venerdì 28 gennaio 2011

I tromboni dei salvatori della Patria

Ho letto l'ultimo comunicato stampa emesso oggi dalla coppia che dice di governare la città mentre non sembra fare altro che alimentare una indefessa attività di propaganda basata sulla gara a chi dei due la spara più grossa.
Il comunicato di cui parlo è relativo alla vicenda "Inceneritore" che come tutti sappiamo pende sulla nostra testa perché non è stato ancora deciso niente al riguardo dalla Conferenza dei Servizi della Provincia di Milano che da 10 mesi concede proroghe alla Paderno Energia, presentatrice del progetto di impianto, per consentire all'azienda di depositare le documentazioni mancanti. Pare che finalmente la Provincia abbia deciso di porre fine a questo scandaloso ritardo e abbia fissato la data per la consegna dei documenti richiesti entro e non oltre il 15 marzo prossimo. Questa comunicazione, che non dimostra altro se non la volontà di stabilire il termine di consegna (tra due mesi) per documenti che avrebbero dovuto essere presentati sei mesi fa, viene utilizzata dai due per strombettare un proclama nel quale si incoronano salvatori della Patria e affermano senza alcun appiglio logico due cose assolutamente non dimostrate nè dimostrabili: 1) che il progetto di inceneritore è stato di fatto già bloccato dalla Provincia, 2) che a determinare "chiaramente e inquivocabilmente" il blocco dell'impianto, sarebbe stata la famosa revoca del permesso a costruire decisa a suo tempo dalla giunta di destra.
La cosa più improbabile è naturalmente il pistolotto propagandistico finale con il quale i due affermano di aver liberato la città da "una delle eredità più pesanti  che questa Amministrazione ha dovuto gestire: come sempre con trasparenza e fermezza". Che dire mi auguro per la città che i due "trasparenti" abbiano davvero ricevuto assicurazioni dai loro capi in Regione e Provincia e che la Conferenza dei Servizi il 15 marzo respinga "chiaramente e inequivocabilmente" il progetto di Paderno Energia, perché se così non fosse ne vedremmo delle belle.

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