corsi a mettersi in mostra e a farsi fotografare a Montichiari - dichiara Cavalleri - ma non rinuncio a dire il punto di vista del sindacato: 1) la Cisl è contro la vivisezione; 2) Green Hill ha assunto 23 persone per curare l'allevamento dei beagle: nient'altro; 3) questi lavoratori chiedono rispetto perché non sono né torturatori, né aguzzini; 4) se c'è una scala naturale di valori al primo posto non ci sono rane, cani, maiali, gatti e pesci, ma la persona umana".
Per la Cisl ora la priorità è dare un futuro a quei 23 salariati rimasti senza lavoro. Di certo, continua Cavalleri nell'intervista rilasciata a La Stampa, "non aiuta la decisione di mettere l'allevamento sotto sequestro e di svuotarlo affidando i cani a chiunque ne faccia richiesta. Invito tutti a riflettere sull'assurdità di questa cosa. Sarebbe come se una mattina un Procuratore decidesse di mettere sotto sequestro uno stabilimento di automobili e disponesse che le macchine pronte per la consegna venissero distribuite a chi le chiede. Ci voleva e ancora ci vorrebbe un po' più di equilibrio!".
Su Facebook dove è stata rilanciata questa intervista che propone il dilemma "cani-lavoratori", un lettore, Armando De Giovanni, risponde così:  "Prima i cani: i lavoratori che si prestavano a commettere per lucro certe nefandezze ai danni di animali indifesi è giusto che paghino in prima persona ; io li metterei, insieme ai dirigenti dell'azienda, in galera !".
Questo botta e risposta ripropone un tema antico che poi è lo stesso identico dell'Ilva sequestrata dalla magistratura: l'Italia "sostenibile," che noi cittadini democratici e progressisti vogliamo, può rimenere una Repubblica democratica fondata sul lavoro o deve diventare una Repubblica democratica fondata sulla persona umana (e dunque animale)?
Personalmente penso che non si dovrebbe porre la questione in questi termini. Il lavoro è un fondamentale valore umano, ma non è l'unico valore al quale sacrificare tutto. Dietro ai due approcci, quello del segretario del sindacato bresciano e quello del lettore animalista ci sono due visioni che finora sono state presentate come alternative e antagoniste: da una parte l'idea antropocentrica che mette al centro appunto il lavoro, lo sviluppo e la crescita dell'uomo il quale, per diritto naturale, viene prima di "cani, rane, gatti, maiali e pesci", dall'altra la visione ambientalista radicale che mette al centro invece i diritti degli altri abitatori animali e vegetali del pianeta e considera l'uomo come un "ospite", alla pari degli altri inquilini terrestri, dell'ambiente naturale. Uomo che deve rinunciare a imporre la sua centralità .
La contrapposizione è vecchia, ma forse è tempo di cercare di affrontarla e superarla. Il problema è solo ed esclusivamente  economico e dunque politico. Produrre acciaio in modo sostenibile con l'ambiente umano che circonda gli altiforni è tecnicamente possibile. E' certamente più costoso per i produttori, ma il loro reddito non può venire considerato prevalente, come è stato finora, degli altri interessi in gioco, interessi, è bene ricordarlo, tutelati dalla legge.
Fare sperimentazione farmaceutica senza usare i cagnolini o altri animali è sicuramente possibile, moltissimi farmaci sono infatti non necessari perché le patologie per le quali servono possono venire curate in modo diverso e tradizionale. Oggi moltissimi farmaci, frutto di lunghe sperimentazioni su animali, vengono usati ad esempio per lavorare quando si è malati (anti infiammatori, antidolore, antitosse, antifebbre, antidiarrea, ecc) al posto di stare a riposo a casa assumendo cibi adatti e al riparo dal freddo. Il problema è, come nel caso dell'acciaio, solo economico e di stile di vita.
Superare l'antinomia lavoro-profitto e uomo-natura è la sfida che tutti noi abbiamo davanti e il nuovo modello che i democratici e i progressisti devo riuscire a definire e proporre a tutti è quello che vede al centro la sostenibilità ambientale del lavoro e dell'impresa umane. Questo nuovo equilibrio che impegna la creatività, la ricerca scientifica e tecnologica, l'economia la cultura e la società, è sicuramente l'obiettivo della nuova frontiera politica.

15 commenti:

Alberto ha detto...

Green hill....fantastico. Accentratore incredibile di animalisti ipocriti di ogni dove italiano. Mi sono chiesto come mai tanti animalisti interessati ad adottare GRATUITAMENTE dei costosi cuccioli di beagle (siamo sui 900 € ad esemplare)? Come mai i canili italiani sono pieni di bastardini amorosi se ci sono così tanti amanti dei cani pronti a prendersi i beagle di green hill? Quando i nostri figli saranno cresciuti io e mia moglie prenderemo un gatto. troviamo i persiani stupendi, ma andremo in un gattile e prenderemo li un gatto qualsiasi, basta che abbia un muso carino e noi gli daremo una casa.senza guardare al pedigree....
Mi piacciono gli animali, cani, gatti, conigli, mucche pesci (ho 5 acquari..), però difendo prima di tutto la mia specie. Sono un essere umano e come tale preferisco anteporre la vita umana a quella di altre razze animali.Sono convinto che sia meglio sperimentare su un animale invece che su un uomo. In parte è crudele, ma va considerato che quei beagle esistono perchè c'era la necessità di usarli. così come le migliaia di animali da macello esistono perchè selezionati e curati dall'uomo per poi poterli mangiare.
Poi a guidare tutta la protesta in prima linea mediatica c'era un ex-ministro del turismo che voleva chiudere il Palio di Siena...va beh, lasciamo stare...

Anonimo ha detto...

In risposta al sig. Alberto, constatato dai suoi commenti il tenore della sua scarsa intelligenza, le auguro di rinascere beagle e di finire nei laboratori di Green Hill. Lì, era sufficiente una macchia di troppo sul pelo per finire morti congelati nei freezer. Figuriamoci, quale fine assicurerebbero a un cane con la sua intelligenza.

carlo arcari ha detto...

Cari amici, anonimi e non. Ma perché non discutiamo nel merito delle cose che ho scritto. Il tema da me proposto è il conflitto non superato tra uomo, ambiente, lavoro, economia, natura. Una contraddizione che nemmeno le leggi riescono a comporre dal momento che le ragioni del profitto tendono sempre a violarle. I casi dell'allevamento dei cani da laboratorio come quello dell'Ilva lo dimostrano. I vostri interventi aggressivi e verbalmente violenti che si limitano a schierarsi il primo a difesa dell'antropocentrismo il secondo dell'animalismo, non ci fanno fare un passo avanti nella riflessione. Peccato..

Alberto ha detto...

Viviamo in una società basata sul denaro e sull'avere. di conseguenza tranne in rare occasioni verrà sempre scelta la soluzione che porti al maggior profitto. Siamo portati a volere sempre di più e quindi chi arriva in alto nella scala decisionale ha seguito un percorso che lo induce a volere sempre di più, a qualunque costo. Non importa se calpestando interessi di altre persone o creando problemi ecologici. Molto spesso si sente dire riguardo a politici o dirigenti "se io fossi al posto loro..." ma è possibile che arrivati al posto loro la nostra visione sarebbe cambiata. Di fatto credo che purtroppo chi arriva a poter prendere certe decisioni, penserà sempre al proprio tornaconto. Spesso tali persone coincidono con quelle a cui spetta decidere le leggi creando una situazione da cui non è facile uscire. Forse dovremo arrivare a sfiorare il punto di non ritorno per far si che la situazione migliori davvero.
Per anonimo: chi ha idee diverse, non è necessariamente meno intelligente. Senza alcuna polemica, ma non seguo il suo filo conduttore. nell'altro post considera la vita di un ciclista secondaria rispetto alla possibilità di un pullman di fare una curva, qui preferisce la vita di un beagle a quella di 23 lavoratori che magari hanno una famiglia da mantenere. Forse sarebbe stato meglio per lei nascere in altra forma animale visto che a tratti pare disprezzare l'essere umano. non andiamo oltre, il signor Arcari ha ragione, siamo andati fuori tema e non è corretto.

Anonimo ha detto...

Secondo me c'è anche un problema di sensibilità nel porsi alla discussione. Io non sono un animalista ma non mi permetterei mai di iniziare ad argomentare la questione dicendo che l'uomo è superiore al cane e che gli animali sono carne da macello.
E' come parlare con un credente e usare la bestemmia come intercalare. Questo indipendentemente dalle ragioni di uno o dell'altro.
Aris Baraviera

Anonimo ha detto...

Chi parla di Green Hill deve innanzitutto smetterla di inserire la Brambilla come portavoce degli animalisti (alle manifestazioni non c'era, forse temeva il lancio dei pomodori) e deve fare una severa distinzione tra animalisti anti-vivisezionisti, attivisti (Alf, per la liberazione animale), animalisti che hanno 1/2 animali a casa ma mangiano carne tutti i giorni, politici interessati a conquistare una fetta in parlamento e simpatizzanti animalisti (che non hanno animali ma aspirano ad averne uno di razza, magari gratis). Purtroppo il mondo è bello perchè è vario e in questa vicenda hanno pucciato il becco molte persone, che purtroppo hanno infangato una causa nobilissima e scevra da ipocrisia che è quella della lotta per i diritti degli animali. Per fortuna poi la giustizia fa il suo corso e indipendentemente dalla legalità o meno della sperimentazione animale, Grenn Hill risultava essere un corroborato di corruzione e illegalità. Dato l'accertamento di irregolarità e reati ascrivibili penalmente, l'allevamento è stato chiuso, esattamente come sarebbe stata chiusa una qualunque acciaieria non a norma di legge. Dunque non comprendo come la Cisl metta becco proprio qui a tutelare i lavoratori. Se questi lavoranti per assurdo fossero stati assunti in una casa di tolleranza (anzichè in un allevamento di beagle) sarebbero stati altrettanto difesi??? Eppure lo sanno tutti che la prostituzione è una pratica illegale, perseguibile penalmente, come lo è il maltrattamento animale e l'uccisione per motivi futili. Non c'è molto da commentare. Sabrina

carlo arcari ha detto...

Sabrina, anche tu fai confusione mescolando fatti veri e cose non vere alle tue opinioni, che non sono fatti.
La Cisl deve tutelare la dignità e i diritti dei lavoratori di Green Hill perché questi non hanno fatto niente di illegale. La responsabilità per le illegalità commesse infatti è dei loro datori di lavoro. Il tuo paragone con la casa di tolleranza è assurdo. Allevare animali anche ai fini di ricerca non è vietato dalla legge, mentre aprire un postribolo sì.

Anonimo ha detto...

Caro Carlo non faccio nessuna confusione e nessun favoritismo se è questo che intendi. Mi attengo ai fatti depositati in procura. Ho seguito molto da vicino le vicende di Green Hill, e ci sono intercettazioni (quindi fatti documentabili) che attestano la partecipazione attiva nel reato di maltrattamento da parte dei lavoranti dell'azienza. Secono te è legale che un lavorante sopprima un cane al posto di un veterinario? non lo può fare nemmeno se glielo chiede il datore di lavoro ! è un reato! Allevare cani per sperimentazione non è reato, certo, ma c'è uno specifico testo di legge che afefrma che è vietato a CHIUNQUE maltrattare o uccidere animali senza motivo. Un operaio che sopprime un cane perchè ha una dermatite , si macchia di questo reato doppiamente. Primo perchè non era suo compito (non essendo veterinario) secondo perchè la causa è futile. Non giriamoci intorno per favore, se 2500 cani sono stati SEQUESTRATI ci sono dei motivi ben precisi. Sarà poi il tribunale a emettere sentenze, ma i lavoranti lì dentro sono SOSPESI, perchè l'azienda è legalmente coinvolta in fatti PENALI lì dentro accaduti. Il paragone con la prostituzione regge eccome. La prostituzione è legalmente vietata e chi la fà e chi la istiga si macchia di un reato. Quanto poi sia "umanamente" comprensibile praticarla è un giudizio personale e non una legge. Mi pare che sia tu che metta nella vicenda di Green Hill un certo sindacalismo represso, che non ha ragione di sussistere. Se gli operai della green Hill non avessere ucciso di loro pugno dei cani e i dirigenti non avessero ordinato di impilare 100 cani in un freezer, ora lavorerebbero ancora...non credi??? Qui si stà solo manovrando una situazione che segue il suo iter giudiziario per tirare in causa i soliti dibattiti etici : l'uomo è o non è superiore alle altre specie viventi??? chi è pro e chi è contro, ma a prescindere, i lavoranti di questa azienda hanno le mani sporche di sangue (se vuoi riconoscere che esistono reati contro gli animali pubblicati su tanto di Gazzatta Ufficiale, se invece la legge la detti tu è un altro paio di maniche). Com'è che nessuno si interessa più dei lavoranti della Morini??? hanno trovato posto di lavoro? Green Hill ha aperto una grande ferita d'Italia, qualcosa che l'86% degli italiani sente come abominio verso la propria sensibilità, ovvero la VIVISEZIONE. e' vergognoso persino che si ignori un simile dato in un paese che viene definito "democratico". Qui potremmo aprire un dibattito senza fine, ma chi era sotto i cancelli di Green Hill ha potuto ben respirare il clima di corruzione che ivi ristagnava. Dietro aziende che fatturano miliardi (non milioni, miliardi) di euro, persino la giustizia viene soffocata. 3000 persone sotto a un cancello e 150 forze dell'ordine impiegate in favore di un'azienda privata, non sono fatti che passano inosservati se pensate che solo per il G8 di genova ne sono state impiegate 150.. apriamo anche un capitolo sui mass-media, che sono bravissimia girare le frittate come gli fà comodo, ma 3000 persone sotto a un cancello non erano vandali, squilibrati, o teppisti, ma casalinghe, lavoratori ONESTI (e mi preme sottolinearlo) persone comuni, impiegati , bambini, e udite udite.... persone disabili in sedia a rotelle . Nessuno è contro i lavoratori e il loro diritto al posto di lavoro. ma penso che contro la corruzione e l'illegalità molte più persone dovrebbero indignarsi invece di proteggere coi paraocchi 26 posti di lavoro a fronte di un 15/16% di disoccupzione. Che sono 26 posti di Green Hill, quando ci sono aziende che chiudono solo a causa di un mal-governo imperante? volete lottare per i lavoratori ...sì? benne ! chiedete le riforme del lavoro, chiedete la riduzione della pressione fiscale....perchè diavolo dovete chiedere che 2500 cani vengano soppressi illegalmente da 26 operai corrotti, piegati al volere di una lobbies ???? quando si sveglierà la gente? quando chiemerà le cose col loro nome? quando stanerà i veri colpevoli della disoccupazione?? mah....

carlo arcari ha detto...

Sabrina, per correttezza ti informo che il reato di prostituzione in Italia non esiste, nel senso che se un maggiorenne decide di vendere il proprio corpo per denaro può farlo liberamente e il fatto non è penalmente rilevante se non si configura ad esempio come atti osceni in luogo pubblico. Esistono i reati di favoreggiamento e sfruttamento, però questi sono a carico non di chi si prostituisce ma di chi organizza e sfrutta il traffico sessuale.
Trovo ingiuste e non corrette la tue affermazioni apodittiche sulla presunta complicità dei lavoratori nei reati compiuti a Green Hill e la tua invettiva contro chi difende i "26 operai corrotti piegati al volere di una lobbies" mi appare basata solo sui tuoi pregiudizi. Nessuno dei lavoratori è al momento inquisito e in ogni caso, se risulterà in futuro che i lavoratori hanno commesso dei reati, questo lo giudicherà la magistratura che dovrà provare le singole responsabilità. Le condanne collettive e preventive non esistono nel nostro ordinamento giuridico. Per fortuna.

Anonimo ha detto...

in ogni caso Carlo ammetterai che chi commette reati ne risponde di "tasca sua" e non può trincerarsi dietro a un "mi è stato imposto dal datore di lavoro". Ripeto: ci sono intercettazioni telefoniche che attestano uccisioni avvenute per mano di operai, che sia poi la magistratura ad indagare su fatti e avvenimenti è corretto. Per il momento gli operai sono a "spasso" e ci restano. I cani non sono più sotto sequestro, ma regolarmente affidati, difficilmente torneranno all'azienda. Dico che la Cisl non può e non deve mettere becco su un'inchiesta ancora aperta che vede coinvolti in primis i dirigenti dell'azienda, per ora unici indagati. Gli operai sono stati interrogati e non si esclude che sussistano ulteriori coinvolgimenti anche da parte della Asl, per cui a suo tempo tempo è stato chiesto il commissariamento,proprio in odore della presunta corruzione. Quel che trovo ridicolo è che si pensi ora al futuro di questi "poveri e innocenti" operai, con le indagini ancora aperte , quando ripeto, non è escluso il loro coinvolgimento ATTIVO. Le indagini sono aperte, che la Cisl lasci lavorare i magistrati in santa pace, solo successivamente potrà occuparsi di sindacalismo. Non sono mie opinioni, sono realtà giudiziarie, che come sai, mettono in secondo piano reati minori, come possono essere quelli della "sospensione dal posto di lavoro, per ingiusta causa".
Che sia ingiusta, lo sostieni tu e la Cisl. Sabrina

Anonimo ha detto...

PS: vero che il reato di prostituzione di per se non esiste, proprio perché verrebbe limitata la libertà personale delle persone, ma vero anche che nessuna donna può prostituirsi traendone un profitto, e ciò rende dunque la prostituzione illegale, in quanto NON FATTURABILE. Si può fare solo della beneficienza in merito a ciò. Vietata invece a norma di legge, l’istigazione e lo sfruttamento. Green Hill poteva allevare animali per venderli a scopo scientifico, ma non ucciderli, né maltrattarli, né tantomeno vivisezionarli in loco. Non gli era consentita nemmeno la vendita a laboratori di ricerca che non fossero a scopo scientifico.
Da regolamento regionale nemmeno il locale era a norma. Su 4 capannoni non esisteva un solo locale adibito a “infermeria”, o ad “ambulatorio veterinario” e ciò rendeva IMPOSSIBILE la cura di malattie minori come le dermatiti ad esempio. Questa è stata una grave inadempienza della ASL e del Sindaco di Montichiari, che sebbene se ne sia lavata le mani e dichiarasse pubblicamente la sua impossibilità di intervenire, in realtà è proprio il Sindaco che mette la sua approvazione all’apertura di un allevamento. Se il Sindaco non firma gli allevamenti di tutta Italia non si aprono. Non può essere aperto nemmeno un canile comunale senza la firma del Sindaco o del Comandante dei Vigili in sua vece.
Vedi dunque quanto è complessa la posizione dell’azienda e di tutti gli enti che ci gravitavano intorno?Gli operai devono solo attendere le sentenze di Cassazione e non sperare che l’azienda venga al più presto ripristinata.
Sabrina

Alberto ha detto...

Sabrina , forse non si considera che al giorno d'oggi per non perdere il lavoro si accettano ordini a testa bassa. Vogliamo farne dei criminali? Va bene. Allora per correttezza diciamo che gli animalisti che lei difende sono criminali perseguibili a norma di legge visto che sono entrati in una proprietà privata rubando dei cuccioli di Beagle stimabili sui 900€ a testa? Non voglio dire che l'essere umano è un animale superiore,però mi lascia perplesso vedere come sia l'unica specie che difende le altre più della propria. Ancora oggi resto incredulo pensando all'omicidio del tassista che investì un cane. Poi torno a ripetere, i canili sono pieni e non ha senso. Quando prenderò un gatto ai miei figli prendendolo in un gattille avrò agito meglio di tanti animalisti col loro bel cane di razza,pagato profumatamente e profumatamente cresciuto a suon di pappe costosissime e veterinario onnipresente per un nulla.

Anonimo ha detto...

caro Carlo se ci tengo a fare una severa distinzione nel mondo animalista è perchè ci bazzico ogni giorno, facendo la volontaria, e sò quanto è ipocrita la gente. Non sono qui a giustificare chi ha preso i beagle da Green Hill (perchè è un furto), ma non giustifico nemmeno l'operaio che pur di portare a casa lo stipendio fà un'iniezione letale a un cane ben sapendo che è proibito dalla legge e che qualcun'altro se ne doveva prendere la responsabilità. Il problema dell'umanità non è difendere altre specie a discapito della propria. Qui nulla si toglie agli esseri umani. Io sono stata attivista a Green Hill, eppure mi sono attenuta alle regole, manifestando in modo pacifico. Lottare per la liberazione animale non è solo lottare per Green Hill. Sono vegetariana, molte persone lì erano vegane, contro OGNI abuso sulle specie viventi. Sentivo persone che chiedevano che non fossero calpestate le colture dei campi. Capisci che per mettersi un etichetta di "animalista" non basta nè possedere un cane (di razza o non) nè entrare in un canile e adottarne uno. E' un credo quello di non volere la morte di altri esseri viventi, semplicemente perchè a noi Umani non è necessaria, è solo inutile crudeltà, perpetrata da millenni. I vegani e gli attivisti per i diritti animali chiedono un risveglio di coscienza in primo luogo. Se vuoi parlare di animalisti, parla di queste persone, non parlare di quello che ha a casa un gattino e si sente un animalista, perchè alla prima allergia ti sbatterà un cucciolo in mezzo a una strada. In ogni "gruppo" c'è il buono e il cattivo. C'era chi era lì per fare una guerra di cui non conosce gli estremi. La vera guerra è stata fatta da 50 associazioni che hanno depositato documenti alla Procura della Repubblica. per far mettere i sigilli a una fabbrica che produce milioni di euro non sono bastate le manifestazioni, in ogni nazione servono i documenti che attestano i reati. Se la cisl vuole aiutare questi 26 operai può farlo cercando per loro un nuovo posto di lavoro e non pretendendo che un simile posto riapra i battenti nelle condizioni in cui teneva 2500 cani.
Purtroppo c'è molta gente che si fissa su piccolezze e non vede le cose più grosse. Green Hill ha avuto il grande merito di accendere un faro mediatico sulla questione animale, sulle leggi in loro difesa, sulla sensibilità condivisa di milioni di persone, sulla possibilità di convertire la sperimentazione animale nel rispetto ETICO di altre forme viventi. I canili sono pieni sì, pensa a quale lavoro di squadra c'è dietro a queste strutture. Ci sono anche molti rifugi privati che si auto-mantengono grazie alle donazioni della gente. Le Onlus per esempio. perchè la cisl non difende anche i volontari che lavorano gratuitamente in queste strutture? è difeso solo chi ha uno stipendio a fine mese? perchè la Cisl non lotta per chiedere che anche le Onlus e i rifugi privati (che seguono le stesse regole degli allevamenti) percepiscano denaro pubblico e un minimo di compenso ai migliaia di lavoranti che si fanno intero carico di queste realtà??? in Italia ci sono 800.000 randagi nei canili, credi che dietro ci sia poco lavoro? eppure questa immensa mole di lavoro viene svolta il più delle volte GRATUITAMENTE. Così come avviene per il volontariato del 118. Allora....ma dove stà la CISL ??? chi difende la CISL??? 26 operai con le mani sporche di sangue???? forse un esame di coscienza e la visione di una realtà più ampia, sarebbe la giusta via.... ma la gente si fissa, si fissa su ogni stupidaggine e pensa solo a contarsi i soldi in tasca.sabrina

carlo arcari ha detto...

Cari amici, ritengo che su Green Hill ne avete dette abbastanza, soprattutto Sabrina ha potuto ripetere le sue opinioni e ragioni più volte. Direi che basta così.

Anonimo ha detto...

Buongiorno a tutti la cosa più assurda che è successa è che in attesa di un giusto processo non fatto da animalisti o giornalisti di parte , politici corrotti ecc. ecc ma da giudici imparziali che applicano la legge e raccolgono prove non fantasie, non è neanche iniziato (ricordo che fino al 3°grado di giudizio nessuno è colpevole)un azienda che operava secondo la legge,e 23 famiglie + indotto non da sottovalutare, sono senza lavoro, se questa è l'italia penso che dalla crisi non ci usciremo mai.