“Al momento dell’incidente all’Eureco di Paderno Dugnano avevo auspicato che si accertassero le responsabilità, perché un episodio così grave non poteva essere solo frutto di una fatalità. Ora la giustizia farà il suo corso e noi attendiamo fiduciosi che si faccia chiarezza sull’intera vicenda”. Con queste parole, Ezio Casati, vicepresidente del Consiglio provinciale commenta l’arresto di Giovanni Merlino, titolare della azienda chimica Eureco.
“Per quanto mi riguarda – aggiunge Casati - negli anni in cui sono stato sindaco di Paderno Dugnano dal 1995 al 2004, ho combattuto perché la Regione Lombardia, ente deputato, non concedesse l’autorizzazione ad un’impresa che veniva localizzata tra il canale Villoresi e la superstrada Milano-Meda, a qualche metro sia dalla via d’acqua che dall’arteria viabilistica. La Regione Lombardia non ha condiviso la nostra preoccupazione e il Tar, a cui noi poi facemmo ricorso, respinse anche la nostra ultima speranza”.
“A noi destava grande preoccupazione – continua Casati - che una persona, già condannata per reati analoghi a quelli che ora gli vengono imputati, potesse continuare ad esercitare la stessa attività. Quello che ora chiediamo è una mappatura degli impianti di questo tipo presenti in Provincia di Milano e la massima vigilanza. La speranza è che questa vicenda possa ora almeno servire a prevenire altre tragedie di questo genere”.
2 commenti:
A scanso di equivoci - non fugati neppure nella iniziativa del 17 novembre 2011 in Tilane sulla salute nei luoghi di lavoro - e solo per informazione aggiungo che negli anni in cui sono stato sindaco e cioè dal 2004 al 2009 abbiamo continuato a mantenere una linea di rigore e di contrarietà a tutte le richieste di autorizzazione avanzate dalla ditta.
Non così si sono comportate in questi anni le autorità regionali chiamate a valutazioni più aderenti agli interessi dei territori e alle opinioni manifestate dalle amministrazioni comunali.
gianfranco massetti
Abbiamo capito ora perchè le autorita' regionali hanno sempre aderito alle richieste della ditta.
Federico
Posta un commento