lunedì 3 ottobre 2011

3 euro ad articolo: giornalisti in piazza contro lo sfruttamento

Riprendo questo articolo scritto dalla collega Daniela Giammusso dell’ANSA sulla manifestazione in programma il 7-8 ottobre a Firenze, indetta dall'Ordine dei Giornalisti per ridare una nuova dignità alla professione, contro lo sfruttamento e per un'informazione di qualità. 
Da giornalista pensionato che ha alle spalle decenni di precariato aderisco alla manifestazione e osservo che non può esserci stampa libera se i giornalisti precari che ormai producono più del 50% dei contenuti dei giornali, sono costretti a subire questo schifo di condizione. I cittadini-lettori per primi devono capire che il precariato imposto a chi fa questa professione, limita e nega pesantemente la stessa libertà di espressione, il diritto di critica e di cronaca. Cioè la libertà di tutti noi.

“Bisogna spezzare questa poco nobile sinergia tra alcuni editori disinvolti e la catena di comando di giornali e agenzie, perchè è impossibile che i direttori non sappiano che un pezzo pubblicato dal loro giornale viene pagato 2-3 euro”. Ad annunciarlo, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino che, presentando oggi il programma dell’iniziativa, ha più volte ringraziato, Carlo Malinconico, il presidente della Federazione Italiana Editori Giornali, della sua adesione.
“Non deve esser stato facile - spiega -. Immagino abbia avuto pressioni per sottrarsi all'invito, ma ha reagito con una determinazione che gli fa onore, interrompendo un silenzio che per troppo tempo la Fieg ha tenuto su questa situazione”. Al centro delle due giornate, realizzate in collaborazione con la Federazione Nazionale della Stampa, Associazione Stampa Toscana e Ordine Regionale dei Giornalisti della Toscana, ci sarà la situazione di migliaia di giovani giornalisti, per i quali, dice Iacopino, “parlare di nuova schiavitù non credo sia un'esagerazione”.
“Siamo in notevole ritardo, ma bisogna porvi un freno - rilancia Iacopino -. Una volta stilati i contenuti, speriamo che la Carta di Firenze ci dia anche gli strumenti giuridici e che il sindacato la assuma come punto di riferimento alla discussione del contratto di lavoro”.
Si parte dunque venerdì al Teatro Odeon con la sezione a microfono aperto 'Mi presti due euro? No, ti scrivo un articolo’ e l'elaborazione dei contenuti della Carta. Sabato, la tavola rotonda 'Cinquanta centesimi a pezzo? È dignità?’.
Il ddl sull'equo compensò, alla quale parteciperà Malinconico, con il segretario dell'Ordine dei giornalisti Giancarlo Ghirra, il relatore sulla proposta per l'equo compenso e l'Fnsi, con il segretario Franco Siddi o il presidente Roberto Natale. “La risposta dei colleghi è entusiasmante -, racconta il coordinatore del gruppo di lavoro Fabrizio Morviducci -. Dal 5 settembre la pagina Facebook Giornalisti & giornalismi ha avuto più di 2mila utenti attivi e i post 91mila visualizzazioni. Arriveranno pullman dal Lazio, Veneto, Lombardia, Piemonte e per chi non potrà esserci trasmetteremo tutto in streaming”. Se solidarietà e aiuto sono arrivati dal presidente del Consiglio comunale di Firenze, dalla Regione Toscana, dai cittadini con la campagna di ospitalità gratuita 'Adotta un giornalista’ e persino dalla Comunità islamica di Firenze, l'unico che “a oggi non ci ha neanche risposto - conclude Iacopino - è Matteo Renzi, proprio il sindaco che si dice tanto attento ai giovani”.

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