Il popolo della festa crede in Penati e dà la linea al PD

“PD: basta sparare su di noi, il popolo della festa scaccia i fantasmi”. Con questo articolo pubblicato di spalla sulla prima pagina dell’edizione milanese di Repubblica si raccontano le reazioni al caso Penati, raccolte ieri sera tra i volontari della Festa Democratica che si è aperta nell’area del Palasharp di Lampugnano. 
l cronista ha intervistato i volontari, militanti e simpatizzanti del Pd che servivano ai tavoli della grande griglieria-pizzeria e tra questi ha raccolto in merito a Penati solo una sostanziale difesa del dirigente del partito. Insomma la base ha fatto quadrato attorno all’ex presidente della Provincia di Milano ed ex sindaco di Sesto San Giovanni e non ha niente da rimproverargli.

A deludere i giornalisti che si aspettavano forse qualche polemica o qualche presa di distanza, sono stati anche i giudizi di Oscar Figus e Giovanna Baracchi, rispettivamente coordinatore e consigliera del quartiere Dugnano del Partito Democratico. Due posizioni, quelle degli esponenti padernesi sostanzialmente in linea, che nei fatti difendono Penati e approvavano il suo comportamento nei confronti della magistratura inquirente. “Per me è innocente – ha detto senza mezze misure Giovanna Baracchi – e resta un punto di riferimento. Non mi piace tutta questa pressione su di lui per fargli rinunciare alla prescrizione. Noi siamo diversi, ma dovremmo essere anche più uniti”. Oscar Figus ha confermato la sua posizione già espressa su questo forum: “Garantismo sempre e presunzione di innocenza. Anche per Berlusconi si intende. Il giustizialismo non mi piace”. 
Insomma le polemiche interne sul caso Penati vengono respinte dai militanti milanesi i quali invitano invece il partito a guardare avanti, a impegnarsi di più nella lotta contro il governo Berlusconi e la sua manovra iniqua e antipopolare. Come sempre la base che si conferma più intelligente politicamente e più unita dei dirigenti, nei momenti difficili interviene a dare la linea.