martedì 21 agosto 2012

La scuola pubblica tra "superpresidi" e tagli

Ma il Corriere della Sera, il più diffuso e autorevole quotidiano nazionale, c'è o ci fa? Il sospetto che il suo servizio di oggi sulla "superpreside" che a Roma guida sette scuole (tre materne, tre elementari e una media) sia un ennesimo assist al governo dei professori, mascherato da finta notizia è forte. E' impossibile infatti credere che l'ammiraglia della stampa italiana non sappia come vanno le cose da un anno a questa parte nella nostra scuola pubblica.
I "superpresidi" che a causa degli accorpamenti decisi dal ministero si ritrovano a gestire sette scuole sono tanti. A Paderno Dugnano per esempio c'è il dirigente scolastico Mario D'Alesio che tra reggenze e accorpamenti dall'anno scorso dirige tre materne, tre elementari e una media-
Il Corriere, insomma, fa finta di cadere dalle nuvole travestendo di eccezionalità una normalità e per di più dipingendo come "supereroi" dei semplici (bravi e diligenti) impiegati dello Stato. Un'operazione furbastra, molto italiana, che a mio avviso va smascherata e denunciata. Altro che "superpresidi", qui la notizia che viene occultata è che si cerca di affermare come sostenibile e quindi accettabile una situazione che invece è insostenibile e inaccettabile. 
La scuola italiana, a causa dei continui tagli decisi dai governi che si sono susseguiti, da Berlusconi a Monti, è ormai avviata stabilmente sulla strada del degrado. Sventurata quella scuola che ha bisogno di "superpresidi" per funzionare.

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