mercoledì 10 settembre 2014

Salute in Lombardia: il contributo delle associazioni


La Regione Lombardia ha recentemente presentato il Libro Bianco sullo sviluppo del sistema socio-sanitario, in cui propone alcune riflessioni sulle attuali modalità di funzionamento del modello lombardo e alcune proposte per una sua revisione.
Con la presentazione del documento Regione Lombardia apre un processo partecipativo volto a raccogliere pareri, considerazioni e ulteriori proposte prima di procedere a iniziative legislative.
Le nostre tre associazioni, Senza Limiti, Associazione Italiana Esposti Amianto, Medicina Democratica, con il seguente comunicato hanno risposto all’invito portando il proprio importante contributo. Il testo completo si può trovare in questo link nel sito di Medicina Democratica Movimento di lotta per la Salute onlus.
http://www.medicinademocratica.org/wp/?p=1947 
(Di seguito l'incipit del documento diffuso dalle tre associazioni)

In relazione al Libro Bianco – sullo sviluppo del sistema sociosanitario in Lombardia – presentato il 30 giugno 2014, le associazioni firmatarie della presente che hanno partecipato agli incontri del 16 e del 31 luglio, accogliendo la proposta di intervenire in termini propositivi sul testo presentato, inviano le seguenti rilevazioni e proposte:
1. Ritengono anzitutto positivo l’avere promosso le iniziative di presentazione e discussione sfociate nella richiesta di intervenire in merito mediante propri scritti. Fondamentale nella sanità, come nella società, la partecipazione dei soggetti collettivi interessati, così come è stato fatto. Non tutti hanno certamente lo stesso grado di rappresentatività, ma a volte, più che la rappresentatività, vale il ragionamento, valgono le proposte, vale, secondo la nostra concezione, la relazione fra soggetti e diritti.
Per entrare subito nel merito, se è stata ed è importante la partecipazione critica e propositiva dei soggetti interessati, riveste grande rilevanza definire più precisamente la partecipazione dei soggetti che utilizzano il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Le leggi lo stabiliscono, in particolare la legge 833/1978 art. 13, la legge 502/1992 e successive modifiche art. 14, e la legge regionale n. 48 del 1988 art. 3, ripresa dalla legge 31/1997 e dal Testo Unico delle leggi regionali in materia di sanità, che ha istituito i Comitati di Partecipazione dei cittadini utenti e degli operatori. Una legge che ci sembra sia
stata disattesa e che richiede di essere ripresa ed attuata in termini flessibili, adottandola alla nuovo quadro istituzionale che uscirà al termine della discussione sul Libro Bianco con nuove norme approvate dal Consiglio Regionale.
In altri termini, i cittadini e gli operatori del SSN, mediante proprie rappresentanze democratiche, nei territori di riferimento dovranno avere la possibilità di intervenire sul funzionamento dei servizi e delle strutture in funzione critica e propositiva. Altra cosa è la responsabilità della gestione che resta nelle mani di chi ne è stato deputato. Si aggiunge solo che la partecipazione così come viene intesa e da noi proposta può avere anche uno scopo di controllo, non istituzionale, relativo agli effetti che il sistema sanitario produce, che non sempre corrispondono ai diritti stabiliti.

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