martedì 8 maggio 2012

Elezioni sui blog padernesi: il titolo è

Lo tsunami elettorale che ha investito i partiti del centro destra e in particolare PdL e Lega che escono pesantemente puniti dai risultati di questa competizione non ha per ora provocato reazioni o commenti nel campo politico locale. I partiti tacciono, mentre a commentare l'accaduto sono stati alcuni blog padernesi. Oltre al mio commento di ieri su Padernoforum segnalo quello di Paderno7 e quello de La Scommessa che per diversi motivi appaiono interessanti.
Il voto di ieri ha dato un colpo fortissimo al quadro politico esistente soprattutto con due dati: un'astensione al 33%, e un consenso che è arrivato a superare le due cifre percentuali raccolto dalle liste antipartito del movimento di Grillo. La lettura che io, militante del PD, ne ho dato a caldo, è sintetizzata dal titolo del mio post: "Elezioni: la destra scompare, Grillo fa il pieno, il PD tiene botta".
Paderno7, il blog vicino alla destra cittadina, ha titolato invece: "Amministrative 2012: il vero boom, oggi, è l’astensionismo ed il risultato ottenuto da M5S". La scommessa di Giovanni Giuranna ha titolato: "Dopo le elezioni è tempo di riflettere e trarre le conseguenze", ribadendo una posizione che privilegia non l'analisi puntuale dei voti e del loro significato politico, ma un generico bisogno di riflessione.

Il succo del commento di Paderno7 è il seguente: è finita un'epoca di facili vittorie per la destra le cui "divinità" sono cadute affondate dagli scandali. Il rifiuto dei partiti e della loro politica è stato raccolto meritatamente dal partito di Grillo, l'operazione del Terzo Polo è fallita, Il centrosinistra "tiene bene, con un elettorato fedele e abbastanza saldo, confermandosi nella grande maggioranza dei casi a governo delle città impegnate al voto". Un'analisi che coincide in gran parte con la mia. Locatelli, autore del commento, conclude osservando che si assiste alla rinascita dei partiti e movimenti minoritari e invita la sua parte politica a produrre qualcosa di nuovo a breve prima del tracollo definitivo.
Giuranna nel suo post invece non salva nessuno dalla punizione divina: la destra è da rottamare, la Lega è disfatta, il Movimento 5 Stelle ha vinto, il centrosinistra non va bene perché (afferma citando Niki Vendola) "non è percepito come alternativa del centrodestra". Tutti a riflettere dunque e fare esami di coscienza.
Per chi come me preferisce ragionare dei fatti e non di opinioni e percezioni soggettive, rimane la consolazione dei numeri. Il centro sinistra, che secondo Vendola (alias Giuranna) non sarebbe considerato alternativo alla destra, in provincia di Milano e in buona parte della Brianza o ha vinto al primo turno o è andato al ballottaggio quasi sempre in testa. I numeri dicono che nel milanese il centrosinistra basato sul PD ha vinto in due Comuni e va al ballottaggio in nove città. In 12 città minori hanno vinto liste civiche vicine al centro sinistra. Se si tiene conto che i comuni al voto erano 26 non mi sembra proprio un risultato da buttare.
Più interessante mi sembra riflettere sulla consistenza elettorale del fenomeno 5 Stelle che ha pescato voti dappertutto, ma non sembra in grado di fare convergere sul suo progetto quello che è il primo partito italiano: l'astensione. L'analisi del voto grillino infatti dice che il 30% dei suoi voti provengono dal centro destra, il 30% dal centro sinistra, il 30% dall'astensione e il resto dagli altri partiti. Il radicamento della sua proposta politica insomma sarà la sfida che i partiti tradizionali dovranno accettare.

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