giovedì 27 gennaio 2011

Rho-Monza: Serravalle vuol aprire i cantieri entro l'anno

Ricevo da Emiliano Abbati questa cronaca della seduta di ieri della Commissione di Garanzia e Controllo del Consiglio Provinciale di Milano dedicata all'audizione dell'amministratore delegato e del presidente di Serravalle Spa.

Mercoledì mattina ero presente, insieme ad altri cittadini di Paderno Dugnano, alla seduta della Commissione di Garanzia e Controllo del Consiglio provinciale di Milano. L'oggetto della seduta alla quale hanno partecipato moltissimi consiglieri provinciali, segno che l'argomento in discussione è di notevole interesse, era l'audizione dei vertici della società pubblica Serravalle nelle persone del presidente, Marzio Angnolini e dell'amministratore delegato, Federico Giordano. Assente giustificato il presidente Podestà, assente ingiustificato, De Nicola, assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti. Amministrazione Comunale di Paderno Dugnano, non pervenuta.
Dopo l'introduzione da parte del consigliere Gatti, il manager Giordano ha snocciolato le cifre relative al bilancio 2010 di Serravalle dal quale si evince che la società è in ottimo stato di salute tanto da poter sostenere i futuri sforzi economici, Rho-Monza compresa, senza alcun patema anche a fronte dell'ottima capacità di generare reddito (+4,5% sul 2009). Mi chiedo pertanto come mai a fronte di tutto questo denaro in entrata non sia possibile sostenere i costi dell'interramento? Forse perché Serravalle con i nostri soldi, partecipa-finanzia, come confermato dallo stesso Giordano, l'autostrada Brescia-Padova o la società che gestice l'aeroporto di Voghera?

Proseguendo nella sua esposizione, Giordano, in riferimento al progetto della Rho-Monza, afferma che i costi dell'interramento sono insostenibili in quanto doppi rispetto al progetto fuori terra. A quest'ultima, ennesima, affermazione, scorretta, replica immediatamente il consigliere Ezio Casati precisando che i dati di Serravalle, sui costi dell'interramento, sono palesemente gonfiati, come più volte dimostrato dal CCIRM nelle varie sedi ufficiali e non.
Giordano chiude il suo intervento dichiarando che tutti i cantieri, in carico a Serravalle, (TEM, Bre-Be-Mi e Rho-Monza) apriranno nel corso del 2011. Prende quindi la parola il consigliere Ezio Casati il quale dichiara, pur non nascondendo le responsabilità dell'Amministrazione Provinciale precedente, che Serravalle, in quanto Società Pubblica, ha il dovere etico e morale di non danneggiare i cittadini della Provincia , ivi compresi quelli di Paderno Dugnano, con opere dannose e pericolose per la loro salute. Aggiunge che all'avvio dei cantieri in Paderno si verranno a creare con ogni probabilità grossissimi problemi, di gestione della comunità cittadina. E' anche per questo motivo che nei prossimi giorni incontrerà il Prefetto di Milano in quanto responsabile dell'ordine pubblico.
Rispetto al problema delle responsabilità in capo a Serravalle il Presidente Agnolini dichiara, precisando, che il suo mandato come quello di tutto il consiglio d'amministrazione è in scadenza, che la scelta di affidare al Provveditorato alle Opere Pubbliche la gestione del progetto di ampliamento della Rho-Monza é stata presa dal Consiglio Provinciale e che, pertanto, non è titolato a decidere in merito all'interramento. La seduta si conclude con l'aggiornamento della Commissione nella seconda metà di febbraio per consentire anche al Presidente Podestà, di essere presente.
Chiudo con alcune considerazioni personali: Serravalle impegna i soldi, di noi contribuenti, in finanziamenti, a favore, di società che operano al di fuori della nostra provincia invece che destinarli, come doveroso, alla copertura dei costi, aggiuntivi, per la realizzazione dell'interramento. Sarebbe opportuno che la giunta provinciale spingesse Serravalle a compiere questo atto di giustizia.
Visti i tempi strettissimi ( apertura cantieri nel corso del 2011) serve che, L'Amministrazione Comunale, chiarisca, definitivamente, se il ricorso, nei confronti della Provincia di Milano, è stato predisposto e avviato o se, invece, ci si limita al ricorso nei confronti di Serravalle, in merito all'iter di esproprio dei terreni, salvaguardo i soldi ma non la salute. A seguito di quanto dichiarato, dai vertici di Serravalle, credo sia arrivato il momento di rompere gli indugi e chiamare i nostri concittadini, in primis quelli direttamente coinvolti dai futuri lavori, e le forze sociali, ad una forte mobilitazione sperando di avere, al nostro fianco, tutta l'Amministrazione Comunale.

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