sabato 23 giugno 2012

Lares: le vittime hanno diritto a lavoro e dignità

La stampa ha riportato ieri la notizia della sentenza di condanna degli amministratori bancarottieri della Lares-Metalli Preziosi. 
L'ex titolare Marcel Astolfi , indagato per bancarotta fraudolenta, è stato condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione. Altri 4 imputati a pene varianti dai 3 ai 2 anni di reclusione. La sentenza conferma quello che i lavoratori Lares hanno sempre detto fin dall'inizio della loro lotta: erano vittime di un amministratore disonesto che con la complicità di un commissario nominato dal Governo si era impadronito della loro azienda (in difficoltà, ma ancora ricca di know how tecnologico e di uno storico marchio), al solo fine di depredarla.
Oggi questi lavoratori si dicono contenti del verdetto del Tribunale, ma sono anche amareggiati dalla consapevolezza che vittime incolpevoli erano e vittime resteranno. Nessuno li risarcirà mai delle sofferenze e della vita stentata che hanno condotto in questi lunghi anni di presidio e di lotta per ribadire la loro dignità, nessuno infine li risarcirà mai restituendo loro un lavoro, cioè un diritto di cui sono stati privati in modo fraudolento.
"Ora ci attendiamo che anche nell'altro processo, quello in cui ci siamo costituiti parte civile e che riguarda il commissario governativo Castellano, accusato di corruzione, venga fatta giustizia – scrivono i lavoratori sul loro blog -. Perchè secondo l'inchiesta in corso, è proprio da quell'episodio di corruzione che comincia il tracollo della Lares, esattamente da quando Castellano, in cambio di una mazzetta, mise la Lares nelle mani di Astolfi dando origine a tutti i nostri guai".
Il lavoro, il rispetto della legalità, della dignità e dell'identità delle persone: sono queste le frontiere della civiltà garantite dalla nostra Costituzione che i lavoratori Lares hanno difeso anche per noi in tutti questi anni e continuano a difendere con il progetto della Cooperativa Lares 2012, un progetto che deve diventare una bandiera per la nostra città: se la nuova realtà produttiva riuscirà con l'aiuto di tutti a decollare sarà il segnale che Paderno Dugnano è davvero una comunità.

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