lunedì 29 luglio 2013

Giosafatte Rotondi, la poesia in dugnanese


Giosafatte Rotondi, cittadino dugnanese (come amava definirsi) imprenditore illuminato, cattolico, antifascista,  poeta, è l'unica gloria locale ufficialmente riconosciuta a livello cittadino. 
Una gloria di quartiere verrebbe da dire, ma non sarebbe corretto dal momento che stiamo parlando di un autore collocato tra i più grandi poeti dialettali milanesi, cioè tra il Porta e il Tessa per intenderci.
Ieri sera una settantina di persone si sono riunite nel cortiletto di Villa Rotondi per ricordare la sua poesia, invitate dall'associazione “Fera de Dugnan” che ha organizzato in collaborazione con la parrocchia di Dugnano e “I amis de El nost paes”, l'incontro di poesia e musica condotto da Alberto Manzoni.
Al centro della serata che aveva un titolo un po' pretenzioso (Fede e libertà, l'attualità dell'Editto di Costantino) la lettura delle poesie di Rotondi che trattavano del rapporto del poeta con la fede, del rapporto del cattolico con i preti e del cittadino con le istituzioni. Sono state lette alcune poesie di Carlo Porta su temi similari e anche una poesia del cantautore francese Georges Brassens, tradotta in milanese da Nanni Svampa.
Una serata piacevole, ma per me lo sarebbe stata molto di più se nel repertorio scelto dai curatori ci fosse stata anche qualche poesia d'amore, una canzone dedicata alla donna amata, a un amore, felice o infelice. Ma Rotondi ne ha mai scritta qualcuna?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io invece sono deluso perché non vengono mai invitati,poeti dialettali padernesi,e ce ne sono
ad esempio lo stesso Manzoni,io,il sign rossetti,il sign.Ripamonti.
pierino favrin