Ciao Carlo, mi sono piaciuti
tantissimo i tuoi ultimi post, così ho deciso di condividere con te
anche questo mio cammino "umano"che ho intrapreso dopo la
morte di Vittorio Arrigoni (Vik).
Ieri, 7 settembre , ho partecipato
all'incontro "Resistenze di ieri Resistenze di oggi" che si
è svolto alla festa provinciale della Resistenza di Varese. Un
interessante dibattito a cui sono intervenuti Egidia Beretta (mamma
di Vik) ed il partigiano Luigi Grossi "Cin".
L''atmosfera era incredibile, il
tendone calorosissimo per via dell'alta temperatura era colmo di
persone di tutte le età. Luigi Grossi partigiano varesino 88enne in
gambissima ha iniziato esprimendo la vicinanza a tutti i popoli che
lottano per la libertà soffermandosi poi su ciò che accade da anni
a Gaza e ribadendo il ruolo dell'Anpi in tutto questo, poichè la
Resistenza contro chi opprime è uguale in qualsiasi luogo.
Egidia Beretta è intervenuta leggendo una lettera che Vittorio le scrisse a proposito del suo sdegno di quando seppe che il governo Berlusconi voleva equiparare ex repubblichini a partigiani. Vittorio da sempre sostenitore della Resistenza aveva anche insegnato ai ragazzi palestinesi "Bella Ciao" raccontando loro la nostra storia di popolo oppresso in quegli anni. Momenti di intensa commozione che hanno scatenato sentiti applausi da parte dei presenti.
Egidia Beretta è intervenuta leggendo una lettera che Vittorio le scrisse a proposito del suo sdegno di quando seppe che il governo Berlusconi voleva equiparare ex repubblichini a partigiani. Vittorio da sempre sostenitore della Resistenza aveva anche insegnato ai ragazzi palestinesi "Bella Ciao" raccontando loro la nostra storia di popolo oppresso in quegli anni. Momenti di intensa commozione che hanno scatenato sentiti applausi da parte dei presenti.
Conosco e seguo Egidia da tempo, spesso
scruto quel suo sguardo triste che va oltre, che pare ricercare
la figura di Vik. Spesso mi sono immedesimata nella sua figura di
madre, nel suo inimmaginabile dolore poichè sulla terra non ne
esiste uno più grande, di perdere un figlio così amato.
Sopravvivere ai propri figli è l'atroce sofferenza che non si
dimentica mai. A volte Egidia, mi lascia senza parole soprattutto
durante incontri come questo, i suoi gesti, i suoi occhi mi
trasmettono più di mille pensieri e parole :sono la forza , la
resistenza che animava Vittorio. Capita allora che i nostri sguardi
si incrocino e che lei mi faccia un gesto, mi riconosca in mezzo a
quel folto pubblico a volte chiamandomi anche Ughetto (il mio nik su
facebook) ed allora mi sento "umana" come diceva Vik "Stay
human".
Concludo ricordando che gli altri siamo
sempre noi in qualsiasi circostanza quindi compagno Carlo
dimostri parecchia resistenza soprattutto in un momento come questo.
A presto
Gio'
Gio'
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