La vittoria di Alparone, tanto più clamorosa perché conquistata al primo turno, fa discutere. Gli "analisti" locali di flussi elettorali nei bar e nei negozi ricostruiscono così le ragioni della sconfitta di Massetti: una parte dell'UDC ha votato per il farmacista di Cassina Amata che probabilmente senza il soccorso bianco degli elettori del partito di Casini avrebbe dovuto affrontare il ballottaggio. Con tutte le incognite che il secondo turno sempre riserva ai candidati del centro destra perché il loro elettore è meno fedele e meno disposto a votare per due volte.
In effetti leggendo i dati dei consensi elettorali espressi si vede che sono stati almeno 400 gli elettori dell'UDC che hanno votato per Alparone il quale non a caso in campagna elettorale si presentava ai negozianti padernesi affermando di contare anche sul voto "della Margherita". Così affermava il leader del centrodestra lasciando perplessi gli ascoltatori più avvertiti, ma meno "italiani", convinti che "la Margherita" non esistesse più.
Contro Massetti probabilmente hanno giocato anche le manovre che nel mondo ex democristiano tendono a ricostruire un partito di centro riunificando quelli che oggi stanno senza molta convinzione nei due partiti maggiori senza sentirsi a casa. Nel PD questo vuol dire sul piano elettorale un sostegno freddo agli esponenti più legati al vecchio Pci, come è il caso dell'ex sindaco di Paderno Dugnano, poco amato in verità anche da una parte del suo partito.
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