mercoledì 26 gennaio 2011

La memoria è giustizia ed esercizio quotidiano di etica civile

Domani si celebra il Giorno della Memoria e le iniziative organizzate a Paderno Dugnano prevedono alle ore 9.00 un presidio dell'ANPI al Parco della Memoria di Calderara. Seguirà alle 10.00 la deposizione delle corone alla presenza di autorità e degli studenti delle scuole medie Allende-Croci. Alle 10.30 corteo per le vie di Calderara e incontro al centro Arci del quartiere con il presidente regionale dell'ANPI, Antonio Pizzinato.
Sabato 29 gennaio, sempre al Centro Arci di Calderara, alle ore 21.00, spettacolo teatrale "Umanità ridotta all'osso" della Compagnia Teatro degli Stracci.
Queste le iniziative cittadine. Sul tema della Shoah ieri il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli ha pubblicato un editoriale che merita di venire riletto e meditato. Nel suo intervento il direttore che è anche presidente della Fondazione per il Memoriale della Shoah di Milano da realizzare al binario 21 della stazione centrale (è lo scalo sotterraneo da dove sono partiti i treni verso i lager) riafferma che "La memoria è giustizia ed esercizio di etica civile. Quotidiano". Un impegno che deve far parte della nostra vita di tutti i giorni e non ricordato solo una volta l'anno.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Per favore concentriamo l'attenzione solo sulle vittime perchè"La guerra non è un gioco di famiglia in cui i giocatori sono lealmente ligi alle regole.Dove sono in ballo la vita e la morte,obblighi e regole vengono meno"Albert Einstein.....La guera "l'è semper el vurè de certi om-che giughen a dedcid la sort del mund-cume a giugà cui suldatin de piumb-a l'è un cuncet che ghem de ribelas-nesun el ga de digh che ghem de tas-a ghem de vif in pas in su sta tera-e in nesun post che ghe sia pu la guera"P.F.
L'anno venturo ricorre il 30°anniversario del massacro di Sabra e Shatila,donne vecchi e bambini,domani un minuto personale di raccoglimento anche per loro.
Pierino Favrin

Giovanna B. ha detto...

non capisco le parole del sig. Favrin...gradirei anche una bella traduzione in lingua italiana
grazie
cmq è giusto ricordare un genocidio di tali dimensioni e crudeltà....

Anonimo ha detto...

Cara Giovanna B
Io sono poeta dialettale milanese anche se di origine veneta.
I versi sono di una mia poesia intitolata Qulqualber dedicata al sacrificio di un battaglione di carabinieri,giusto in tale località, in Africa orientale durante la seconda guerra mondiale.
La guerra...."E'sempre il volere di certi uomini- che giocano a decidere la sorte del mondo-come a giocare coi soldatini di piombo-è un concetto cui dobbiamo ribellarci-nessuno deve dirci che dobbiamo tacere-dobbiamo vivere in pace su questa terra-in nessun posto che non ci sia più la guerra.
cordialmente
Pierino Favrin

Giovanna B. ha detto...

La ringrazio per la traduzione..non ero a conoscenza di questa sua vena poetica dialettale...un Giosafatte Rotondi dei giorni nostri...complimenti!