I quotidiani parlano molto dei dieci "paperoni" italiani che sarebbero più ricchi di 3 milioni di poveri. Un dato che indica la vittoria definitiva del patrimonio sul reddito, cioè della finanza sul lavoro. Ma la top list degli italiani più ricchi ci indica anche un'altra cosa importante sulla quale riflettere e cioè come viene creata oggi la ricchezza nel nostro Paese.
Scorrendo la lista degli ultra miliardari in euro si scopre che al primo posto dei prodotti made in Italy che fanno più soldi c'è la Nutella, seguita dagli occhiali di Luxottica. Al terzo e al quarto ci sono due marchi della moda di lusso e al sesto posto c'è il monopolista (grazie alla politica), delle Tv commerciali nazionali.
Al quinto posto ci sono gli eredi di un grande gruppo impiantistico del settore petrolchimico ed energetico e al settimo posto il leader nella distribuzione internazionale di prodotti farmaceutici. Chiudono la top ten due famosi marchi della moda di massa del Nord Est.
Insomma l'Azienda Italia è tutta qui; se si esclude i Gruppi Techint e Allianz Unichem, il resto è fatto di imprese che producono cose sulla quali è difficile garantire il futuro a una grande potenza economica mondiale come la nostra, potenza che proprio per questo si avvia diventare una "ex". Dolcetti, montature di occhiali, moda di lusso e a buon mercato, scarpe "che respirano", editoria e pubblicità locali (che altro è Mediaset?) non bastano certo a mantenere il Paese nel gruppo di testa del mondo industrializzato. Dove sono le aziende hi tech, che fanno la ricchezza di Usa, Canada, Cina, Giappone, UK , Germania, Francia?
La Top Ten made in Italy dimostra che con questo modello di impresa e di piccolo capitalismo familiare, quasi tutto ancora di prima generazione, non c'è un gran futuro per noi. A fronte di questa realtà, l'idea del governo Monti di riuscire farci uscire dal buco nel quale siamo finiti soltanto comprimendo i diritti dei lavoratori e riducendo i loro già magri guadagni per farci diventare attrattivi agli occhi della finanza mondiale, appare illusoria e velleitaria.
Anche perché questa è stata in buona sostanza l'idea guida dei governi di destra che si sono succeduti dal 1994 a oggi. Con questi bei risultati.
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