giovedì 1 settembre 2011

Ministeri a Monza: fine della farsa leghista

Tutti, meno i leghisti, l’avevano subito definita “una buffonata”, ma che il partito di Bossi, dopo tanti strepiti e ultimatum, l’avrebbe mollata così presto e in modo così plateale e spudorato non me lo immaginavo proprio.
Ormai anche i padani meno illusi lo stanno capendo: il loro partito si sta squagliando alla prova dei fatti, grandi (la manovra) e piccoli (i ministeri nella Villa Reale di Monza) e mostra a tutti la corda. Che non appare molto dura, ma piuttosto decomposta.
Stamattina una delegazione di commercianti di Padova (vedi foto Fotogramma-Corriere della Sera) che volevano incontrare i ministri Calderoli e Tremonti è rimasta molto delusa perché non ha trovato nessuno mentre i capi padani avevano assicurato che dal 1° settembre sarebbero stati lì a ricevere cittadini e imprenditori.  Solo il capo di gabinetto del ministro Calderoli, poco prima delle 10.30 è arrivato per aprire la porta a vetri degli uffici. I padovani non l’hanno presa affatto bene “Quello che sta facendo in questi giorni la politica, la Lega in testa, è devastante – hanno commentato i commercianti veneti – per mantenere un elettorato che sta perdendo, stanno massacrando il Paese. La gente e molto delusa. Questa sembra una sede provinciale del partito non quella di uffici ministeriali. C’è alla parete una foto di Bossi da giovane e sul ripiano una scultura souvenir di Alberto da Giussano.  Gli scaffali dei mobili sono vuoti e sembra più un allestimento da fiera che un ufficio operativo come invece avevano promesso”. Non è questo certo questa finzione che si aspettava il Nord Est. Chissà cosa scriverà domani la Padania?

1 commento:

Anonimo ha detto...

I leghisti son bravi solo a far girare le salamelle.

Aris Baraviera