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martedì 8 ottobre 2013

Vajont: Paderno ricorda


Domani sera alle 21, all'Auditorium Tilane, ultimo appuntamento per il ciclo "50 anni fa la tragedia del Vajont... Paderno Dugnano ricorda".
La serata prevede un filmato e una mostra fotografica raccolti dalla delegazione di Paderno Dugnano (alcuni rappresentanti delle associazioni di A.I.E.A, Medicina Democratica e Circolo Eco-Culturale/Arci La Meridiana) in occasione del cinquantesimo anniversario della tragedia. Momenti della "notte bianca", appena trascorsa, sulla diga del Vajont e visite in alcuni dei luoghi del disastro che si potranno vedere nel filmato e reportage fotografico. La mostra sarà visitabile dall’8 al 10 ottobre.
Segnalo ai lettori anche la visita al sito Dentro il Vajont dove è possibile vedere un reportage multimediale realizzato dalla rivista Focus che ci consente di esplorare la diga, grazie a un filmato e una fotogallery. Nel reportage si fa la storia dell'opera prima della frana, si racconta come e perché è successo il disastro che provocò la strage, e quello che avvenne dopo, il processo e la vita della gente della valle.

venerdì 4 ottobre 2013

Vajont: una strage "pilotata"?

Martedì scorso, nel corso della serata dedicata al Vajont che si è tenuta presso l'auditorium Tilane, una dei due superstiti della tragedia venuti a Paderno Dugnano per ricordare quella strage, ha parlato di "frana provocata" dai tecnici della società proprietaria della diga. Maggiori informazioni al riguardo si possono leggere in quest'articolo pubblicato il giorno 1 ottobre dal sito Meteoweb che riprende una notizia diffusa dal quotidiano Il Gazzettino. Ecco il testo

Una indagine preliminare su una lettera in cui si parla del disastro del Vajont in conseguenza di una sorta di ‘frana pilotata’, pubblicata da ‘Il Gazzettino’, è stata aperta dalla procura della Repubblica di Belluno. Nella lettera la figlia del notaio Isidoro Chiarelli, morto 9 anni fa, riferisce di un dialogo avvenuto nello studio notarile tra dirigenti della Sade in cui si parlava di pilotare il 9 ottobre il distacco della frana dal monte Toc facendola cadere nell’invaso senza bisogno di avvertire la popolazione.
E’ una indagine preliminare – ha detto il procuratore della Repubblica di Belluno, Francesco Saverio Pavone, interpellato dall’ANSA – su questa circostanza di cui nessuno, a quanto pare, conosceva l’esistenza. E’ solo una indagine conoscitiva su una ipotesi che, se si dimostrasse essere vera, potrebbe cambiare la ricostruzione della storia. Tuttavia, allo stato, e’ solo una questione da verificare e non ci sono ne’ indagati ne’ ipotesi di reato”. Per il procuratore, si tratta di capire perche’ la vicenda ”emerge a 50 anni di distanza dalla tragedia. Nella lettera si parla anche di asserite pressioni che avrebbe subito il notaio al fine di impedirgli di parlare pubblicamente di quanto avrebbe appreso nel suo studio. Insomma, nel complesso e’ una storia che merita attenzione”.
Durante il dialogo tra i rappresentanti della Sade si sarebbe detto che tutti i residenti quella sera sarebbero stati davanti alla televisione per una partita di calcio, che l’onda avrebbe avuto una altezza massima di una trentina di metri e che ”per quei quattro montanari non e’ il caso di preoccuparsi troppo”. Sul piano dei possibili sviluppi dell’indagine preliminare, il magistrato ha detto che si trattera’ anche di capire quali possano essere stati i protagonisti del dialogo nello studio notarile, ricordando che, se mai in linea di ipotesi dovessero emergere circostanze legate a persone indagate all’epoca, per il Vajont c’e’ gia’ stato un iter processuale conclusosi con alcune condanne e che non si puo’ procedere nei confronti delle stesse persone per gli stessi reati giudicati. ”Allo stato, comunque – ha ricordato Pavonedobbiamo capire perche’ questa vicenda emerge solo oggi”. Il magistrato nell’arco della giornata fara’ anche acquisire agli atti la deposizione resa dal notaio nel corso della fase processuale e depositata pare in uno dei faldoni del processo presso l’Archivio di Stato di Belluno.

giovedì 3 ottobre 2013

Vajont-Paderno, per non dimenticare

E' stata emozionante la serata dedicata all'incontro martedì scorso con alcuni superstiti della  tragedia del Vajont, alla quale hanno partecipato, tra tante altre associazioni e comitati, anche le vittime della tragedia dell'amianto. All'incontro è stato presentato il libro della giornalista Lucia Vastano: "Vajont, l'onda lunga" che racconta l'altra tragedia, quella civile subita dai superstiti dopo la strage. 
Le similitudine delle esperienze, lo stesso modus operandi dei grandi interessi economici nei confronti dei cittadini e dei lavoratori di questo nostro Paese continua tutt'oggi, anche a Paderno Dugnano come dimostra la strage dell'Eureco e quello che sta avvenendo con la Rho-Monza.
Politici e istituzioni collusi e complici con il capitale finanziario che specula sui beni comuni, acqua, aria, suolo, non ascoltano i cittadini  e non rispettano il loro sacrosanto diritto alla vita e alla salute. Così si è lasciata fare illegalmente i suoi sporchi affari un'azienda pericolosa che trattava rifiuti tossici e nocivi, che ha distrutto la vita di quattro persone e ne ha segnate quella di molte altre, così si lascia costruire un'autostrada  con 14 corsie a cielo aperto che passeranno a pochi metri dai balconi delle case, a pochi metri da scuole elementari e materne , nonostante mesi e mesi di battaglie portate avanti dai cittadini che chiedono l'interramento.
Sono passati 50 anni dall'olocausto del Vajont ma non è cambiato nulla. Per questo la memoria di quanto è accaduto nel Vajont deve ricordarci che queste tragedie si ripetono e si ripeteranno ancora se non prenderemo coscienza e non faremo niente per fermarle.
Questo fine settimana si può partecipare alla "Notte bianca" per non dimenticare che si terrà sulla frana del Vajont la notte fra il 5 e il 6 ottobre. Per i padernesi che vogliono esserci il punto di ritrovo è il parcheggio dell'Unes in via C. Battisti (uscita superstrada Milano Meda) alle 5,45 di sabato 5 ottobre..
Per le adesioni telefonare al n. 392 2128038 (Lorena Tacco)

lunedì 30 settembre 2013

Ecomostri: Vajont ieri, Rho-Monza domani

A proposito di ecomostri, domani sera all'auditorium Tilane  ci sarà la presentazione del libro "L'onda lunga"  di Lucia Vastano e un incontro con i superstiti della strage del Vajont provocata da una frana staccatasi dal monte Toc e dalla conseguente esondazione dell'acqua contenuta nell'enorme diga di proprietà della società SADE, all'epoca la più alta del mondo.
Alcuni superstiti della tragedia Vajont saranno ospiti a Paderno Dugnano per ricordare  dopo 50 anni cosa accadde in quella terribile serata del 9 ottobre 1963. Sicuramente oggi la nostra attenzione di padernesi è catturata dal problema dell'ecomostro Rho-Monza, ma credo che si può trovare un nesso tra ciò che è accaduto ieri con quello che oggi ci sta più a cuore: la difesa del territorio dalla devastazione ambientale e urbanistica.
Fermiamoci un attimo, ascoltiamo chi ha vissuto sulla propria pelle l'orrore della perdita di affetti in soli pochi istanti, poi l'enorme beffa del dopo, costituita da truffe, soprusi sempre circondati da un perfetto e dannato silenzio. Bepi ed altri sopravvissuti non più giovani, domani saranno qui con noi per raccontare e testimoniare ancora una volta che quell'onda alta duecento metri li ha lasciati indenni per poter testimoniare che la cecità e l'avidità dell'uomo causa solo danni, danni irreparabili.
Il silenzio del Vajont non può diventare il silenzio sul Vajont . Parteciperà Lucia Vastano  autrice del libro "Vajont l'onda lunga" che ha coraggiosamente raccontato la vergogna del dopo Vajont: una vergogna che continua ancora oggi. "Venite a vedere con me, tra il bosco e il piano si è spaccato il terreno. C'è pericolo, va tutto giù il Toc", continuava a ripetere Bepi. Ma loro gli rispondevano sfottendolo, come facevano con tutti gli altri che denunciavano gli stessi problemi. 'Voi siete montanari cosa volete capire?"

mercoledì 25 settembre 2013

Vajont, l'onda lunga

Ricevo da Lorena Tacco (AIEA) questo invito a partecipare a un evento che segnalo ai lettori di Padernoforum.
 
Buongiorno, siete tutti invitati a partecipare alla seconda iniziativa dedicata al 50° anniversario della tragedia della diga del Vajont.
Il 1 ottobre ore 21:00 presso l'Auditorium Tilane Piazza della Divina Commedia 5 - Paderno Dugnano ci sarà un incontro con alcuni Superstiti del comitato "Cittadini per la memoria del Vajont" e la presentazione del libro "Vajont l'onda lunga" di Lucia Vastano (giornalista, scrittrice , portavoce del comitato). E' importante che siano presenti anche tutte le Associazioni invitate precedentemente per condividere insieme ai Superstiti del Vajont la loro storia, e portare la solidarietà di altre Vittime, quelle delle morti sul lavoro e di lavoro.
Ricordo inoltre che stiamo organizzando la partecipazione alla "Notte Bianca per non dimenticare" che si terrà  sulla frana del Vajont la notte del prossimo sabato 5 ottobre.
Chi volesse partecipare è pregato di scrivere in tempi stretti a questo indirizzo e-mail , comunicando il numero delle adesioni. Questo per poter organizzare il pernottamento sulla frana. Chiunque abbia una tenda è pregato di portarla.

mercoledì 18 settembre 2013

Vajont: ricordo di una strage in nome del profitto

Questa sera all'Auditorium Tilane verrà proiettato il film "Vajont - Orazione civile" di Marco Paolini per ricordare insieme la tragedia del Vajont, il crollo della diga che 50 anni fa seminò morte e distruzione nei paesi di Erto, Casso, Longarone, Castellavazzo facendo 2mila vittime. Questa estate alcuni degli organizzatori padernesi di questa serata hanno visitato i luoghi del disastro, tra loro Giovanna Baracchi che ci ha inviato questo personale ricordo della visita.
 
Gente ricca di umanità, gente con una forza d'animo inaspettata in quest'Italia cosi' diversamente "diversa". Questi giorni trascorsi con chi porta ancora addosso il dolore di non esser compreso per torti subiti anche anni addietro, mi ha reso una volta di piu' partecipe e soprattutto come diceva Vik (Vittorio Arrigoni) "human".
Ci sono momenti in cui il cuore smette di funzionare,si arresta non vuole ripartire per non accorgersi che fa male ascoltare lo sconvolgimento di chi ha vissuto tragedie di affetti e cose perdute per colpa di chi sapeva e poteva evitare.
"La vergogna di essere sopravvissuto ai miei familiari" queste le parole con cui Bepi ha iniziato il suo racconto, pacato, calibrando ogni vocabolo, dolorosamente il ricordo dello strazio di tutte quelle persone smembrate, di quei corpi denudati dall'onda del Vajont e soprattutto dal silenzio del "dopo" che nessuno ha mai avuto il coraggio di raccontare (voluto anche da chi ha lavorato perchè non avvenisse). L'abbandono, il rimanere in pochi a sostenere cause con tempistiche degne di paesi sottosviluppati non hanno scalfito la dignità dei pochi superstiti che sino ad oggi hanno resistito.Il maledetto profitto che continua ad influenzare le vite di tutti noi ha ucciso,continua ad uccidere senza che nessuno di noi possa rendersene conto...non è così ci siamo detti che non deve esser così.
Quando Bepi raccontava davanti a quella diga scuotevo la testa, scuotevamo la testa io, Lorena e Rossella venute da lontano per ascoltare, per ricordare, per testimoniare che esistono persone di una razza diversa: una razza umana.
Tina Merlin,Lucia Vastano, Paolini hanno avuto il coraggio di forare un muro, quel muro che era stato costruito per non concedere mai "udienza" a chi era considerato contadino o ignorante e soprattutto destinato a "pagare". Mi dico che non ho fatto nulla, solo km di strada. guidata assieme ad altre due donne, Lorena e Rossella da una grande forza, come quella di chi prima di noi ha trovato in nome di una giustizia che non c'è stata, come le scuse che mai sono arrivate o arriveranno ....Una lezione di vita che non scorderò.
(nella foto Bepi con me davanti alla diga del Vajont - 50anni dopo)

martedì 17 settembre 2013

Vajont Orazione Civile: proiezione all'Auditorium Tilane

Segnalo ai lettori il seguente manifesto che annuncia l'iniziativa che si terrà il prossimo mercoledì 18 settembre ore 20,30  presso l'Auditorium della biblioteca Tilane in Piazza della Divina Commedia 5 Paderno Dugnano. In programma la proiezione di: Vajont Orazione Civile - spettacolo teatrale di Marco Paolini
 
 

martedì 30 luglio 2013

A 50 anni dal Vajont. Per non dimenticare

Ricevo da Oscar Figus questa lettera che segnalo ai lettori perché annuncia un'importante iniziativa.


Cari amici, rammentandovi l’invito all’incontro sulle iniziative di settembre/ottobre per il 50° della tragedia del Vajont che si terrà Martedì 30 luglio, presso gli Spazi per le Associazioni  siti nel seminterrato della scuola media Allende ingresso dal cancello della palestra in via Italia 13 a Paderno Dugnano
Cogliamo l’occasione per segnalarvi le DATE DEFINITIVE dei vari eventi previsti:

Mercoledì 18 settembre 
proiezione del recital
VAJONT 9 OTTOBRE 1963 – Orazione Civile
di Marco Paolini

Mercoledì 25 settembre 
presentazione del libro
VAJONT, L’ONDA LUNGA
di Lucia Vastano

Infine, tra sabato 5 e domenica 6 ottobre 
“NOTTE BIANCA PER NON DIMENTICARE”
La tragedia del Vajont.
Nottata sulla frana nei comuni di Erto e Casso in provincia di Pordenone

a nome dei comitati promotori di Paderno Dugnano
Lorena Tacco (3922128038)
Oscar Figus (3737374721)

sabato 20 luglio 2013

Vajont: notte bianca per non dimenticare

Cari Amici
Siamo Oscar  Figus e Lorena Tacco e, insieme ad altri amici, Vi scriviamo a nome di alcune Associazioni della nostra Città.
 Quest’anno si celebrerà il 50° triste anniversario della tragedia del Vajont, terribile tragedia “annunciata” che ha causato la morte di 2.000 persone, la distruzione di intere famiglie e di interi paesi.
Come ogni anno, grazie anche alla collaborazione  della Protezione Civile Trentina, ci sarà un presidio, la notte tra sabato 5 e domenica 6 ottobre, nei pressi della frana per una “NOTTE BIANCA PER NON DIMENTICARE”.
Il comitato dei Superstiti del Vajont ha invitato varie associazioni a partecipare e a condividere quel momento in cui - come d’abitudine - la sera verrà acceso un falò ai piedi della diga e si raccoglieranno vari gruppi e associazioni per raccontare e condividere le diverse memorie ed esperienze.
 AIEA (Associazione Italiana Esposti Amianto) di Paderno Dugnano, Medicina Democratica Nord Milano e il Comitato a sostegno dei familiari delle vittime e dei lavoratori Eureco hanno aderito con entusiasmo organizzando alcuni eventi nella nostra Città - patrocinati dall’Amministrazione Comunale – ed una presenza alla notte bianca.
Ma l’invito è aperto a tutti, sia alle iniziative di Paderno Dugnano che al presidio presso la frana del Vajont. Per questo motivo Vi invitiamo all’incontro che si terrà
Martedì 30 Luglio Presso gli Spazi per le Associazioni siti presso la scuola media Allende in via Italia 13 a Paderno Dugnano. Per fornire qualsiasi chiarimento sul programma definitivo e ci farebbe piacere, avere la presenza delle Vostre Associazioni ed il racconto delle Vostre esperienze alle varie iniziative.