Tagliare i costi della politica, cioè tutto quello che nella manovra del Governo non si trova. I partiti populisti strillano, accusano, si agitano, ma non fanno niente per ridurre sprechi, stipendi e privilegi. C’è invece chi fa delle proposte e chiede di cambiare strada indicando concretamente le misure da prendere a livello locale. Insomma i partiti politici non sono tutti uguali.
Di seguito elenco le 10 PROPOSTE che fa il Partito Democratico della Lombardia, per incominciare a intervenire nella nostra Regione indipendentemente dal Governo nazionale.
1) Eliminazione del vitalizio, taglio delle indennità di fine mandato e delle indennità mensili dei consiglieri regionali secondo la proposta di legge del PD lombardo già formalizzata il 28 giugno scorso, da approvare entro ottobre.
2) Soppressione della Provincia di Milano e costituzione della Città Metropolitana Milanese per la gestione associata dei principali ambiti di governo: trasporti e infrastrutture, urbanistica e territorio, servizi socio-assistenziali, ecc.
3) Attuazione delle Unioni dei Comuni per tutte le realtà locali sotto i 5.000 abitanti, anche attraverso una legge regionale di riordino territoriale che definisca i meccanismi di premialità e gli ambiti territoriali ottimali.
4) Razionalizzazione delle Province lombarde secondo la proposta di Legge Costituzionale presentata dal PD in Parlamento (accorpamenti, ecc.).
5) Liberalizzazione del settore del trasporto pubblico locale regionale -a partire da quello ferroviario- per promuovere vera concorrenza.
6) Taglio radicale delle società partecipate da Regione, Province e Comuni eliminando innanzitutto gli organi societari per le società “in house”.
7) Soppressione e fusione di enti intermedi e strumentali partendo subito dai Consorzi di Bonifica, dall’unificazione di società come Finlombarda e Cestec, anche con l’eliminazione contestuale di tutte le società sotto-partecipate.
8) Riorganizzazione della governance e delle funzioni di Asl e Aziende Ospedaliere di concerto con gli Enti Locali, restituendo ruolo effettivo anche ai Sindaci.
9) Superamento dei “Pirellini” (sedi distaccate della Regione) presenti nelle province lombarde.
10) Soppressione delle figure dei 4 Sottosegretari e dei 4 Delegati istituiti dal Presidente Formigoni.
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